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Azzolina al battesimo di fuoco

Domani il primo faccia a faccia con i sindacati. Dipartimenti e direzioni ancora in alto mare

21/01/2020
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ItaliaOggi

Marco Nobilio e Alessandra Ricciardi

L'incontro si terrà domani. Ordine del giorno: avvio delle relazioni sindacali e reclutamento del personale. È il primo faccia a faccia tra la neoministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, e i segretari di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda. Il primo passo verso la rimessa in carreggiata dell'attività ministeriale nei rapporti esterni. Perché, invece, per quanto riguarda il funzionamento interno è ancora tutto in alto mare. Il quadro dell'assetto organizzativo dei due ministeri, Istruzione da un lato e Università e ricerca dall'altro, non è stato definito: ancora senza titolari i due dipartimenti dell'Istruzione e il segretariato generale dell'Università, oltre alle 23 direzioni generali. Una impasse che dovrebbe essere superata nel giro di una settimana, assicurano fonti interne. E non sono escluse anche alcune novità rispetto agli incarichi voluti dall'ex ministro Lorenzo Fioramonti e mai registrati dalla Corte dei conti

L'Azzolina è attesa al varco dai sindacati a partire dalle relazioni sindacali, nelle quali si inquadrano tutte le questioni che riguardano il rapporto di lavoro: retribuzioni, mobilità, catalogo sostanziale delle sanzioni disciplinari, assenze, congedi e permessi. Questioni che andranno a costituire l'oggetto della discussione quando il governo riterrà di dare il via ai negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Insomma, un vero battesimo di fuoco per la neoministra, che servirà anche a capire il tipo di interlocuzione che vorrà avere con il mondo sindacale.

Il secondo dossier di peso riguarda il reclutamento del personale. In particolare le assunzioni dei docenti, ai fini delle quali il dicastero di viale Trastevere dovrà emanare ben 4 bandi di concorso, un ulteriore bando per il tirocinio formativo attivo (Tfa) per il sostegno, un decreto per la riapertura delle graduatorie di istituto e un altro per regolare le graduatorie provinciali istituite dal decreto legge 126/2019. Per rientrare nei tempi utili ad avere in cattedra i vincitori di concorso dal 1° settembre prossimo, il ministero dell'istruzione dovrebbe emanare i bandi non oltre la fine di febbraio. Oltre alle criticità ordinariamente connesse con l'elaborazione dei testi normativi di riferimento, l'amministrazione dovrà fare i conti il problema del reperimento dei commissari. La mancata previsione dell'esonero dall'insegnamento, i compensi risibili e l'alto rischio di incorrere in procedimenti penali, infatti, scoraggiano i docenti dall'accettare questi incarichi. E non di rado i commissari si dimettono in corso d'opera.

Per il ministro dell'università, Gaetano Manfredi, è pressante la richiesta di rivedere il decreto sulla Vqr, la valutazione della qualità della ricerca, che Fioramonti aveva rimaneggiato rispetto alla versione messa a punto dall'allora capo dipartimento università, Giuseppe Valditara, e che invece aveva incassato un ampio consenso del mondo accademico. Il Cun, il consiglio universitario presieduto da Antonio Vicino, solleva «riserve e preoccupazioni» sul decreto firmato. In particolare, il Cun «sottolinea che una applicazione puntuale e stringente delle norme sull'open access» delle pubblicazioni scientifiche, «potrebbe condizionare indebitamente la selezione dei prodotti della ricerca che dovrebbe essere ispirata esclusivamente a criteri qualitativi».


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