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«Amianto, 2.400 scuole a rischio e 350 mila studenti esposti»

Il ministero della Salute: ogni anno tremila casi di malattie collegate. Presentato il documentario di denuncia «Asbeschool». la campagna Asbesto 2.0», per una mappatura con i droni. Si parte da Avellino. A seguire, Pisa e Alessandria

28/03/2017
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Corriere della sera

Scuole all’amianto: sono 2.400 in Italia, quelle contaminate dalla fibra killer, con 350mila studenti e 50mila insegnanti che ogni giorno le abitano, esposti in maniera più o meno intensa. Sono i dati forniti dall’Osservatorio nazionale amianto, diffusi lunedì dal Movimento 5 Stelle in un convegno alla Camera sui 25 anni dalla legge sull’amianto. Numeri confermati dal Censis e dal rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica: circa il 10% delle scuole presenta amianto nelle strutture.

«Asbeschool» un film

Nel corso del convegno è stato proiettato il documentario «Asbeschool - stop amianto a scuola», di Stefania Divertito, con la regia di Luca Signorelli: un viaggio nelle scuole italiane a rischio. Un film-denuncia sulla situazione caotica di codici e leggi che regolamentano il monitoraggio dell’amianto: più di 400, che una proposta di legge governativa vuole armonizzare in un testo unico.

Perché nonostante l’Italia abbia una legge all’avanguardia - la 257 del 1992 - non è ancora pienamente applicata. Intanto perché la mappatura è incompleta (secondo il ministero dell’Ambiente i siti a rischio mappati sono 53mila, ma molti sfuggono al censimento: la Calabria, per dire, fino al 2014 non aveva mai fornito dati e ancora li comunica incompleti). Per l’Ispra, l’istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente, sono 380 i siti più a rischio, con amianto friabile. E poi perché per bonificare servono risorse, che spesso non ci sono; e mancano anche discariche specializzate.

Tubi e pareti

Il documentario proiettato a Roma, finanziato con il crowdfunding, racconta di una scuola romana dove un semplice intervento di manutenzione ha fatto scoprire che nelle mura e nei pavimenti c’è amianto. Ma anche l’esempio virtuoso della Sardegna, esempio positivo per le politiche intraprese negli ultimi anni, come il monitoraggio regionale voluto dalla Giunta in carica, ma che pure non è priva di emergenze; come quella dell’istituto comprensivo Grazia Deledda di Oristano: l’amianto è un po’ ovunque ed è vietato anche affiggere quadri alle pareti o fare lavori di banale manutenzione, che devono essere eseguiti da ditte specializzate.

La malattia

Il ministero della Salute ha reso noto che sono circa 3.000 i nuovi casi all’anno di malattie in Italia legate a questo materiale. Di queste, 1.300 sono i casi di mesotelioma, tumore al polmone spesso mortale, causato proprio dall’amianto. sottostimato secondo la onlus Osservatorio nazionale dell’amianto (Ona) il cui presidente, Ezio Bonanni, ha parlato al convegno di almeno 6.000 nuovi casi ogni anno in Italia di malattie legate all’esposizione a questo materiale: 1.800 di mesotelioma, 3.600 di tumori al polmone e 600 di asbestosi (fibrosi polmonare legata all’amianto). Questo senza contare i casi di tumore alla laringe e alle ovaie, legati spesso all’esposizione. Nel registro italiano dei tumori, figurerebbero 62 morti tra gli insegnanti per questo tipo di malattia. Tutti i relatori hanno messo in luce la carenza di discariche in Italia per l’amianto, cosa che blocca le bonifiche, e la mancanza di una mappatura completa dei siti a rischio.

Mappatura

Lunedì è stato anche presentato ad Avellino «Asbesto 2.0», il progetto di mappatura dell’amianto nelle scuole che venerdì 31 verrà presentato a Pisa ed Alessandria: nelle tre città pilota partirà un programma per la mappatura dell’amianto nato da un protocollo d’intesa firmato dal ministero dell’Ambiente e dalla Struttura di missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri. La novità, spiega una nota di questo organismo, è il ricorso a tecnologie di telerilevamento, mediante l’utilizzo di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione. I risultati del progetto forniranno, per la prima volta, un quadro omogeneo e scientifico del fenomeno a livello nazionale.