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Resto del Carlino/Imola: Alle superiori 27 cattedre in meno

Da Roma arriveranno solo otto insegnanti dei 35 richiesti. Il prossimo anno non basteranno per i 909 iscritti in più

08/04/2006
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Il Resto del Carlino

Ciò che si temeva, si è avverato. A fronte di una richiesta di 35 insegnanti in più alle superiori, Roma ha risposto mandandone solo otto. Da aggiungere ai quattro di un mese fa. In totale: 11 professori in più rispetto a quelli ora in cattedra.
Una boccata di ossigeno asfittica e dal sapore amaro per le nostre superiori che, a settembre, dovranno fare i conti con un’ondata di 909 studenti in più (da 26.517 a 27.426). Una risposta insufficiente, almeno per Flc-Cgil e Cisl Scuola, arrivata ieri mattina via Ufficio scolastico regionale (che si è visto autorizzare, per tutta la regione, solo 40 su 70 professori richiesti), che crea non pochi problemi al Centro Servizio Amministrativi. Dove, per far quadrare i conti, ovvero per coprire i buchi, si dovranno eliminare ben 27 cattedre, da sommare alle 70 sciolte quest’anno e ri-sciolte anche il prossimo. Cento cattedre che, scomparendo dall’organico di diritto, saranno coperte solo da supplenti-precari con incarichi annuali. Cento cattedre su cui, il prossimo anno, non potranno esserci assunzioni a tempo indeterminato o trasferimenti di insegnanti in ruolo. Ci sono, ma è come se non ci fossero.
Questa mossa, commenta l’assessore provinciale alla Scuola, Paolo Rebaudengo, «pare uno scherzo, un'azione che ha tutto l'aspetto di manovra elettorale del ministero che, in pieno clima pre-elezioni, sembra essersi comportato così per favorire le Regioni nelle quali non è scontata una vittoria dal centrosinistra». Per ora, comunque, conclude l'assessore, «possiamo fare ben poco. Aspettiamo il 10 aprile e speriamo che dopo le cose cambino». Furenti i sindacati. «E’ lo sfascio della scuola superiore — attacca il neo-segretario provinciale Flc-Cgil, Sandra Soster —. Questo significa un’ulteriore precarizzazione degli insegnanti, classi da 28-30 ragazzi. I liceiavranno problemi di spazio, ma i professionali e i tecnici, che hanno fino al 65%-70% di studenti stranieri soffriranno moltissimo per la mancanza di personale stabile». «Come partirà la scuola a settembre?», si chiede il segretario provinciale Cisl Scuola, Patrizia Prati che per risolvere il problema dei tagli, dalle materne alle superiori, vorrebbe almeno 500 docenti in più.
Federica Gieri


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