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“Caproni chi?”. Il tema spiazza tutti L’anno del galagone alla maturità

Polemiche e e ironie social sul poeta scelto per l’analisi del testo. Oggi la seconda prova

22/06/2017
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la Repubblica

Ilaria Venturi

Caproni, chi era costui? Dopo Umberto Eco (che lo scorso anno fu il più azzeccato dei toto-temi), Calvino e Quasimodo, arriva un autore che spiazza i maturandi da Nord a Sud, scatena l’ironia sui social e riporta al 2013, quando uscì un testo di Claudio Magris e l’effetto sorpresa fu simile. Il poeta livornese, genovese d’adozione, benché sia uno dei grandi del secondo Novecento è semisconosciuto ai ragazzi del ’98, non comparendo tra gli autori dei programmi di scuola. Ma diventa in poche ore un trend topic su Twitter. Al punto che l’autore di un account a lui dedicato immagina il suo sdegno: «Son stato un grande del 900 e pochi mi conoscono. Ahi serva Italia, di dolore ostello...».

Il debutto della Maturità 2017 è segnato dalla scelta dell’autore per l’analisi del testo, una lirica, “Versicoli quasi ecologici”, che è un inno alla natura e dove compaiono animali misteriosi. «Ancora adesso non capisco cosa siano il lamantino ed il galagone...», ironizza Roberto Vecchioni. Una traccia scelta dal 12% dei 500mila maturandi, quelli che «la prof ce ne ha parlato», «era una poesia bellissima, anche se non conoscevo chi l’aveva scritta». Immediata la dissacrazione in Rete: chi scomoda Heidi, chi ricorda l’invettiva sulle capre di Sgarbi. Chi ironizza sui «programmi di letteratura che si fermano a Saffo», chi è rassegnato: «Anche stavolta Pirandello esce l’anno prossimo». Su Wikipedia scatta la burla e il poeta diventa per qualche minuto «il più bestemmiato del 21 giugno 2017». Poi torna impietoso l’errore da matita blu fatto il giorno prima sul sito del ministero: «Volete davvero farci credere che uno scrive “traccie” conosca Caproni?».

Gli accademici non hanno dubbi: «Scelta originale, ma giusta, anche se siamo alle solite: a scuola è molto se si arriva a Montale». «Tosta e bella la scelta di Caproni, eh!», twitta il segretario Pd Matteo Renzi. «Tracce toste? Sono dentro a un percorso per cui i ragazzi già vivono la modernità e la sostenibilità del pianeta — reagisce la ministra Valeria Fedeli — L’ironia? Invito chi l’ha fatta a leggere». E così si consuma il rito del debutto all’esame di Stato : 4 studenti su dieci hanno scritto di nuove tecnologie e il lavoro, ci sono stati verbali redatti a mano per qualche intoppo del portale “Commissione web”. Oggi la seconda prova, la più dura: matematica e latino nei licei. E una certezza in più, nella sintesi di uno studente del classico Gioberti di Torino: «Almeno abbiamo scoperto chi è Caproni. Meglio tardi che mai».


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