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Caos iscrizioni, tre famiglie su dieci non sanno come utilizzare internet

Tempo di scelte per gli studenti italiani,tra meno di una settimana partono le procedure per le iscrizioni online per le prime classi delle scuole elementari, medie e superiori.

03/01/2018
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Il Messaggero

Tempo di scelte per gli studenti italiani,tra meno di una settimana partono le procedure per le iscrizioni online per le prime classi delle scuole elementari, medie e superiori. E per le famiglie si avvicina un momento molto delicato. Non solo per la scelta della scuola che, inevitabilmente, condizionerà i prossimi anni di vita dei ragazzi ma anche per il caos che, puntualmente, la procedura online provoca tra i genitori. Lo scorso anno, come accade dal 2012 quando il ministero dell'istruzione decise che le iscrizioni potessero essere effettuate solo via internet, una parte considerevole delle famiglie trovò difficoltà nell'inserire la domanda di iscrizione sul portale del ministero. Per l'esattezza si trattò di oltre il 30%: ben 3 famiglie su 10, quindi, si sono rivolte alla scuola di provenienza, in cui il ragazzo frequentava l'ultimo anno di studi, o a quella prescelta per farsi aiutare a compilare la domanda. Un dato che fa riflettere e che si riproporrà anche quest'anno visto che tra queste famiglie c'è una parte che non dispone di un computer in casa o di una connessione e una parte che, pur avendo gli applicativi necessari, non sa come utilizzarli. Le regioni che hanno mostrato maggiore abilità con l'hi tech sono state il Friuli Venezia Giulia con l'87% delle iscrizioni effettuate autonomamente, a cui seguono il Veneto e la Lombardia con 85%. In panne di fronte al pc, invece, sono rimaste le regioni del Sud come Campania, Sicilia e Puglia ferme al 40% di famiglie in grado di procedere con l'iscrizione online. Anche quest'anno quindi le scuole metteranno a disposizione le segreterie per aiutare chi avesse problemi nella compilazione delle domande. Dal 9 gennaio sarà possibile registrarsi al sito del Ministero dell'istruzione per poi procedere, dal 16 gennaio fino al 20 febbraio, all'iscrizione vera e propria. La registrazione, tra i passaggi che maggiormente mandano in crisi gli utenti, può essere evitata qualora si disponesse di un'identità digitale Spid che permette di accedere a tutti i siti della pubblica amministrazione. Scuola compresa. Ma anche per lo Spid non sono mancate le proteste legate alla difficoltà nell'ottenerlo. In realtà è sufficiente muoversi per tempo per avere tutte le credenziali necessarie. Resta l'attesa per sapere quali saranno le scelte dei ragazzi di terza media, per il prossimo anno: nel 2017 il 53,4% si è iscritto in un liceo, in particolare allo scientifico con il 15,2% di preferenze. Gli istituti tecnici hanno ricevuto il 30,4 di iscritti e i professionali solo il 16,2%. Proprio per gli istituti professionali incombe l'incognita della riforma: a settembre partiranno infatti i nuovi indirizzi, creati proprio per attrarre un maggior numero di studenti da immettere nel mondo del lavoro. Gli indirizzi passeranno da 6 a 11 e andranno dall' agricoltura alla valorizzazione dei prodotti del territorio, dalla pesca all'artigianato per il Made in Italy, passando per spettacolo, ottica e professioni sanitarie. 
Lorena Loiacono 


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