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Coronavirus, via l’esme di Stato per i medici: abilitati senza prova

Nella bozza del decreto per le misure a favore dell’emergenza. L’obiettivo è avere medici «freschi» di laurea prima del previsto, superando i ritardi dovuti all’epidemia

14/03/2020
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Medici abilitati con il solo titolo accademico e senza l’esame di Stato. Lo prevede una proposta del ministero dell’Università contenuta nella bozza di decreto. La norma, si legge nella relazione illustrativa, «costituisce una misura necessaria e urgente dettata dalle particolari condizioni di sofferenza del Servizio Sanitario Nazionale e, dunque, dalla necessità di poter disporre quanto prima di medici abilitati, nonché dalle oggettive condizioni di difficoltà con le quali verrebbe svolta la prova di esame di abilitazione - da tenersi in data unica su tutto il territorio nazionale - la quale, non a caso, è già stata oggetto di un rinvio in considerazione dello stato emergenziale in cui versa il paese. Allo stesso tempo, la proposta è finalizzata a superare, a regime, il meccanismo dell’abilitazione all’esercizio professionale per i laureati in medicina e chirurgia attraverso l’esame di Stato».

Chi riguarda

L’idea è superare in via definitiva il sistema attuale e stabilire che è abilitato chi sia laureato in Medicina e chirurgia, «previo giudizio di idoneità sui risultati relativi alle competenze dimostrate nel corso del tirocinio pratico-valutativo svolto» nel corso degli studi. La norma prevede anche che siano abilitati i laureati della seconda sessione 2019, che erano in attesa dell’esame, previsto il 7 aprile.

In cosa consiste

Per poter esercitare la professione di medico chirurgo, è necessario superare un Esame di Stato in medicina a cui possono partecipare coloro che hanno conseguito la laurea a ciclo unico vecchio ordinamento in Medicina e Chirurgia ovvero la laurea specialistica. L’esame di stato in medicina si svolge in due sessioni l’anno, le cui date sono stabilite da un’ordinanza del ministero dell’Università e della Ricerca. La stessa ordinanza riporta l’elenco delle sedi presso cui il candidato può presentare domanda di ammissione. L’esame di stato in medicina consiste in un tirocinio pratico e una prova scritta ed è indispensabile per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione e quindi per l’iscrizione all’albo professionale (Ordine dei Medici Chirurghi). Ma negli anni sono spesso state richieste modifiche alle regole che disciplinano la professione: dall’accesso, contestato, con i test, all’abilitazione. In questo caso la deroga è dovuta alla necessità di reclutare il prima possibile personale utile a gestire l’emergenza.