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Il Piccolo: Scuola, 9 docenti per 14 classi in più

Definito il quadro regionale degli organici degli insegnanti di ruolo delle superiori: a Trieste un lieve aumento

05/04/2006
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Il Piccolo

di Elisa Lenarduzzi

Il prossimo anno scolastico le scuole superiori di Trieste avranno nove docenti di ruolo in più rispetto all’anno in corso: l’organico di diritto, infatti, passerà da 775 unità a 784. Questo a fronte di 245 nuovi iscritti alle classi prime, che andranno a comporre ben 14 classi in più rispetto al 2005-2006. Per quanto riguarda le altre province, a Pordenone sono stati assegnati 20 posti a Udine 22 e a Gorizia 3, contro un aumento del numero di classi che è stato, rispettivamente, di 12, 24 e 2 unità.
Sono questi i risultati della distribuzione dei 59 posti in più messi a disposizione per la nostra regione dal Ministero all’Istruzione all’Università e alla Ricerca decisa dall’Ufficio scolastico regionale sulla base delle richieste effettuate dai quattro Csa del Friuli Venezia Giulia. Di questi 59 posti, comunque, inizialmente al Friuli Venezia Giulia ne erano stati assegnati solo 39, ma dopo la mobilitazione del Direttore generale Francesco Pagliuso si è arrivati ad un incremento di altri 20 posti, di cui 5 sono ancora in sospeso.
I dati sull’organico di diritto delle superiori sono stati comunicati ieri dal direttore Pagliuso nel corso di un incontro con le diverse organizzazioni sindacali, nel quale non sono mancati anche alcuni momenti di tensione, generati dall’insoddisfazione espressa dal segretario provinciale dello Snals Giuseppe Ughi per una distribuzione giudicata «iniqua». Ughi, infatti, ha lamentato un numero ridotto di posti destinati a Trieste a fronte di un incremento di classi maggiore rispetto ad altre provincie: «Non sono per niente soddisfatto per questi risultati - ha affermato -, perché non sono stati adottati criteri certi per la distribuzione dell’organico tra le quattro province, ma si è agito secondo discrezionalità. Trieste ha ottenuto 9 posti e Pordenone 20: una differenza che non corrisponde alle esigenze reali, dal momento che nella nostra provincia l’incremento di classi sarà di 14 unità, più alto, quindi, della realtà pordenonese, che si ferma a +12». Ughi precisa però di essere «arrabbiato con il Csa di Trieste, perché l’Ufficio scolastico ha fatto questa suddivisione basandosi sulle richieste degli ex provveditorati».
Le critiche più forti, comunque, erano arrivate in un primo incontro tenutosi giovedì scorso, quando i posti in più concessi dal Ministero erano ancora 39: in quel caso l’ipotesi di distribuzione dei posti era stata la seguente: 2 a Gorizia, 2 a Trieste, 20 a Pordenone e 15 a Udine. «La proposta di giovedì di dare a Trieste solo due posti in più era assurda - ha detto a proposito Giovanni Bisiacchi, responsabile provinciale della Uil scuola - ora però il dirigente Pagliuso è riuscito a ottenere ben 20 posti in più dal Ministero e nella seconda trance Trieste ha avuto 7 posti su 15 e per questo possiamo ritenerci soddisfatti. Adesso rimangono ancora cinque posti a disposizione e miriamo a portarne a casa almeno tre». Non si è sbilanciato, invece, Marino Sokolic, responsabile provinciale della Cgil-scuola: «Siamo d’accordo sul fatto che questi posti siano insufficienti e chiediamo che vengano stabiliti criteri oggettivi e trasparenti su cui poi distribuire i posti».
Nonostante le critiche si siano attenuate, rimane, però, l’insoddisfazione nei confronti del ministero, come ha precisato Giovanni Zanuttini, segretario regionale dello Snals: «L’aumento di 39 posti era assolutamente insufficiente: basti pensare che l'incremento degli iscritti è di 1162 unità, quasi il doppio rispetto ai 598 studenti previsti dal Ministero. L'assegnazione di ulteriori 20 posti, migliora il quadro complessivo regionale, anche se in alcune province permangono ancora delle difficoltà».


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