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Al via le nuove classi di concorso

Mattarella firma. Testo in GU dopo l'ok della Corte dei conti

23/02/2016
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Ridurre il numero delle classi di concorso tramite il loro accorpamento. Ed ampliare il tasso di sostituibilità dei docenti delle scuole secondarie, per ridurre al minimo l'insorgenza di situazioni di esubero.

Sono questi gli obiettivi principali perseguiti dal governo tramite il nuovo regolamento sulle classi di concorso. Che è stato firmato dal presidente della repubblica, Sergio Mattarella, martedì scorso.

Il testo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo il placet della Corte dei conti e prevede la riduzione del numero delle classi di concorso dalle attuali 168 a 114. In particolare, il numero delle classi di concorso dei docenti laureati scenderà da 116 a 81, con un taglio di 35 classi. E quello delle classi di concorso degli insegnanti tecnico-pratici, da 52 a 33, con una riduzione di 19 classi.

Secondo le stime del governo, l'operazione dovrebbe favorire la ricollocazione del personale in esubero consentendo l'assorbimento di 224 docenti attualmente in eccedenza rispetto all'organico. Il calcolo è stato effettuato sulla base dei dati riguardanti il numero dei posti e dei docenti di ruolo in servizio nell'anno scolastico 2014/2015.

A fronte di un organico delle scuole secondarie composto da 321.548 posti e 312.874 professori di ruolo, si è verificata una disponibilità di 16.087 posti non coperti da titolari e 7.393 esuberi. Per contro, se fossero state già in vigore nel nuove classi di concorso, i posti non coperti da titolari sarebbero scesi a 15.863 e gli esuberi a 7.169.

La ratio del provvedimento è il superamento del principio di infungibilità della prestazione docente, tramite l'ampliamento della possibilità di impiego dei medesimi, anche in insegnamenti prima preclusi a coloro che non fossero in possesso di requisiti specifici.

Per esempio, lo schema di regolamento accorpa le attuali classi di concorso di elettronica ed elettrotecnica; la nuova classe di tecnologie e tecniche della comunicazione multimediale ne accorpa ben sei di quelle attualmente in vigore (che invece sono suddivise in funzione del mezzo di riproduzione); le classi di concorso di arte sono state accorpate per settore produttivo.

Resta il fatto, però, che alcuni insegnamenti di nuova istituzione necessitano della definizione di classi di concorso specifiche. Non solo ai fini della eventuale attivazione della mobilità professionale (passaggi di cattedra e di ruolo) ma anche e soprattutto per dare il via alle procedure di reclutamento con contratti a tempo indeterminato altrimenti impossibili. Per esempio, per quanto riguarda gli insegnamenti introdotti nei licei musicali e coreutici.

Il regolamento, dunque, prevede l'introduzione di 11 nuove classi di concorso (fermo restando la riduzione del numero complessivo delle stesso).

Si tratta delle seguenti: A23 -Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti); A35 -Scienze e tecnologie della calzatura e della moda-; A36 -Scienze e tecnologia della logistica; A53 -Storia della musica; A55 -Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado; A57 -Tecnica della danza classica-; A58 -Tecnica della danza contemporanea; A59 -Tecniche di accompagnamento alla danza; A63 -Tecnologie musicali; A64 -Teoria, analisi e composizione; A65-Teoria e tecnica della comunicazione.

In buona sostanza, quindi, la ratio del nuovo regolamento sulle classi di concorso è duplice. Da una parte la necessità di adeguare le classi di concorso in vista dei concorsi e dall'altra l'esigenza di favorire la ricollocazione degli esuberi.

Quest'ultima esigenza, peraltro, discende direttamente dal decreto legge 112/2008, convertito con la legge 133 dello stesso anno, al quale il regolamento dà attuazione, peraltro, rinviando espressamente anche alle disposizione speciali sulla ricollocazione degli esuberi in esso contenute, che continueranno ad applicarsi.

Si tratta, in particolare dell'articolo 14, comma 17, del decreto legge 112/2008, che reca un elenco di ipotesi tassative ai quali gli uffici dovranno continuare a rifarsi nella ricollocazione degli esuberi altrimenti non assorbibili. In particolare, il comma 17 prevede che i docenti in esubero dovranno continuare ad essere ricollocati, in organico di fatto, prioritariamente sulla classe di concorso di appartenenza con provvedimenti di utilizzazione.

Se ciò non sarà possibile, l'amministrazione dovrà tentare la ricollocazione su altre classi di concorso per le quali gli interessati abbiano l'abilitazione. Se nemmeno in questo caso dovesse essere possibile la ricollocazione ad orario pieno, i docenti interessati dovranno essere ricollocati sulla base dei titoli di studio posseduti. Per esempio, il docente di musica diplomato in pianoforte dovrà essere ricollocato su di una eventuale cattedra di pianoforte se disponibile.

Se anche questa ipotesi non dovesse funzionare, i docenti interessati dovranno essere collocati su eventuali spezzoni e con ore a disposizione, oppure in rete tra scuole diverse.