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Repubblica/Palermo: Una scuola su due non è sicura I presidi: "Dovremmo chiudere"

Solo 26 istituti su 274 sono in possesso del certificato che assicura la presenza di tutti i dispositivi contro fiamme e incidenti

26/04/2006
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la Repubblica

Lo studio effettuato dai vigili del fuoco conferma: non c´è prevenzione contro gli incendi
Allarme dell´Asas. Ma la Regione non ha fondi

SALVO INTRAVAIA

Le scuole di Palermo e della provincia sono ancora poco sicure. A denunciarlo è l´Asas, l´associazione delle scuole autonome della Sicilia, che assieme al comando dei vigili del fuoco ha condotto un monitoraggio sulla sicurezza di 274 istituti. «Alla sicurezza, in Sicilia, non pensa nessuno», commenta Roberto Tripodi, presidente dell´Asas. Stando alle certificazioni che dovrebbero attestare la sicurezza degli edifici scolastici frequentati giornalmente da decine di migliaia di alunni, un edificio su due non garantisce sufficienti margini di sicurezza dal punto di vista statico e igienico-sanitario e sei su dieci non sono sicuri in caso di incendio.
Per darne un´idea, basti pensare che solo 26 scuole su 274 sono in possesso del Certificato prevenzioni incendi, l´unico previsto dalla norma che assicura la presenza a scuola di tutti i dispositivi antincendio necessari. Il 34 per cento delle scuole è in possesso del cosiddetto Nop (il nulla osta provvisorio), un documento che certificava la presenza dei requisiti antincendio solo provvisoriamente, ma che potrebbe anche essere scaduto. In base a questa situazione i dirigenti scolastici in provincia di Palermo potrebbero decidere di chiudere, senza il pericolo di essere perseguiti per "interruzione di pubblico servizio", ben 9 scuole su 10.
«La provincia di Palermo è in grave ritardo rispetto alla media nazionale, che non presenta una situazione rosea ma nettamente migliore della nostra», spiega Tripodi. Quanto basta per fare dormire sonni tormentati a genitori e dirigenti scolastici, responsabili assieme agli enti locali della sicurezza nelle scuole. Tra gli edifici, che fra alunni, insegnanti, dirigenti scolastici e personale non docente ospitano ogni giorno oltre 220 mila persone, c´è di tutto: ex seminari, ex supermercati, edifici per civile abitazione e negozi. Aule troppo grandi o troppo piccole, palestre che mancano, spazi esterni inventati e altri mille disagi per chi vive a scuola. Oltre a un patrimonio edilizio in parecchi casi superato e vecchio, sembra proprio questa una delle cause principali della scarsa sicurezza: gli affitti.
«È una situazione tutta siciliana - secondo Tripodi - Noi abbiamo addirittura appartamenti che fungono da scuola. Occorrerebbe una sinergia tra Regione ed enti locali per avviare una politica di mutui per costruire nuove scuole che sostituiscano quelle in affitto». Ma in Sicilia pare manchino i fondi per effettuare pure i controlli. «Infatti, la Regione non ha neppure istituito un capitolo di spesa per portare avanti le verifiche sulla sicurezza delle scuole», aggiunge il presidente dell´Asas. Così coloro che hanno la possibilità di fruire di una "vera" scuola possono considerarsi fortunati. L´indagine ha preso in considerazione tre certificazioni fondamentali senza le quali non è possibile parlare di sicurezza: il parere di conformità generale, che comprende l´idoneità statica e la cosiddetta agibilità igienico-sanitaria, il certificato prevenzione incendi e il Nop. Dai risultati del monitoraggio emerge che gli edifici meno sicuri sono quelli che ospitano gli alunni più piccoli: le elementari e materne. Le più sicure in assoluto sono invece le scuole superiori.


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