FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3954829
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Coronavirus, il preside scrive ai genitori: "L'emergenza ci fa scoprire che i ragazzi sono il patrimonio più prezioso"

Coronavirus, il preside scrive ai genitori: "L'emergenza ci fa scoprire che i ragazzi sono il patrimonio più prezioso"

Domenico Squillace, responsabile del Liceo Scientifico Statale "Alessandro Volta" di Milano: "I programmi? Non sono il problema principale. Le lezioni a distanza possono aiutarci a tenere aperto un canale tra scuola e ragazzi, a non far perdere loro il ritmo"

07/03/2020
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Caterina PAsolini

La chiusura delle scuole per così tanti giorni è un evento di portata straordinaria, qualcosa che noi e i nostri ragazzi ricorderemo per tutta la vita. Una sospensione del tempo, quello a cui eravamo abituati fino a poche settimane fa, a cui forse dobbiamo dare delle risposte diverse dal solito. Mi permetto alcuni piccoli consigli per questi nostri giorni difficili.

Il primo problema è quello famiglie, perché l'organizzazione della vita quotidiana, specie quella di chi lavora e ha figli piccoli, sta subendo una rivoluzione. Non tutti possono accedere a forme di smart working, non tutti i lavori lo consentono. Se gli annunci di misure urgenti a favore delle famiglie coinvolte si tradurranno in provvedimenti rapidi ed efficaci sarà una buona cosa, se l'emergenza si tradurrà nell'attivazione di rapporti solidali sarà un'ottima cosa. L'aiuto reciproco può essere una bella risposta, per sentirsi meno soli. Leggere insieme, guardare insieme cartoni, film, serie, documentari alla tv, giocare insieme. Forse questa emergenza ci potrebbe far ricordare che i bambini, i ragazzi, non sono un peso, ma il nostro patrimonio più prezioso.


Il secondo problema è quello dello svolgimento dei programmi. So di dire qualcosa di impopolare fra gli addetti ai lavori, ma francamente non mi sembra il problema principale. Certo, l'organizzazione scolastica ne uscirà un po' ammaccata, ma grazie alle varie piattaforme di e-learning si  possono fare diverse cose. Nel nostro Liceo stiamo dando indicazioni che prevedono di non affrontare, per il momento,  argomenti nuovi, ma di usare gli strumenti disponibili e conosciuti per esercitazioni, approfondimenti e recuperi. Quello che l'e-learning può davvero fare è aiutarci a tenere aperto un canale di comunicazione tra scuola e ragazzi, aiutarci a non far perdere loro il ritmo, a non perdere contatto con loro. La didattica vera non può prescindere dal rapporto diretto, dalla presenza fisica, dall'incrociarsi degli sguardi. 

Il terzo problema è quello della socialità dei ragazzi. Che è il più delicato. Nel nostro tempo, specie in città, sono state spazzati via gran parte degli ambiti di socialità giovanile tradizionali, il cortile per i bambini, il quartiere per gli adolescenti. Ragiono pensando prevalentemente ai più grandi con i quali ho contatti quotidiani, per i piccoli mi rendo conto che il problema diventa via via più complesso con l'abbassarsi dell'età: i nostri ragazzi vivono online buona parte della propria vita di relazione e l'unico ambito di socialità reale, fisica, per molti di loro è rimasta la scuola. Occorre fare qualcosa per aiutarli in questo inedito tempo senza scuola: per questo ho suggerito ai ragazzi di leggere e di fare passeggiate. Questo tempo apparentemente vuoto può tradursi in un'occasione per ripensare sé stessi, per ripensare lo spazio che abitiamo, per riflettere, per progettare. Le scuole possono utilizzare le piattaforme di e-learning anche in questa direzione, fornendo loro spunti di riflessione, piste originali da seguire. Spero che l'evento drammatico che stiamo vivendo sia irripetibile: affrontiamolo con intelligenza, se ci limiteremo a caricarli di compiti online avremo perso un'occasione. Non è detto che questa strana vigilia di primavera debba  rappresentare un tempo perduto, se ne sapremo capaci  potrà diventare uno straordinario tempo ritrovato.

*preside del Liceo Scientifico Statale Alessandro Volta di Milano