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Banchi a un metro e ingressi scaglionati Ecco come si torna

ul tema delle assunzioni si accende il dibattito con i sindacati che sono sul piede di guerra per settembre: dopo aver richiesto un incontro urgente al ministero, saranno ricevuti domani

23/06/2020
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Il Messaggero

 Tra due mesi e mezzo la campanella tornerà a suonare, per tutti. E le scuole devono farsi trovare pronte con le misure di sicurezza da mettere in campo. A dettarle sarà il ministero dell'Istruzione che giovedì chiuderà i lavori sulle linee guida per settembre. L'idea della ministra Azzolina è di riaprire le lezioni dell'anno scolastico 2020-2021 il 14 settembre, ma il 1 settembre le scuole potranno aprire le aule in piena autonomia per organizzare un recupero per chi ha avuto voti bassi, nonostante la promozione, ma anche un ripasso generale per tutti.
Ma come riapriranno le scuole? La parola d'ordine è distanziamento, quindi un metro di distanza tra i banchi in classe, che diventeranno inevitabilmente singoli, e due metri rispetto ai docenti in cattedra per i quali, avendo un'età media di 52 anni, va scongiurato qualunque rischio di contagio. La mascherina andrà indossata in tutti gli spostamenti ed anche in classe ma a settembre, in base ai contagi, la norma potrebbe essere aggiornata con la possibilità di togliere la mascherina una volta seduti al banco dove il distanziamento è assicurato. Gli spostamenti saranno definiti da percorsi prestabiliti, anti-assembramenti così come l'ingresso e l'uscita da scuola con orari scaglionati. Anche gli orari potranno variare, sempre in base all'autonomia scolastica che in questa fase potrebbe trovare la sua giusta applicazione: i minuti di lezione potrebbe infatti diventare 40 o 45 in base alle esigenze del singolo istituto. In questo modo i docenti potrebbero fare più ore di lezione in diverse classi, qualora fosse necessario dividere gli studenti in gruppi.
Potrebbero quindi servire nuovi spazi, che le scuole potranno trovare nei cortili e in aula magna ma anche in strutture comunali o provinciali come musei, cinema e teatri, ville e parchi. Ma potrebbe non bastare: la scuola italiana potrebbe infatti aver bisogno di un maggior numero di docenti per fare lezioni separate ma anche, quindi, di un maggior numero di bidelli. Sul tema delle assunzioni si accende il dibattito con i sindacati che sono sul piede di guerra per settembre: dopo aver richiesto un incontro urgente al ministero, saranno ricevuti domani per parlare di tempi, orari, organici, spazi e risorse necessari alla riapertura di settembre.
Lorena Loiacono