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Aprileonline: Una regalia inaccettabile

100 milioni alle università private? Come si concilia tale elargizione con il taglio alla scuola pubblica che, dal 2009, ammonterà a 1.402 milioni di euro? Perché questa forzatura?

21/12/2006
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Aprileonline

Pino Sgobio*,

In periodi di vacche magre, c'è qualcuno che, evidentemente, ingrassa sempre e comunque. I 100 milioni di euro in tre anni, contenuti nei commi 603 e 604 del maxiemendamento alla Finanziaria, destinati all'università privata, vale a dire, nella grande maggioranza dei casi, ad istituti di enti ecclesiastici, rappresentano un nuovo e inaspettato "buco nero" di questa difficile e complicata manovra di bilancio, che si va ad aggiungere al famigerato comma 1.346 sulla prescrizione breve per i danni allo Stato. E' la seconda volta che una misura mai discussa all'interno delle tante riunioni di maggioranza, che sul tema della Finanziaria sono state fatte, entra a far parte di questa legge in modo surrettizio e subdolo.

Questa regalia alle università private è un provvedimento che non capiamo affatto. Non se ne avvertiva l'urgenza e non se ne sentiva l'opportunità. Inserire questa vera e propria elargizione di soldi pubblici a strutture private fa a pugni, non solo con il dettato costituzionale, ma con il richiamo al rigore e ai sacrifici, che, continuamente, un giorno sì e l'altro pure, viene fatto da autorevoli esponenti di governo ai cittadini. Difficile capirla questa norma, così come è difficile, adesso, spiegarla agli italiani. Qualcuno del governo dia chiarimenti al riguardo! Non ci sono soldi per l'Università, che avrebbe bisogno, come hanno denunciato i Rettori, di 350 milioni di euro ed invece se ne ritrova solo 78, e per la Ricerca pubblica, cui, alla fine, sono stati concessi solo 20 milioni di euro grazie all'emendamento cosiddetto "Montalcini", e poi si finanzia l'università privata... mah, questo ci appare davvero una cosa inaccettabile!

Così come il Ministro Di Pietro ha chiesto a Prodi un'indagine interna all'Unione per capire come sia stato possibile collocare l'odiosa norma sulle prescrizioni ai reati contabili nella Finanziaria, allo stesso modo, adesso, noi chiediamo al Presidente del Consiglio di conoscere tutto il retroscena di questo intollerabile espediente, che mette sullo stesso piano i collegi universitari gestiti da privati con quelli pubblici. Come si concilia tale elargizione ai privati con il taglio alla scuola pubblica che, dal 2009, ammonterà a 1.402 milioni di euro? Perché questa forzatura? Vuoi vedere che per tenere calme e buone le gerarchie ecclesiastiche, troppo indispettite in questi ultimi tempi di dibattito interno all'Unione su coppie di fatto ed eutanasia, qualcuno ha pensato bene di somministrare un sedativo doppiamente tranquillizzate? E' proprio il caso di scriverlo: come dice il detto popolare "a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca".
100 milioni di euro? Molti erano i settori sociali ai quali potevano essere destinati. Non si capisce la ratio del perché, ad esempio, si è preferito mantenere i ticket al codice bianco del pronto soccorso, che andranno ad incidere sui portafogli dei cittadini, soprattutto di quelli meno abbienti, e poi si stanziano fondi per i collegi universitari privati.

Tutto questo poi, come se non bastasse, si aggiunge al malcelato fastidio nei confronti di chi, come noi, rivendica il rispetto del programma elettorale. Qualcuno non lo reputa ‘il vangelo', qualcun altro lo vorrebbe funzionale alla costruzione del Partito Democratico. Ma andando avanti così si rischia di far saltare la coalizione e si crea solo confusione nel popolo del centrosinistra, che ha dato mandato all'Unione di ‘cambiare passo' rispetto al disastro del centrodestra. C'è chi ci definisce, con spregio, gli ‘adoratori del programma'. Visto quello che è successo negli ultimi giorni la cosa ci inorgoglisce.

La "faccenda" inquietante di questa norma, infine, dimostra che è necessario riproporre con forza e determinazione una battaglia politica e culturale antica e tuttora moderna: quella per la laicità dello Stato.

* Presidente Gruppo PdCI Camera dei Deputati


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