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Come trasformo le Gae in graduatorie di merito: in arrivo il concorso ad hoc

La ministra Fedeli, alla Camera: prima di febbraio il concorso riservato ad abilitati e iscritti alle Gae. Per i «nuovi» insegnanti i tempi sono ancora lunghi

12/10/2017
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Corriere della sera

La ministra Valeria Fedeli ha spiegato in commissione alla Camera come intende procedere con concorsi per gli insegnanti e soprattutto con gli abilitati e quanti sono rimasti nelle graduatorie a esaurimento dopo la mega tornata di assunzioni voluta dalla riforma. Ci sarà una vera e propria sanatoria con un esame orale che permette di trasferire in nuove «graduatorie di merito regionali» chi non ha passato l’ultimo concorso o non ne aveva i requisiti. Da lì si pescherà - a metà con le Gae - per le assunzioni finché non andranno a regime le nuove procedure dei concorsi-corsi previste sempre dalla riforma.

Esame orale «non selettivo». Ovvero: tutti dentro

«Bandiremo, in anticipo rispetto al termine che la legge fissa a febbraio 2018, il concorso riservato ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria - ha detto Fedeli alla Camera -. Questo concorso consentirà a tutti gli abilitati o iscritti nelle GAE e nella seconda fascia che lo vorranno di inserirsi in una nuova graduatoria regionale di merito, previo svolgimento di un esame orale non selettivo. Queste nuove graduatorie saranno costruite anche sulla base dei titoli di servizio e professionali, che peseranno per il 60% del punteggio complessivo, e saranno utilizzate per le immissioni in ruolo a partire da settembre 2018, fermo restando che il 50% dei posti continuerà ad essere riservato alle Gae, sino al loro esaurimento, e che la legge assicura anche lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2016, per i vincitori e gli idonei».

Fase transitoria: quanto durerà?

Non è questa l’unica soluzione transitoria: «Stiamo lavorando anche al concorso riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio e a quello ordinario per la scuola secondaria. Entro novembre avvieremo l’iter dei decreti attuativi, tra i quali rientra anche un regolamento. I passaggi sono quindi numerosi: informativa alle organizzazioni sindacali, esame del MEF, parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione, deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri, parere del Consiglio di Stato, parere delle Commissioni parlamentari, deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, firma del Presidente della Repubblica e registrazione della Corte dei Conti. Lavoreremo per completare l’iter il più rapidamente possibile e assicurare che i vincitori dei concorsi possano avviarsi al percorso FIT a partire dall’anno accademico 2018/2019».


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