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Ata, si assume solo tra precari

Il turnover è però ridotto rispetto al fabbisogno reale

07/03/2017
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ItaliaOggi

Nicola Mondelli

Si è messa in moto la macchina ministeriale finalizzata all'indizione dei concorsi per soli titoli per l'accesso ai ruoli provinciali relativi ai profili professionali dell'area A (collaboratore scolastico e B (assistente amministrativo e tecnico, cuoco, guardarobiere, infermiere) del personale Ata e alla costituzione delle graduatorie provinciali permanenti utili per l'anno scolastico 2017/2018 e all'aggiornamento di quelle già costituite negli anni precedenti.

Una nota ministeriale del 28 febbraio 2017 ha infatti autorizzato gli uffici scolastici regionali a indire i predetti concorsi non mancando, opportunamente, di raccomandare che la pubblicazione dei relativi bandi avvenga entro il 20 marzo e ciò al fine di dare uniformità alla pubblicazione delle graduatorie definitive, utili per le operazioni di corretto avvio dell'anno scolastico 2017/2018.

Ogni ufficio scolastico regionale dovrà pertanto disporre gli appositi bandi fissando la data a partire dalla quale e quella entro la quale gli interessati potranno presentare la domanda. La partecipazione al concorso è comunque riservata al solo personale Ata non di ruolo che, alla data di scadenza fissata nei singoli bandi di concorso, potrà fare valere una anzianità di almeno due anni di servizio (24 mesi, ovvero 23 mesi e 16 giorni, anche non continuativi) prestato in posti corrispondenti al profilo professionale per il quale il concorso è stato indetto e/o in posti corrispondenti a profili professionali dell'area del personale Ata immediatamente superiore a quella del profilo cui si concorre.

La domanda, indirizzata all'ufficio scolastico territoriale della provincia in cui l'interessato presta servizio o vi abbia prestato, andrà presentata in formato cartaceo direttamente oppure spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno e potrà essere finalizzata all'inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti valide, appunto, per l'anno scolastico 2017/2018 ovvero, se già inseriti nelle stesse, all'aggiornamento del punteggio e della posizione di graduatoria.

La domanda dovrà inoltre essere compilata utilizzando esclusivamente gli appositi modelli predisposti dal ministero dell'istruzione.

Il personale che intende usufruire dei benefici di cui all'articolo 21 (diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili) e all'articolo 33, commi 5,6 e 7 (diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona disabile che si assiste) della legge 104/1992 deve unire alla domanda di partecipazione al concorso un apposito allegato H, sia se già incluso nelle graduatorie permanenti sia se ne chieda l'inserimento ex novo.

Fin qui il dato tecnico della procedura concorsuale per soli titoli riservata al personale Ata ai sensi dell'articolo 554 del decreto legislativo n. 297/1994 e della O.M. 23/2/2009, n. 21, dato che non si discosta sostanzialmente da quello contenuto nella procedura per lo svolgimento del concorso bandito nell'anno scolastico 2015/2016.

In particolare viene ribadito che è valutabile come servizio svolto presso enti pubblici anche il servizio civile volontario svolto dopo l'abolizione dell'obbligo di leva.

Sottolineato come ancora una volta il personale Ata sia stato completamente ignorato dalla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione di cui alla legge 13 luglio 2015, n. 107, quella dei concorsi per soli titoli rimane pertanto l'unica strada praticabile per l'accesso ai ruoli provinciali.

Una strada che oltre a poter essere percorsa esclusivamente da personale con alle spalle anni di servizio a tempo determinato, è in grado, al momento dato, di consentire l'accesso ai ruoli solo di un numero ridotto di aspiranti e ciò principalmente a causa sia di una costante riduzione degli organici che della tendenza a non coprire tutti i posti che si rendono vacanti per dimissioni o collocamento a riposo per raggiunti limiti di età.

Pesa inoltre, anche se limitatamente al profilo dei collaboratori scolastici, la non disponibilità per l'immissione in ruolo degli 11.851 posti accantonati per consentire l'utilizzazione degli oltre 18 mila ex Lsu nelle pulizie delle scuole.