Repubblica: Patto d´onore studenti-prof "A scuola non si deve copiare"
Milano, al liceo Parini un codice morale contro il malcostume
Niente speranza di premi o ventilate punizioni, quello che conta è la parola data
FRANCO VANNI
MILANO - Un contratto solenne, sottoscritto dagli studenti «dopo attenta riflessione». Un testo chiaro e di poche parole: «Senza speranza di premi o timore di eventuali punizioni - si legge nel documento - sul mio onore, mi impegno a non copiare e a non lasciare copiare». A firmare il "patto morale", proposto dall´insegnante di Storia e filosofia, sono stati i ragazzi di tre classi del liceo classico Parini, una prima, una seconda e una terza. Hanno accettato tutti, ma solo dopo due settimane di dibattito fra loro. «La cosa più difficile da accettare è stata l´idea che lasciare copiare i compagni non sia un atto generoso, ma anzi un modo per danneggiarli», dice Arianna Cardella, studentessa in terza. Nella sua classe, i risultati della rinuncia a copiare già si vedono: nell´ultima verifica di Storia, metà degli studenti ha preso più di 7 e solo una ragazza è stata insufficiente. «Senza l´ansia di sbirciare il compito del vicino, sono tutti più sereni e concentrati», dice Paolo Aziani, il professore "pioniere" che ha portato a scuola quel giuramento di onestà che nelle università americane è prassi da decenni. «L´idea mi è venuta quando ho saputo che anche l´università Bocconi ha intenzione di introdurre un codice simile», dice Aziani. |
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