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Il piccolo-Trieste-È emergenza collaboratori:

La Cgil lancia l'allarme raccogliendo la denuncia dei presidi. Ai bidelli chiesta anche l'assistenza agli alunni diversamente abili È emergenza collaboratori: al Da Vinci-Sandrinelli il cas...

22/08/2005
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Il Piccolo

La Cgil lancia l'allarme raccogliendo la denuncia dei presidi. Ai bidelli chiesta anche l'assistenza agli alunni diversamente abili
È emergenza collaboratori: al Da Vinci-Sandrinelli il caso più grave


di Tiziana Carpinelli

Che fine hanno fatto i bidelli, pardon, i collaboratori scolastici? Se lo chiedono, con una certa preoccupazione, i presidi degli istituti cittadini e i sindacati della scuola. Di fronte ai drastici tagli di organico imposti dalla legge finanziaria 289 del dicembre 2002, Trieste rischia di affondare.
L'ultimo (solo in ordine di tempo) Sos è quello lanciato dal "Da Vinci-Sandrinelli", la scuola superiore di via Veronese. "Il preside Attilio Di Battista spiega il segretario provinciale della Cgil scuola Marino Sokolic ha ufficialmente inviato la richiesta di un'unità in più per l'espletamento di tutte le funzioni indispensabili a rendere efficiente il servizio pubblico. In base ai criteri stabiliti in precedenza dall'amministrazione, l'istituto doveva essere dotato di nove collaboratori. A causa della Finanziaria, invece, se n'è visti assegnare solo otto, di cui due parzialmente idonei. E bisogna considerare che la scuola è frequentata da 35 studenti diversamente abili, bisognosi di attenzioni suppletive da parte dei dipendenti. Ciononostante, con sforzi e difficoltà insormontabili, l'istituto si troverà costretto a inaugurare l'anno didattico, tra un paio di settimane, in una situazione assolutamente precaria".
Il "Da Vinci-Sandrinelli" infatti deve garantire, con l'esiguo personale a disposizione, la pulizia e il perfetto funzionamento di 72 spazi, comprensivi di 4 piani, 6 rampe di scale, 8 corridoi, 4 atri, 12 servizi igienici e due palestre.
"Gli incarichi primari dei bidelli prosegue Sokolic consistono nella tenuta in ordine delle strutture e, secondariamente, nell'accompagnamento degli studenti disabili, la cui assistenza resta prerogativa dell'ente locale. Se quest'ultimo spera di scaricare le competenze sulle spalle dei collaboratori scolastici, si sbaglia di grosso".
Trieste presenta delle peculiarità rispetto alle altre province italiane: "Innanzitutto viene rilevato da parte sindacale ha un tasso d'inidoneità dei collaboratori scolastici pari al 25 per cento. Percentuale altissima, che la rende di fatto meno efficiente. Inoltre, copre numerosi plessi scolastici, con utenze frammentate. E questo la penalizza nell'assegnazione dei bidelli. Infatti, più allievi concentra una scuola e più collaboratori ottiene. Diversamente, se lo stesso numero è suddiviso in più strutture, si diluisce anche il personale. Un criterio assolutamente inadeguato per la nostra realtà".
Nell'intento di compensare i disagi dell'inidoneità del personale il 30 giugno si è aggiunto un contingente di 20 unità, ma il minimo organico aggiunto è risultato insufficiente.
Oltre alla "Da Vinci- Sandrinelli", anche le 12 sedi sparse sull'Altipiano (per un totale di 25 collaboratori), lamentano problemi analoghi. Come pure il comprensivo "Roli" e il "Valmaura". Qui, in particolare, su 19 unità ben 8 sono inidonee.


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