Corriere - Gli insegnanti della Gilda: i premi? Un errore, lo stesso di Berlinguer

Gli insegnanti della Gilda: i premi? Un errore, lo stesso di Berlinguer

ROMA - E' assai arrabbiato Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti. "Gli elementi negativi" dice "restano tutti: l'ingresso anticipato in prima elementare, la "grande disattenzione" rispetto all'emergenza del reclutamento che incombe sulla scuola (300 mila docenti sulla soglia della pensione), la possibilità di premiare gli insegnanti impegnati in "funzioni di supporto"... Docenti in carriera, non è contento?
"Affatto, si offrono premi a chi invece di insegnare farà altro, cose incomprensibili come la "funzione supporto", il tutor e il coordinatore gestionale. A chi, invece, si spaccherà la schiena sui libri con coscienza e senso del dovere nessun premio, niente di niente".
Preferiva la riforma Berlinguer?
"Ma no, nel '99 la "funzione obiettivo" fallì miseramente. Queste invenzioni creano tensione tra i docenti e non migliorano la didattica".
Altri passaggi da modificare?
"La legge delega non offre grandi margini di discussione. Ed è un male, un testo sulla scuola dovrebbe avere condivisione ampia tra le forze parlamentari. E' folle ripercorrere la strada di Berlinguer e De Mauro che portarono avanti la legge a colpi di maggioranza".
Perché spera che il consenso si allarghi?
"Il sistema scuola non può permettersi di cambiare riforma a ogni cambio di governo".
Che cosa sa lva?
"L'obbligo di frequentare la scuola per 12 anni, anche se auspichiamo che si arrivi a 13, il quinto anno di liceo e il voto in condotta. Ma il confronto sindacale sarà ancora molto duro".