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Camusso: invitiamo il Parlamento a recepire le proposte dell'ampio fronte che si è creato contro la riforma della scuola

Per la Cgil le modalità di protesta saranno pienamente rispettose delle norme di legge e degli accordi sindacali. È una Susanna Camusso che vuole cercare di evitare l'extrema ratio dello stop alle valutazioni di fine anno. Ma che boccia tout court la buona scuola di Matteo Renzi

20/05/2015
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L'Huffington Post

"Noi siamo rispettosi degli accordi. Per questo per la Cgil le modalità di protesta saranno pienamente rispettose delle norme di legge e degli accordi sindacali, intese che, rispetto agli scrutini, prevedono lo sciopero e non il blocco. Come sempre il miglior modo è però quello di discutere e trovare insieme le giuste soluzioni. Invitiamo perciò il Parlamento a recepire le proposte dell'ampio fronte che si è creato contro la riforma della scuola. Per ora, però, si è dimostrato sordo, e se si andrà avanti così è nelle cose che si valutino tutte le opzioni possibili". È una Susanna Camusso che vuole cercare di evitare l'extrema ratio dello stop alle valutazioni di fine anno. Ma che boccia tout court la buona scuola di Matteo Renzi.

In molti, tra l'altro, parlano di eventuale precettazione.

Vorrei ricordare al Garante e a chi ne parla senza conoscere, che esistono accordi precisi, che non escludono affatto uno sciopero in concomitanza con gli scrutini. Penso tuttavia che sarebbe meglio non arrivarci. La strada, come sempre, quella del dialogo e dell'accordo con il mondo della scuola.

Ma per la Cgil non è ancora all'ordine del giorno?

Il tema è delicato. Si è formato un fronte molto ampio, e il primo obiettivo è quello di cercare di mantenere unite le diverse sensibilità, senza arrivare ad una rottura. Per questo spero che le modifiche sostanziali che non chiediamo solo noi, ma i professori, i genitori e gli stessi studenti vengano accolte.

Per ora l'esecutivo sembra tirare dritto.

Sì, si è dimostrato sordo a qualunque tipo di critica. C'è questa idea diffusa che basta legiferare di corsa perché il mondo funzioni. Ma non è così, c'è un mondo lì fuori che va ascoltato.

Ipotesi: la Camera dà il via libera al ddl, il Senato lo approva senza modifiche. Diventa legge così come è. A quel punto blocco degli scrutini?

Noi siamo rispettosi degli accordi sottoscritti e delle norme di legge che prevedono lo sciopero e non il blocco. Certo che, se si andrà avanti così, è nelle cose che si valutino tutte le opzioni possibili.

Oggi si vota sull'assunzione di 100mila precari. Almeno quella parte della legge è accettabile.

È sempre positivo se si assumono precari. Non sarà di certo il sindacato a protestare. Ma così come è posto il problema va a creare una profonda discriminazione nel mondo della scuola. I criteri stabiliti dividono in modo arbitrario i precari. Per cui sicuramente la stabilizzazione va bene, ma non basta.


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