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Bussetti rinvia ancora il concorso scuola secondaria: «Entro fine anno»

Il ministro in un’intervista annuncia entro l’estate il bando per le elementari ma rinvia alla fine del 2019 quello per i nuovi prof delle medie e delle superiori

03/07/2019
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Corriere della sera

Il ministro Marco Bussetti ha annunciato oggi di aver firmato la richiesta al Mef per l’assunzione di 58.627 docenti per il prossimo anno scolastico, ma c’è da chiedersi quante di queste caselle verranno effettivamente riempite visto che già a settembre 2018 metà delle immissioni in ruolo sono andate deserte per mancanza di candidati, mentre i nuovi concorsi ordinari promessi dallo stesso Bussetti mesi fa continuano a slittare. «Il nostro obiettivo è la lotta al precariato. Siamo quasi pronti con il bando per la scuola d’infanzia e la primaria. Scuola media e superiore, entro l’estate: verso luglio. In autunno inizieranno le procedure concorsuali». Così assicurava il ministro in un’intervista a La Repubblica alla fine di marzo. Basta con la supplentite (dove l’abbiamo già sentita?), una nuova stagione di concorsi snelli per prof giovani e appassionati, settantamila nuovi insegnanti da portare in cattedra il prima possibile. Sono passati tre mesi e del bando per 17 mila maestre d’asilo e elementari non c’è ancora traccia, anche se - assicura il ministro - è in dirittura d’arrivo. Quanto ai nuovi prof delle medie e delle superiori, l’unica cosa certa è che i posti per i laureati si sono dimezzati: 24 mila contro i 48 mila originariamente previsti perché l’altra metà andrà ai precari con più di 36 mesi di servizio. E comunque, per gli uni e per gli altri se ne parla, bene che vada «entro la fine dell’anno». E’ quanto ha dichiarato lo stesso ministro Bussetti in una lunga intervista a Orizzonte Scuola.

«Situazione intricata»

«Il concorso per 17.000 posti sarà bandito entro l’estate.I concorsi per la secondaria, ordinario e straordinario, arriveranno entro la fine del 2019 - ha detto -. Vogliamo insegnanti stabili, rassicurati sul proprio futuro, che possano dare continuità agli alunni e alle famiglie. Faremo tutto il necessario». Poi, quasi a giustificare il ritardo: «È chiaro che ereditiamo una situazione intricata, effetto di politiche miopi di governi che ci hanno preceduto. Ci vorrà del tempo, ma in un solo anno abbiamo già ottenuto risultati significativi». Bussetti si rifiuta di usare la parola «slittamento» ma ammette implicitamente che la trattativa con i sindacati per la stabilizzazione dei precari attraverso il doppio canale di un concorso straordinario e di nuovi percorsi abilitanti speciali (i cosiddetti Pas, che lui stesso in autunno aveva promesso di archiviare definitivamente) ha ritardato tutta la procedura. «Nessuno slittamento- dice -. Ma un lavoro costante che stiamo facendo dialogando con le organizzazioni sindacali per tenere conto, anche dei docenti che hanno già insegnato nella scuola». Risultato: bando rinviato a fine anno, prove a primavera, i primi vincitori chissà quando. Difficile a questo punto capire come pensa di riempire le E intanto, per i prossimi due anni scolastici, decine di migliaia di cattedre coperte da supplenti. Altro che lotta al precariato.