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Concorsi docenti, entro l’anno due bandi: straordinario e ordinario. Addio al FIT

14/09/2018
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La Tecnica della Scuola

FAbrizio De Angelis

Il ministro Bussetti, nel corso di un videoforum a La Repubblica, si è soffermato sui concorsi, sia per al scuola secondaria che primaria e infanzia. Proprio su questi il Ministro ha annunciato entro fine anno arriveranno i bandi dei concorsi, sia straordinario che ordinario. Ma non solo: per la scuola secondaria il Ministro ha annunciato di voler superare il FIT.

Addio al FIT

“Voglio svecchiare la classe dei docenti, dichiara Bussetti. Più giovani in cattedra con regole chiare. Chi vince il concorso deve essere certo di insegnare”.

L’idea di Bussetti è quella di aprire i concorsi a tutti, e abbandonare le procedure riservate: “Quello che mi interessa – ha detto Bussetti – è semplificare la procedura con concorsi di norma ogni due anni”.

“Ci sono 500 posti disponibili, prosegue il numero uno del Miur, i primi 500 avranno la loro cattedra e poi un altro concorso.”

E per chi ha TFA e 24 CFU già acquisiti? Per il Ministro saranno valutati come titoli aggiuntivi. Almeno, questo è quello che ha fatto intendere nel corso della trasmissione a Repubblica.it.

Scuola primaria e infanzia: due bandi entro l’anno

Il Ministro, inoltre, vuole portare avanti entrambe le procedure previste dall’ultimo decreto dignità: “Stiamo mettendo a punto entrambi i bandi. La mia idea è di svolgere due procedure concorsuali parallelamente, concorso straordinario per Diplomati e scienze della formazione primaria e concorso ordinario. Vogliamo giovani a scuola, con nuove energie.

Quest’ultima parte sarebbe la novità in base a quanto previsto in precedenza, riferito anche dalla deputata del M5S Lucia Azzolina, che sosteneva come il concorso ordinario per infanzia e primaria sarebbe dovuto arrivare circa un anno dopo quello straordinario.

Pertanto, il Ministro Bussetti è intenzionato a non fare aspettare molto i neolaureati in scienze della formazione primaria senza servizio e promuovere una procedura ordinaria che possa inserire nel breve tempo sia i preari più anziani che i giovani laureati senza esperienza. Le prove, a questo punto, si svolgeranno entro il 2019.

Il concorso straordinario: almeno due anni di servizio negli ultimi 8

Il concorso straordinario, ricordiamo, è la misura individuata dal Governo per risolvere la questione dei diplomati magistrale, specie gli oltre 6mila assunti in ruolo con riserva.
In attesa del bando che renderà noti tutti i passaggi e le informazioni di carattere operativo, ricordiamo che:

– potranno partecipare al concorso straordinario i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.

– La partecipazione al concorso, relativamente ai posti di sostegno, è consentita a coloro i quali siano in possesso dei succitati requisiti più il titolo di specializzazione (anche conseguito all’estero e riconosciuto in Italia).

Come riferito anche in un precedente articolo, un anno di servizio è valido quando si raggiungono i 180 giorni.
Ciò vuol dire che per partecipare, secondo quanto riporta l’articolo 11, comma 14, del legge 3 maggio 1999 n. 124., bisogna aver prestato servizio, anche non continuativo, per almeno 180 giorni in un anno scolastico.

In alternativa, viene considerato valido il servizio dal 1/02 al termine degli scrutini o esami. Tali giorni di servizio obbligatori, ricordiamo, devono essere stati svolti negli ultimi 8 anni, alla data di scadenza del bando.

Ricordiamo che non è possibile sommare servizi che si riferiscono ad anni scolastici differenti, per cui i 180 giorni vanno calcolati solo per un anno scolastico.

Il concorso si dovrebbe articolare in una prova orale non selettiva (massimo 30 punti) e una valutazione titoli (massimo 70 punti).

Conterà l’anzianità di servizio

Ne consegue che a fare la differenza, nella graduatoria finale che si andrà a determinare, a seguito del concorso straordinario per il cui accesso sono previsti almeno due anni di servizio nella scuola statale, sarà soprattutto l’anzianità di servizio.

Come riferito dall’onorevole Azzolina del Movimento Cinque Stelle, stiamo parlando di un concorso straordinario per 12 mila posti, che sono di più rispetto ai 7 mila inizialmente previsti.


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