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Banchi, consegne fino a ottobre

I dirigenti scolastici chiedono certezze. Organizzazione del nuovo anno a rischio caos

18/08/2020
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ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Quando arrivano i banchi monoposto? Perché la domanda può apparire banale, ma se mi dicono che arrivano per il primo giorno di scuola mi organizzo in un modo e se invece so che mi arrivano a ottobre devo cercare altre soluzioni, altri spazi, devo avvisare gli enti locali, chiedere anche docenti aggiuntivi. Cambia l'organizzazione di un istituto». Lo sfogo è di Antonello Giannelli, presidente dell'Anp, l'associazione nazionale presidi. Che ieri, nel diffondere il vademecum per i dirigenti sulla ripartenza della scuola a settembre, ha elencato le richieste per l'avvio del prossimo anno scolastico, «che per noi parte dal primo di settembre con i corsi di recupero. Neppure due settimane...».

I dirigenti scolastici, sui quali in quanto datori di lavoro ricadono tutte le responsabilità previste dalla legge in caso di contagio da Covid, chiedono risorse adeguate, locali, un ampliamento dell'organico. E un calendario con le date di consegna dei famosi banchi monoposto. A stretto giro la replica del commissario all'emergenza Domenico Arcuri: «I banchi saranno consegnati dai primi giorni di settembre e fino a ottobre secondo una programmazione nazionale», ha detto Arcuri, «che terrà conto delle necessità degli istituti e della situazione sanitaria dei vari territori». Programmazione che ad oggi ancora non c'è, perché, spiega Arcuri, «in poche settimane stiamo dando alle scuole un approvvigionamento superiore di dieci volte la loro fornitura annuale».

L'idea è di consegnare gli arredi prima là dove, a settembre, sarà più diffuso il contagio, spiegano dalla struttura commissariale. Ogni raggruppamento aziendale avrà un calendario. «Altre ipotesi o affermazioni, come quelle dell'Associazione Nazionale Presidi, sono destituite di ogni fondamento ...sono stati stipulati 11 contratti di affidamento a imprese e raggruppamenti di imprese per la fornitura di banchi in grado di superare complessivamente l'intero fabbisogno richiesto dai dirigenti scolastici italiani: 2.013.656 banchi tradizionali e di 435.118 sedute innovative... Un risultato eccezionale», dice la nota del commissario. «L'organizzazione richiede tempo se vogliamo evitare il caos e riaprire in sicurezza la scuola per tutti. Non c'è polemica, ma la richiesta di chiarezza e di tempi certi», è al controreplica di Giannelli, «per non disperdere il lavoro fatto finora. E non è pensabile sperare di delegare alla fine al solo uso della mascherina la difesa dal contagio».

Già, alle scuole che riaprono a settembre vanno anche consegnate le mascherine per il personale che sono a carico dello stato, a differenza di quelle che dovranno indossare gli studenti nel caso in cui il distanziamento non potrà essere osservato: «Anche per queste non abbiamo certezze», dice il presidente Anp.

Intanto che pianificano la riapertura, molti dirigenti devono programmare anche la chiusura a pochi giorni causa elezioni. Ha spiegato infatti il sottosegretario all'Interno, Matteo Mauri, che, nonostante «l'intenzione comune di cercare di risparmiare le scuole da uno stop and go, non ci sono alternative valide vista la complessità della macchina elettorale». Per questo motivo gli scrutini si terranno nelle scuole, niente uffici postali o caserme, e per le elezioni Regionali queste resteranno chiuse almeno per sabato 19, lunedì 21 e martedì 22 settembre. Resta da capire infatti se la chiusura, per esigenze di sanificazione, si estenderà anche alla giornata del 23 settembre. Senza tenere conto che, dove si vota per le Comunali, ci si fermerà anche per il ballottaggio del 3 e 4 ottobre.