Corriere-AGE-questa legge ci piace ma vorremmo più spazio per la famiglia

I genitori cattolici: questa legge ci piace ma vorremmo più spazio per la famiglia

Maurizio Salvi, presidente dell'Age: si parla finalmente dei valori del buon cittadino

ROMA - "Finalmente si parla di famiglia e di valori, ma forse ancora non basta". Maurizio Salvi, nuovo presidente dell'Age (la federazione che riunisce 250 associazioni locali di genitori cattolici), è soddisfatto. Ma non perde l'occasione per proporre al ministro Moratti qualche ritocco. "Rispetto alle riforme precedenti si è ribaltato tutto, in positivo. Ma per realizzare il progetto bisogna che la famiglia abbia ancora più spazio". I passaggi migliori della riforma?
"L'aver riportato elementari e medie ai cinque anni più tre e non aver tagliato l'ultimo anno delle superiori. Ma soprattutto ci ha colpito il recupero dei valori cattolici e del primario compito della famiglia, che è quello di educare".
Non cambierebbe nulla?
"Siamo sempre stati contrari all'idea di far accedere alle elementari i bambini che non hanno compiuto i sei anni. Ma anche qui c'è stato un parziale ripensamento".
Cosa non vi piaceva della riforma Berlinguer?
"L'aspetto formativo della persona non era esplicitato. Ora lo è di più, si parla dei valori del buon cittadino".
I genitori sono sufficientemente coinvolti?
"Se c'è un punto che ancora non va è l'impostazione degli organi collegiali. Qui la famiglia dovrebbe avere un ruolo determinante".
Invece?
"Sono stati inseriti gli enti locali e anche tecnici non meglio qualificati. Si parla tanto del disinteresse dei genitori, ma l'inserimento di estranei non facilita la partecipazione. Saremo in minoranza".

M. Gu.