FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3914025
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Cgil: più ore di laboratorio, valutazione di sistema e obbligo scolastico a 18 anni

Cgil: più ore di laboratorio, valutazione di sistema e obbligo scolastico a 18 anni

Nella settimana in cui il Governo dovrebbe rendere note le linee generali di intervento sulla scuola il sindacato guidato da Domenico Pantaleo ha voluto mettere nero su bianco le proprie richiste, aprendo a una ampia discussione

21/07/2014
Decrease text size Increase text size
Il Sole 24 Ore

Claudio Tucci

La Flc-Cgil chiede di potenziare le ore di laboratorio «non solo nei tecnici e nei professionali». Chiede di elevare l'obbligo scolastico a 18 anni (oggi è 16 anni) e apre alla «valutazione di sistema» della scuola, riducendo però peso e valore dei test Invalsi e dando, invece, più spazio all'autovalutazione del lavoro del personale (presidi, docenti e amministrativi).

Nella settimana in cui il Governo dovrebbe rendere note le linee generali di intervento sulla scuola il sindacato guidato da Domenico Pantaleo ha voluto mettere nero su bianco le proprie richiste, aprendo a una ampia discussione: «Non solo con governo e parlamento ma anche con società civile e intera popolazione», ha detto Pantaleo. L'obiettivo è ridare «dignità ai professori e un ruolo centrale all'istruzione, partendo da un allineamento della spesa italiana per l'istruzione alla spesa Ocse. Si tratta di investire circa 17 miliardi nei prossimi anni per migliorare tutto il sistema. Praticamente un punto di Pil».

Rinnovare il contratto
Pantaleo ha chiesto, poi, al governo l'immediato rinnovo del contratto: una partita da 4 miliardi, le cui risorse si potrebbero recuperare da misure come patrimoniali, taglio agli F35 e agli sprechi. Le altre richieste della Flc Cgil sono l'aumento tempo pieno alla scuola primaria, la revisione dei cicli scolastici e il ripristino del biennio unitario nella scuola superiore. E poi "sperimentare" ore laboratoriali oltre che frontali, tenere aperte le scuole nei pomeriggi per «favorire l'aggregazione sociale», purché il personale venga adeguatamente retribuito e le scuole siano attrezzate.

Chiaro il messaggio al ministro Stefania Giannini e al premier, Matteo Renzi: «No a provvedimenti unilaterali, serve partecipazione - ha concluso Pantaleo -. Il Governo può scegliere se vuole il confronto o il conflitto, l'autunno potrebbe essere caldo. Siamo aperti a entrambi gli esiti, dipende dagli interlocutori».