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Blocco scatti stipendiali fino al 2016. In attesa della smentita di Renzi

Stipendi reduci dal blocco già dal 2011 e che è costato alla scuola il taglio del Fondo d'Istituto per il recupero degli scatti di anzianità.

22/08/2014
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OrizzonteScuola

redazione - Ieri, il mondo della pubblica amministrazione, scuola inclusa, è stato scosso dalla notizia di un potenziale, nuovo, blocco degli scatti stipendiali per altri due anni.

Stipendi reduci dal blocco già dal 2011 e che è costato alla scuola il taglio del Fondo d'Istituto per il recupero degli scatti di anzianità.

E' notizia di ieri, la proposta del Ministero dell'Economia di un ulteriore blocco per altri due anni, fino al 2016.

Alla base, a ricerca di 16-17mld da tagliare a seguito della mancata crescita del Pil e il tentativo di mantenere il rapporto con il deficit entro il 3%.

Aumentare le tasse o tagliare? Spendi reviews, ovviamente, e tra le voci prese in considerazione dal MEF c'è il blocco degli scatti stipendiali.

Un'idea che non si sposa con la politica populista degli 80 euro avviata all'esordio di questo Governo. E, difatti, ci sarebbero in atto già delle spaccature nel partito di maggioranza.

Già, ricordiamo, con Enrico Letta erano state bloccate le indennità di vacanza fino al 2017, notizia prontamente riportata dalla nostra redazione in anteprima, e che lasciavano presagire un ulteriore blocco degli stipendi.

Lo spauracchio è diventato realtà, ma i dubbi riguardano soprattutto i consumi, che a causa dell'ulteriore blocco potrebbero subire una contrazione. Come si giustificherebbe, politicamente, la concessione di 80 euro con lo scopo di rilanciare i consumi e contemporaneamente un ulteriore blocco degli stipendi?

Blocco, che se dovesse concretizzarsi, si tradurrebbe per la scuola in un'ulteriore beffa, dato che in questi anni il recupero degli scatti è avvenuto a discapito del fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa. Il cui recupero del 2012 è appena stato firmato, mentre manca ancora quello del 2013.

I sindacati, per quanto li riguarda, hanno già esordito con  i tipici canti di guerra per l'occasione.

Così i confederati hanno chiesto che il Governo chiarisca, mentre in solitaria la CGIL twitta che "C’è da augurarsi che sia una bubbola agostana”.

Anche i comparti della scuola hanno detto la loro. Primi FLCGIL e CISL l'una minaccia sciopero, l'altra chiede chiarezza sulle vere intenzioni. Si attendono i comunicati degli altri sindacati e il solito Tweet di chiarimento da parte di Renzi.