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Bufera sulla Giannini “I professori si rispettano non li chiami squadristi”

Critiche anche dal Pd: “Chieda scusa e ascolti di più” In vista dello sciopero, l’Invalsi pronto a rinviare i test

27/04/2015
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la Repubblica

Corrado Zunino

Il ministro non ha ritrattato quello “squadristi”. Lo aveva detto a caldo, nel venerdì della Festa dell’Unità di Bologna con cinquanta contestatori a zittire le sue parole battendo su pentole e coperchi, e ribadito nell’intervista di ieri a “Repubblica”. «Mi hanno insultata. Non mi hanno permesso di parlare. Come li vuole chiamare? Squadristi. Insegno linguistica da tempo e non trovo altro termine. Sono stata aggredita da cinquanta squadristi. Vivaddio, solo verbalmente».
Nel suo partito — il ministro Stefania Giannini si è iscritta di recente al Pd — è stato Stefano Fassina a censurarla, a metà mattina, con questo tweet: «Ministra, sono inaccettabili le sue parole su insegnanti: “Maggioranza abulica, minoranza aggressiva”. Chieda scusa alla scuola ». E Roberto Speranza, che si è appena dimesso da capogruppo alla Camera del Pd, ha detto: «Le accuse di squadrismo me le sarei risparmiate. Non si fa muro contro muro, ma ci si siede e si prova a migliorare. Non possiamo fare finta di non vedere e provare ad asfaltare tutto». Danilo Leva, sempre Pd: «Non credo che un insegnante che protesti sia uno squadrista. Penso, invece, che abbiamo il dovere di fare la riforma della scuola confrontandoci innanzitutto con chi la scuola la vive».
A difendere il ministro Giannini, il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Istruzione in Senato. «Non so se sia stato un comportamento da squadristi — ha detto — ma è certamente incivile e antidemocratico organizzare una gazzarra al solo scopo di tappare la bocca ad altri e sottrarsi al dialogo ». Così il deputato democratico Edoardo Patriarca: «Nei fatti le è stato impedito di parlare e questo non può essere tollerato, ancor più a una festa dell’Unità». Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito, rilancia e attacca i sindacati: «Non hanno scioperato quando la Gelmini toglieva 125mila posti di lavoro, lo fanno con noi che ne creiamo 107mila. Forse allora restarono zitti perché la Gelmini lasciò intatti i privilegi all’interno della scuola».
Le opposizioni hanno criticato il ministro dell’Istruzione. Nicola Fratoianni coordinatore di Sel: «Invece di reagire indispettita e insultare, la Giannini si ponga il problema su perché la sua controriforma produce la rivolta di tutti i protagonisti della scuola italiana». La Lega Nord con Barbara Saltamartini: «Non insulti i professori, li ascolti».
Oggi in commissione Cultura si iniziano a votare gli emendamenti sul disegno di legge. La Puglisi parla di 107mila posti di lavoro perché il Pd sta lavorando per riportare gli idonei al concorso 2012 nelle assunzioni del primo settembre. E oggi parte anche la macchina organizzativa per lo sciopero del 5 maggio, abbracciato da tutti i sindacati scuola. Si attende una serrata degli istituti, manifestazioni sono annunciate a Roma, Milano, Bari, Cagliari, Palermo. L’Invalsi pensa al rinvio dei test per seconda e quinta elementare, in calendario per il 5 maggio (italiano) e il 6 (matematica).

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