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Scuole chiuse, rabbia e caos “Troppi giorni di vacanza”

Genitori e Cgil: “Sedi alternative per il voto”

24/02/2013
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la Repubblica

OGNI anno l’obiettivo è quello di raggiungere i 200 giorni di lezione. Ottenerlo sarà un’impresa perché dopo le occupazioni di dicembre, anche a febbraio a scuola si andrà poco tra elezioni, concorsi e “ponti”. Lo sanno i genitori che protestano per una situazione diventata imbarazzante che, tra l’altro, costringe le famiglie a spese extra per baby-sitter o a elemosinare aiuto a parenti in grado di badare ai bambini. Anche perché pianificare le settimane non è semplice, considerato che alcuni dirigenti agiscono in maniera differente di altri. Ad esempio molte scuole per queste elezioni hanno chiuso già venerdì mattina. Dovrebbero aprire mercoledì, ma c’è chi terrà i portoni serrati anche fino alle 10,15 di giovedì 28 febbraio. Accade all’Andrea Doria e a denunciarlo sono due genitori: «Eppure la nota ministeriale del Miur numero 59 del 4 gennaio — scrivono — disponeva che le scuole interessate venissero messe a disposizione dal pomeriggio (e non dalla mattina) di venerdì 22 febbraio, e che nelle regioni in cui si vota solo per politiche le scuole sarebbero rimaste chiuse solo fino a martedì 26».
Ritardi per disinfestazione dei locali e per “riordinare” le aule che non possono, comunque, essere imputati esclusivamente a chi guida gli istituti, ma anche e soprattutto a chi deve provvedere ai seggi. Ovvero alle ditte incaricate dal Comune che gestisce l’organizzazione delle sedi elettorali. «Sarebbe ora di trovare sedi alternative alle scuole per le elezioni — afferma
Gabriella Refuto segretaria provinciale Flc-Scuola — si vota ogni anno e così si perdono troppi giorni di lezione».
Come se non bastasse, si è aggiunto il recupero le due date del cosiddetto “concorsone” dei professori (11 e 12 febbraio) che saranno recuperate giovedì 28 e venerdì 1 marzo. Otto gli istituti sedi di seggio elettorale che ospiteranno anche i numerosi candidati aspiranti professori. Il 28 le prove si svolgeranno al Galilei, Serra e Vittorio Emanuele e l’1 sarà la volta di Umberto, Mercalli, Fermi, Alberti e Galiani. «Per quanto riguarda il concorsone — afferma il direttore scolastico regionale, Diego Bouché — abbiamo limitato al massimo i disagi spalmandolo su più sedi e in più giorni. Purtroppo per le elezioni possiamo far ben poco visto che siamo obbligati a concedere le aule per legge». Il rischio è che gli alunni delle scuole sedi elettorali e di concorsone approfittino per il classico “ponte” con il rischio che il rientro in aula per alcuni studenti potrebbe slittare, e non per decisioni degli istituti,
al 4 marzo.
(a. dicost.)