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Unità/Bologna: Boom per il tempo pieno Le domande sono migliaia

Scuola: i dati sono ancora provvisori ma in alcuni casi l’aumento si attesta sul 30% Per il ministro la riforma non intacca lo studio pomeridiano, molti non sono d’accordo

25/02/2009
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l'Unità

ALICE LORETIBoom di richieste per il tempo pieno nelle elementari bolognesi. I dati non sono ancora definitivi, il termine per le iscrizioni è infatti fissato al 28 febbraio. Ma i primi non lasciano dubbi: mamme e papà bocciano il maestro unico voluto dal governo Berlusconi. Giovanni Schiavone dirige l’Istituto comprensivo 1 di via De Carolis. «Rispetto allo scorso anno, le domande per il tempo pieno sono cresciute del 30%» racconta. L’ottavo Circolo didattico riunisce tre elementari: alle Cremonini-Ongaro e alle Fortuzzi le richieste per le 40 ore con due insegnanti sono state il 100%. Nel terzo plesso, le Carducci di via Dante, la preferenza è andata invece al “modulo”, ovvero le 30 ore con tre giorni con il pasto scuola e due docenti. «Nessuno ha chiesto le 24 ore», spiega la preside, Daniela Turci. Anche alla Direzione didattica 3 (scuole XXI Aprile, Bombicci e Armandi-Avogli) la musica non cambia. «Le 40 e le 30 ore – afferma il preside, Stefano Mari - sono state scelte a maggioranza». Alle Don Marella non si hanno ancora dati ufficiali. «Attualmente le domande per il tempo pieno sono uguali a quelle dello scorso anno – spiega la preside, Filomena Massaro – quindi elevate. Il rapporto tra chi sceglie il modulo e chi il tempo pieno è di 1 a 3. Ma molte iscrizioni arriveranno l’ultima settimana, i genitori vogliono capire cosa succederà».

in provincia

La situazione non cambia spostandosi in provincia. Lamberto Montanari, dirigente dell’istituto comprensivo Panzacchi di Ozzano sarà forse obbligato a mettere i bimbi in graduatoria, per la prima volta. «La maggioranza delle richieste che ci sono arrivate sono per il tempo pieno – dice – o per il tempo modulare. In passato, chi sceglieva il modulo ci chiedeva addirittura di ampliarlo. Riuscivamo a farlo grazie agli insegnanti comunali. Quest’anno, se non ci autorizzano le classi prime richieste, saremo costretti a fare le graduatorie. Ho già avvisato i genitori». Sergio Simoni dirige le scuole di Bazzano, Crespellano e Monteveglio. «Quest’anno ho 19 classi a tempo pieno – spiega – il prossimo anno saranno 21. Le richieste per le 40 ore sono in costante aumento, in virtù dell’incremento demografico e dell’elevato numero di stranieri. Quest’anno usciranno 65 bimbi in quinta, il prossimo ne entreranno 100 in prima». Nonostante la campagna del governo, i genitori stanno dunque decretando il flop delle 24 ore (quelle con il maestro unico). Ma le richieste potrebbero cadere nel vuoto; tutto dipenderà dalla dotazione di organico delle nostre scuole. Tra la riforma Gelmini e i tagli del ministro Tremonti, gli insegnanti saranno sempre meno e i presidi potrebbero non essere in grado di soddisfare tutte le richieste.

Boom di richieste per il tempo pieno. In alcuni casi l’aumento rispetto all’anno precedente è del 30%. Un colpo alla riforma che introduce il maestro unico, che secondo Gelmini non comprometterebbe il tempo pieno.


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