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ItaliaOggi: Atenei, pagelle ai docenti

Pronto il decreto del ministero dell'università. Le nuove regole dal 2011

03/03/2010
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ItaliaOggi

L'anagrafe dei professori fa un passo in avanti

In arrivo le pagelle per i professori universitari. E d'ora in poi chi cerca e trova sarà premiato, chi non lo fa, invece, sarà penalizzato. Perché a passare al settaccio l'attività di tutti i professori e ricercatori ci penserà, dal prossimo anno accademico, l'anagrafe dei professori ordinari e associati e dei ricercatori (così come prevedeva la legge 1/09), le cui modalità di costituzione sono contenute in un decreto ministeriale ad hoc nato dalle linee guida dello stesso ministero e anticipate da ItaliaOggi del 18/11/09. Il decreto ha avuto già il parere positivo del Consiglio universitario nazionale e che dovrebbe, dopo la firma del ministro, entrerà in vigore dal prossimo anno accademico. Dal 2011, quindi, la lotta al merito e alla trasparenza passerà anche attraverso un dimezzamento degli scatti biennali per i docenti fannulloni che, se non realizzano pubblicazioni scientifiche di qualità, non solo avranno una busta paga più leggera, ma verranno anche tagliati fuori dalla ripartizione dei fondi Prin (Progetti di ricerca di interesse nazionale) e dalle commissioni d'esame. Insomma, il giro di vite antifannulloni, alla Brunetta è pronto e lo strumento con il quale si colpirà l'inefficienza sarà appunto l'anagrafe nazionale nominativa. Questa sorta di schedario sarà costituito presso il ministero dell'istruzione dell'università, aggiornato con periodicità annuale e dovrà contenere per ogni soggetto l'elenco delle pubblicazioni scientifiche prodotte, con tanto di identificazione ad hoc. Di ogni pubblicazione infatti si dovrà specificare la sua appartenenza ad una rivista scientifica, se invece si tratta di una monografia o se ha rilevanza internazionale o in quale paese è stata pubblicata. Ma non solo pubblicazioni, perché a passare sotto i raggi x sarà l'intera attività svolta dal docente. E quindi dovranno essere indicate il totale delle ore dedicate alla didattica frontale nell'anno accademico precedente, il numero degli esami registrati come titolare del corso, ma anche il numero di tesi di laurea o di dottorato di cui il docente in questione è stato relatore nel corso dell'anno. Ma non finisce qui, perché l'anagrafe dovrà dar conto anche di tutte le «attività svolte presso l'ateneo o in altri atenei» e quindi se per esempio il professore questione è stato, nell'anno di riferimento, membro del senato accademico, preside di facoltà, direttore di scuola o di dipartimento o ancora membro di un organismo nazionale di rappresentanza o valutazione del sistema universitario. Anche i periodi di aspettativa o di fuori ruolo/ dovranno essere messi nero su bianco per sapere se ha goduto di un periodo di congedo per maternità o di congedo parentale o di un semplice periodo di malattia.


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