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A PERUGIA CON PANINI E COFFERATI

SERGIO COFFERATI A PERUGIA con INSEGNANTI, OPERAI E STUDENTI I veri Stati Generali della scuola Gli Stati Generali della scuola sono davvero quelli che la Moratti tiene a Roma? O non sono quelli d...

19/12/2001
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SERGIO COFFERATI A PERUGIA con INSEGNANTI, OPERAI E STUDENTI

I veri Stati Generali della scuola
Gli Stati Generali della scuola sono davvero quelli che la Moratti tiene a Roma? O non sono quelli di tutta Italia, dove gente di varie categorie '#8211; insegnanti, studenti, lavoratori, genitori '#8211; partecipano per contestare, insieme alla Cgil Scuola, la controriforma Bertagna/Moratti?

Fin dalla prima mattina
Dall'Umbria naturalmente (Perugina, Foligno), dalla Puglia, dal Piemonte, dalla Campania, perfino dalla Sicilia e da altre parti d'Italia sono giunti a Perugia fin dalle prime ore della mattina pulman pieni di persone che avevano tanta voglia di dire NO alla controriforma Moratti. In ritardo il pulman della Sicilia accolto però con grande entusiasmo: le compagne e i compagni non si erano arresi, pur di giungere a destinazione, di fronte a tutti gli ostacoli causati dal maltempo.
L'appuntamento era al Centro Congressi Capitini che è riuscito a contenere solo una parte dei manifestanti. Oltre Duemila persone, molte delle quali non sono riuscite ad entrare.

I manifestanti
Tra i manifestanti naturalmente prima di tutto moltissimi insegnanti, preoccupati della sorte della scuola pubblica e della formazione dei giovani cittadini. Moltissimi gli studenti appartenenti a vari movimenti, dall'UDS al Movimento degli Studenti Disobbedienti, agli Studenti Medi Antifascisti.
In una regione come l'Umbria non potevano mancare gli operai e tutti i lavoratori dell'industria che con la loro presenza hanno testimoniato la loro preoccupazione per una scuola che esclude dai processi formativi i meno abbienti.

Moltissimi gli applausi, forti gli entusiasmi per una manifestazione importante e riuscita. L'atmosfera insomma era quella di una unità ritrovata in un momento tanto difficile per le scelte che il governo di centro sta portando avanti; la convinzione dominante era quella che le scelte sbagliate del governo possono essere comunque battute e la controriforma reazionaria arrestata.

Gli interventi
Sotto la presidenza della Venturini, segretaria regionale dell'Umbria, hanno manifestato il loro dissenso alla riforma Moratti: Enrico Panini, segretario generale della Cgil Scuola; Lorenzetti, presidente della Regione Umbria; Domenico Chiesa, presidente nazionale del Cidi; Dario Missaglia, della Federazione nazionale Cgil; insegnanti di varie delegazioni; studenti dei vari Movimenti e Alessandro Coppola del Coordinamento Nazionale UDS.
Ha chiuso i lavori Sergio Cofferati con un intervento applauditissimo per la lucidità di analisi sul progetto reazionario complessivo del governo Berlusconi.

'La scuola che vogliamo'
Questa la scritta che campeggiava nel Centro Congressi Capitini. E non sono mancate le proposte concrete di una scuola nuova, ben diversa da quella del documento Bertagna/Moratti. Una scuola per le persone vere, una scuola per usare il cervello, una scuola in cui stare bene tanto che si sia ricchi quanto che si sia poveri. Non dunque a una scuola che discrimina i meno abbienti o chi appartiene a popoli diversi. Una scuola che sappia cogliere la diversità come valore, che dia strumenti a tutti, non perché tutti diventino scienziati ma perché tutti abbiano la possibilità di essere cittadini di questa società. E poi i valori: uguaglianza, pace, giustizia sociale.
Tutto questo con interventi brevi, concisi, chiari. E moltissimi applausi: particolare l'ovazione allo studente di Bari che ha detto semplicemente di voler vedere una scuola di una società civile. La sua, purtroppo, con i tombini all'interno e con i doppi turni, non appartiene ai suoi sogni ma allo squallore di una realtà da superare.


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