Alternanza, il governo taglia Il Veneto leghista invece no
Percorsi rafforzati anche per i docenti
Emanuela Micucci
A 15 anni dal primo avvio sperimentale su scala regionale e a 3 anni dall'entrata in vigore dell'obbligatorietà, mentre il governo Lega-M5S la dimezza, l'alternanza scuola-lavoro in Veneto si rafforza e si estende ai docenti. Firmato nei giorni scorsi da usr, regione, Unioncamere e le parti sociali, il nuovo protocollo d'intesa triennale per l'alternanza scuola-lavoro punta ad aumentare la qualità dei percorsi, ne affida all'usr la programmazione territoriale, avvalendosi della collaborazione di Unioncamere, sindacati, Confindustria, Confapi, associazioni datoriale dell'agricoltura, dell'artigianato e del commercio, mondo delle cooperative e delle professioni, associazioni dei manager e dei dirigenti d'azienda. Nella legge di bilancio nazionale, invece, si taglia di oltre il 50% il percorso nell'ultimo triennio per professionali, tecnici e liceali.
«Già il 90% delle scuole venete ha avviato percorsi di alternanza», spiega l'assessore regionale alla scuola Elena Donazzan, «ma noi vogliamo incentivare ulteriormente il mondo del lavoro ad aprire le proprie porte agli studenti». «Con il nuovo accordo i percorsi di formazione in alternanza verranno estesi anche ai docenti, che nei mesi estivi, in via sperimentale, potranno fare conoscenza diretta del mondo del lavoro», prosegue Donazzan. «È prevista, inoltre, più formazione per i tutor aziendali. Investire su docenti e tutor aiuterà ad avvicinare scuola e aziende e faciliterà la progettazione di percorsi validi, che rispondano alle esigenze e alle aspettative dei diversi soggetti in campo».
Il protocollo prevede l'istituzione di un tavolo regionale e di tavoli provinciali di coordinamento. Consente a scuole e aziende di progettare insieme gli interventi educativi, a mettere in atto tutte le misure e gli accorgimenti per favorire queste esperienze, comprese forme di aiuto economico agli studenti per assicurazioni e trasporti, e incentivi alle aziende per i costi aggiuntivi che sono chiamate a sostenere. A vigilare sulla buona programmazione e sugli esiti dei percorsi di alternanza sarà la cabina di regia regionale, composta da tutti i soggetti che hanno firmato il protocollo, oltre a Inail e Spisal che cureranno gli importanti aspetti della sicurezza e della prevenzione.