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Repubblica-Torino-In 42mila alle urne la scuola si schiera

Pagina VII - Torino In 42mila alle urne la scuola si schiera Al via la contrattazione d'istituto Lo Snals chiede ai dirigenti di collaborare La Cgil: "Difendiamo il sistema...

09/12/2003
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la Repubblica

Pagina VII - Torino
In 42mila alle urne la scuola si schiera
Al via la contrattazione d'istituto
Lo Snals chiede ai dirigenti di collaborare La Cgil: "Difendiamo il sistema pubblico"
Sessanta le liste presentate dai sindacati ma anche da diverse associazioni come quella dei docenti di sostegno e dei presidi
Secondo i confederali è un momento delicato dopo gli attacchi del ministro Moratti che vorrebbe eliminare le rappresentanze
In discussione l'organizzazione di ogni scuola e i fondi di incentivazione
TIZIANA CATENAZZO


Il mondo della scuola piemontese va alle urne per il rinnovo dei rappresentanti sindacali. A tre anni dalle ultime elezioni, quelle che cominciano oggi (che proseguiranno con modalità diverse nei singoli istituti fino a giovedì, per arrivare, il 12, agli scrutini) rappresentano un momento importante dell'intero sistema, non solo perché si sceglieranno le Rsu, i delegati che svilupperanno poi la contrattazione d'istituto con i presidi, ma perché misureranno la rappresentatività delle sigle sindacali, e quindi il loro "peso" per la firma del contratto nazionale. In totale votano in Piemonte 42mila lavoratori di cui 9mila personale tecnico-amministrativo.
La delicatezza di questa tornata viene sottolineata da Enzo Pappalettera, Cisl: "La contrattazione d'istituto, che viene fatta con il capo d'istituto, non interviene nelle scelte didattiche ma nell'organizzazione e nella gestione dei fondi d'istituto, che non sono pochi spiccioli, visto che ogni scuola dispone in media di 500 euro d'incentivazione per ogni addetto. La contrattazione difende l'equa ripartizione delle risorse. La presenza del sindacato, nella scuola, è in questo senso un elemento di maggiore democrazia".
Ma quali le novità di quest'anno? Innanzi tutto l'aumento del numero delle liste, presentate non solo dai confederali, da Cobas e Unicobas e dal Cub, ma da alcune associazioni professionali (quelle degli insegnanti tecnico-pratici, ad esempio, o degli insegnanti di sostegno?) e dall'Anp, l'Associazione nazionale presidi. Ma se il numero maggiore delle liste evidenzia da un lato una accresciuta sensibilità e partecipazione, dall'altro la presenza delle liste espresse dall'Anp genera molta perplessità visto che la stessa associazione non ha mai sostenuto l'utilità della contrattazione d'istituto. "Noi speriamo che i capi d'istituto dimostrino maggiore sensibilità che in passato ? afferma Franco Coviello, Snals ? e che per il bene della scuola si giunga a un pacifico e proficuo rapporto di collaborazione. Ad ogni modo riteniamo poco chiara la presentazione di queste liste, non più di sessanta in tutto il Piemonte". E Alberto Badini, Cgil "Quest'anno la partecipazione del personale scolastico alle elezioni è doppiamente importante: perché a marzo il Ministero ha tentato di togliere dalla scuola le rappresentanze sindacali, e perché nei giorni scorsi in Parlamento sono stati presentati due disegni di legge vòlti a sminuirne il ruolo e il significato. La risposta positiva degli insegnanti e del personale non docente alle elezioni, sarà invece il segno di una netta presa di posizione verso la politica scolastica del ministro Moratti, e la manifestazione di un generale e grave disagio per gli attacchi alla centralità del sistema pubblico della scuola italiana".