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Corriere-Il prestigio sociale del prof? Basso e con stipendi inadeguati

Il prestigio sociale del prof? Basso e con stipendi inadeguati "Il livello di prestigio sociale? Buono, anzi medio, quasi basso. Ecco, diciamo medio-basso, con uno stipendio adeguato, e quindi in...

18/03/2002
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Corriere della sera

Il prestigio sociale del prof? Basso e con stipendi inadeguati

"Il livello di prestigio sociale? Buono, anzi medio, quasi basso. Ecco, diciamo medio-basso, con uno stipendio adeguato, e quindi inadeguato, e qualche optional di soddisfazione regalato dagli studenti". Su mille insegnanti, il 50,4% ritiene che le cose stiano proprio così. Un quarto del campione parla addirittura di prestigio sociale basso. Allora, come si sta dietro la cattedra, com'è il mondo della scuola visto dagli insegnanti? Ogni genitore, ogni studente e ogni docente, tutti i giorni ne ha un'idea precisa, soprattutto reale. Confermata, quasi sempre, dall'indagine di turno. E i sondaggi sulla scuola non toccano mai gli estremi, c'è sempre qualche risposta incoraggiante. Così, nell'ultima ricerca che l'Eurispes ha condotto in collaborazione con il Cirmes: "Quasi il 70% dei docenti italiani giudica la scuola pubblica a un livello qualitativo rispetto a quella privata - spiega Gian Maria Fara, presidente dell'Eurispes - e la stessa percentuale si dichiara insoddisfatta dello stipendio, ma molto soddisfatta dei rapporti con gli allievi".
La ricerca Eurispes tratteggia i chiaroscuri della vita scolastica. "La scuola è un'occasione di incontro di persone e di discipline, talvolta si intrecciano, a tutto vantaggio dello studente - precisa Maria Luisa Seva, insegnante di storia dell'arte in un liceo di Monza - E non cambierei questo mestiere per nulla al mondo: in classe ragiono in uno spazio libero, nessuna pressione esterna, parlo di cose che amo e che presumo possano un giorno essere amate dai miei allievi". Un lavoro non facile professoressa. "Ma bisogna buttarsi fuori, fare l'attore tutti i giorni, studiare, avere grande rispetto per i ragazzi che si hanno davanti: sono interlocutori. Non vorrei fare il Benigni della situazione, ma devi davvero voler bene ai tuoi studenti". La quasi totalità degli insegnanti (l'80%) è soddisfatta dal rapporto con la classe. "Speriamo solo che non si isoli nella classe-loculo, relegando tutto il resto al preside-signore dell'istituto - replica Guido Panseri, docente di storia e filosofia al liceo classico - così facendo l'insegnante trova un appagamento virtuale con la classe". Scusi ma in che modo è virtuale? "La nuova scuola ha maledettamente complicato il mestiere dell'insegnante. Non è più ex-cattedra, ora è intrappolato in una rete rigida. C'è uno stress fisico e mentale".