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Corriere-Blair: via gli assegni familiari se i figli sono indisciplinati

Progetto del primo ministro inglese per combattere l'assenteismo scolastico e la criminalità minorile Blair: via gli assegni familiari se i figli sono indisciplinati Divisioni nel governo: cont...

29/04/2002
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Corriere della sera

Progetto del primo ministro inglese per combattere l'assenteismo scolastico e la criminalità minorile

Blair: via gli assegni familiari se i figli sono indisciplinati

Divisioni nel governo: contrario il cancelliere dello Scacchiere. Insorgono gli assistenti sociali e i volontari

LONDRA - Se i ragazzi marinano la scuola, hanno comportamenti asociali e si dedicano ad attività criminali, la colpa, secondo il governo di Tony Blair, è, in parte, dei genitori. Per questo, con un'iniziativa che, secondo indiscrezioni di stampa, lo avrebbe portato in rotta di collisione con alcuni collaboratori, il primo ministro ha proposto di sospendere i sussidi per le famiglie i cui figli hanno un comportamento pericoloso per gli altri e riprovevole. Il premier ha sollevato il problema durante una recente riunione del Consiglio dei ministri: ha chiesto che ogni dipartimento governativo concentri le forze sulla lotta alla criminalità minorile e che invii una lista di proposte entro tempi brevi.
Alla base del progetto c'è una realtà contro la quale l'esecutivo in 5 anni al potere è riuscito a fare ben poco: ogni 12 mesi 7 milioni di reati sono opera di minorenni. L'assenza da scuola, secondo studi commissionati da Downing Street, è spesso il primo passo verso una vita dedita al crimine.
Stando a quanto ha riferito ieri il domenicale Sunday Telegraph , il primo ministro, che ha quattro figli, sarebbe rimasto sconcertato da una ricerca che indica che l'80% dei ragazzi trovati in centri commerciali durante l'orario scolastico è accompagnato da un adulto, spesso un genitore. Blair e il ministro degli Interni, David Blunkett, hanno più volte puntato l'indice contro la scarsa sensibilità dei genitori. Da due anni, le madri e i padri di bambini e ragazzi che continuano a marinare la scuola anche quando gli istituti hanno segnalato il problema a casa, possono essere costretti a frequentare un corso su come allevare i figli.
L'introduzione del "Parenting Orders" non ha, però, arginato il fenomeno e il premier sarebbe ora disposto a penalizzare le famiglie anche finanziariamente. Nel mirino c'è, inizialmente, il "Child Benefit", il sussidio dato a tutti i genitori fino al raggiungimento della maggiore età dei figli: esso equivale a 15,75 sterline (circa 25,2 euro), a settimana per il primogenito, e 10,55 sterline (16,88 euro) per ogni altro bambino. Nel caso di famiglie con un genitore solo, la quota sale a 28,08 euro a settimana per il primogenito. Con il tempo il governo non esclude di sospendere anche altri contributi. "E' molto probabile che di fronte alla perdita di diverse centinaia di sterline al mese - ha detto un funzionario di Downing Street - i genitori si convincano a esercitare più controllo sui figli". Secondo il Sunday Telegraph , Blair all'interno del governo ha l'appoggio del ministro per la Scuola, Estelle Morris, del ministro degli Interni, Blunkett, del ministro per i Trasporti, Stephen Byers e del ministro per la cultura, Tessa Jowells. Contrari sarebbero, invece, il ministro del Tesoro, Gordon Brown e quello per il Lavoro e le Pensioni, Alistair Darling.
Il timore principale è che l'iniziativa danneggi le famiglie a basso reddito, dalle quali statisticamente provengono in maggior parte sia i ragazzi che non vanno a scuola, sia i criminali minorenni. Un timore che ha portato diversi deputati laburisti a criticare il progetto dell'esecutivo. "Non è altro che una trovata per farsi belli sulle prime pagine dei giornali", ha commentato Diane Abbott, del Labour party. "Probabilmente sarà stata pensata da un consulente superstipendiato", ha rincarato Alice Mahon con un riferimento all'ingaggio da parte del governo di un numero record di ben pagati esperti esterni.
Per il leader dei conservatori, Iain Duncan Smith, si tratta di "un annuncio che ha l'obiettivo di far pensare all'elettorato, soprattutto in vista delle elezioni amministrative del 2 maggio, che il governo voglia sconfiggere la criminalità, mentre è chiaro che non c'e' un vero piano per togliere la violenza dalle strade". Il vicepremier John Prescott ha cercato di placare la polemica sottolineando che "l'esecutivo deve intervenire sull'enorme numero di ragazzini che non vanno a scuola. Questa è una delle possibilità che stiamo analizzando", ha detto alla Bbc. Il ministro Morris ha precisato inoltre che "le misure scatterebbero solo nel caso di genitori che sono stati avvertiti varie volte". La delinquenza minorile in Gran Bretagna è un tema caldo. La settimana scorsa due fratelli minorenni sono stati assolti dell'omicidio di Damilola Taylor, una ragazzo di 10 anni. Durante il processo alcuni abitanti del quartiere hanno raccontato che i due hanno creato nella zona un "regno del terrore". Non vanno a scuola e passano la giornata a minacciare abitanti, negozianti e coetanei.