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Adnkronos-Scuola, a Roma la manifestazione contro la riforma Moratti

Pezzotta (Cisl): ''Uniti nella speranza di un futuro migliore'' Scuola, a Roma la manifestazione contro la riforma Moratti Consueta guerra di cifre: 70mila per gli organizzatori, 10mila per le forze...

29/02/2004
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ADNKRONOS

Pezzotta (Cisl): ''Uniti nella speranza di un futuro migliore''
Scuola, a Roma la manifestazione contro la riforma Moratti
Consueta guerra di cifre: 70mila per gli organizzatori, 10mila per le forze dell'ordine

Il corteo di oggi contro la riforma Moratti
(foto Infophoto)
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - Si e' chiusa con l'intervento del leader della Cisl, Savino Pezzotta, dal palco allestito a piazza del Popolo a Roma la manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil per protestare contro la riforma Moratti. Per gli organizzatori, sono arrivate a 70mila circa le presenze. Un dato non confermato dalle forze dell'ordine che parlano di 10mila persone.
'Riforma Moratti ti seguono solo i matti', oppure 'Vogliamo deMoratizzare la scuola pubblica' e ancora 'Via la Moratti tagliatutto', cosi' recitano alcuni degli striscioni che hanno accompagnato il corteo che, partito da piazza della Repubblica, ha continuato la sua marcia nonostante la grandine incessante che e' caduta su Roma per tutta la giornata.
Dal palco Savino Pezzotta ha sintetizzato le motivazioni della protesta: per una scuola pubblica, nazionale e unitaria, per un tempo scuola e una offerta formativa di qualita', per la difesa e la valorizzazione del lavoro e delle professionalita', per la promozione di un federalismo cooperativo e solidale e perche' i bambini e i giovani possano godere la stessa liberta', gli stessi diritti, le stesse opportunita' per apprendere e crescere. ''Siamo in tanti, ma uniti oggi nella profonda convinzione e speranza che un futuro diverso e migliore per la nostra scuola sia possibile -ha spiegato il leader della Cisl nell'intervento che chiude la manifestazione- non ci stancheremo mai di dire e di ripetere, specialmente a chi oggi non ci vuole ascoltare, che l'istruzione, la formazione, il sapere, sono obiettivi primari''. Dal palco, Pezzotta ha chiesto al governo nuove risorse certe ed adeguate, leggi buone e condivise, valorizzazione e coinvolgimento del personale e una attenzione vera e non retorica alle responsabilita' delle famiglie.
A margine del corteo, Enrico Panini ha spiegato: ''Abbiamo cervelli in azione e non siamo disposti a rinunciare alla qualita' del sistema di istruzione''. ''Vogliamo una riforma vera. O saremo ascoltati o andremo avanti nella protesta. Oggi - ha avvertito il segretario della Cgil-Scuola- vogliamo annunciare uno sciopero generale di categoria nel prossimo mese di marzo. In questa battaglia le confederazioni sono unite''.
Ha partecipato alla manifestazione anche il segretario della Cigl, Guglielmo Epifani, che ha commentato: ''Continua ad essere larga la protesta nei riguardi della controriforma del ministro Moratti''. Poi ha avvertito: ''E' assai probabile che il movimento di protesta crescera' fino a coinvolgere l'intera categoria''.
Parlando nello specifico Epifani si e' detto convinto della necessita' ''di un'inversione di rotta che non puo' cominciare dalla presa di tempo del ministro, postponendo quello che intende fare, ma bisogna discutere con i sindacati per cambiare le cose. C'e' la grande questione della riduzione dell'offerta formativa -ha concluso-, il tempo pieno e' solamente un aspetto ma non e' l'unico. C'e' inoltre il problema dei percorsi dei bambini che vengono indirizzati troppo presto. Sono tutte questioni sulle quali e' cresciuto il movimento ed il suo dissenso''.
Dall'opposizione, i Ds assicurano sostegno e solidarieta' al mondo della scuola, impegnato oggi in uno sciopero contro quella che definiscono la ''de-forma'' Moratti. E' quanto scrive il segretario della Quercia Piero Fassino in un messaggio inviato ai leader di Cgil, Cisl e Uil e ai responsabili delle confederazioni della scuola. Quella elaborata dal ministro dell'Istruzione, secondo Fassino, ''non e' una riforma ma una 'de-forma' che smantella la scuola pubblica e getta nell'inquietudine le famiglie italiane, preoccupate di fronte a una scuola che non e' piu' in grado di garantire ai ragazzi quel futuro sereno che tutti vogliamo''.
Secondo Marzo Rizzo dei Comunisti italiani, ''la riforma ci fa tornare indietro di quarant'anni''. ''Questa riforma -ha concluso Rizzo che ha preso parte al corteo- crea una scuola di serie A e una scuola di serie B per i figli dei poveri. E' una vergogna''.
Non condivide le ragioni della manifestazione Mario Landolfi che accusa: ''La sinistra attacca la riforma Moratti perche' si e' ormai arroccata a difesa di una scuola obsoleta ed inefficiente''. Il portavoce di An si e' detto certo che ''le famiglie italiane sapranno ben valutare ed apprezzare il nuovo modello di istruzione voluto dal centrodestra''. E ha concluso: ''La riforma premia il merito di chi studia, la preparazione di chi insegna, l'efficienza di chi organizza. Il resto e' solo noiosa ed inutile propaganda''.