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Corriere-Maturità, la rivoluzione è un salto nel passato

Fino al 1923, prima della riforma Gentile, erano i docenti a valutare gli allievi. Poi i commissari sono arrivati da fuori. Ora si torna all'antico Maturità, la rivoluzione è un salto nel passato...

14/01/2002
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Corriere della sera

Fino al 1923, prima della riforma Gentile, erano i docenti a valutare gli allievi. Poi i commissari sono arrivati da fuori. Ora si torna all'antico

Maturità, la rivoluzione è un salto nel passato

Gli studenti conoscono la seconda prova scritta, la vera incognita sarà la commissione di professori interni

Il primo passo verso la maturità 2002 è stato fatto. Da quattro giorni, gli studenti conoscono la materia della seconda prova scritta e sanno già del fatto che dietro i banchi, nelle vesti di commissari, troveranno i loro professori. Se va bene, i quasi 60 mila candidati lombardi (lo scorso anno erano 56.146, 22.985 a Milano), vedranno solo di sfuggita il presidente, unico membro esterno, chiamato a controllare tutte le commissioni della scuola. Così vuole l'articolo 22 della legge finanziaria, preoccupata di risparmiare qualcosa. Dunque, versione di latino al liceo classico, in alternanza al greco uscito lo scorso anno, con buona pace di Epitteto che fece sudare sette camicie ai candidati. Ancora matematica allo scientifico, disegno geometrico all'artistico, economia aziendale ai ragionieri, e via elencando le materie di indirizzo oggetto della seconda prova. Le "maturità" sono quasi duecento, con i corsi di ordinamento, sperimentali, quelli con i progetti assistiti.
Sino all'anno passato compariva anche l'istituto magistrale, con i problemi di geometria solida. Ora, cancellato dal sistema scolastico, il magistrale si è evoluto in liceo sociopsicopedagogico e le materie della seconda prova sono variegate quanto gli ancor più variegati indirizzi proposti. Tutto come prima, invece, per quanto riguarda il tema di italiano e la terza prova, con quiz e problemini confezionati direttamente dalla commissione. Ovvero dai propri insegnanti. Gli stessi che, una dozzina di giorni prima, hanno già espresso un giudizio sulle capacità, conoscenze e competenze di ogni allievo, candidato all'esame di Stato (che, guarda caso, ha come finalità, proprio quella di accertare capacità, conoscenze e competenze dello studente).
Si gioca in casa, si dirà. Certo, il salto all'indietro è notevole: 1859, legge Boncompagni-Casati sulla licenza liceale, con tutti i docenti interni. Con il Regio decreto 1054 del 6 maggio 1923, si cambia pagina: l'esame diventa rigoroso e con tutti i membri esterni. Solo dal dopoguerra si affaccia la figura del difensore d'ufficio degli studenti, il membro interno.
E adesso, 79 anni dopo la Riforma Gentile, ricompare la commissione formata da soli docenti interni. Quanti, lo stabilirà il ministero, di quale materia lo sceglierà ogni singolo consiglio di classe, fatto salvo avere in commissione i professori delle prime due prove scritte. Pro e contro accendono già polemiche e perplessità.
La maturità 2002 sarà con molto probabilità più agile. I professori conosceranno già a memoria il documento finale del consiglio di classe (quello preparato per gli studenti, le loro famiglie e, soprattutto, per i colleghi esterni della commissione). Si finirà prima, poiché ogni classe è una commissione (il tema, madre di tutte le prove, mercoledì 19 giugno). Aumenterà la percentuale dei diplomati: 97,3% lo scorso anno. Ma, forse, diminuirà il voto medio, 77,62%, risultando anche più vicino alla reale preparazione dello studente (i professori interni lo conoscono minimo da tre anni).
Certo, tanto per pescare tra i chiaroscuri di questa micro-riforma, la famigerata "tesina" perderà un po' del suo fascino. Confezionata per stupire i membri esterni con effetti speciali (tesine in quadricromia, cd rom e diavolerie multimediali varie), scalfirà poco il giudizio del prof che conosce i suoi polli, chi sa davvero e chi millanta.
Una maturità "strana" questa del 2002, sospesa tra un nuovo esame divenuto già vecchio e una certa idea di esame che verrà. Insomma, gli esami (per l'esame) non finiscono mai.


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