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Repubblica: E adesso ci negano il futuro

Gli studenti imparino a navigare da soli nel grande mare della rete, a casetta loro MARCO LODOLI

23/02/2009
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la Repubblica

Impresa, Inglese e Internet, le tre i di un´Italia finalmente informata, innovata, intraprendente: così aveva promesso l´allora ministro Moratti a nome di Berlusconi. Invece siamo sempre immobili, ignorantelli, e neanche più immersi nelle illusioni. Indigenti, direi, impacciati e infelici. Anche la i di internet a quanto pare sta andando a farsi benedire, se neppure al Ministero dell´Istruzione ci credono più tanto. Imbarazzati inventano ipotesi. Impotenti ispirano irritazione. Incerti incespicano nell´inverosimile. Fatto sta che ora Internet sembra una questione secondaria, altri sono i problemi della scuola, e forse al Ministero hanno anche ragione se pensiamo ai tagli di fondi e posti di lavoro fatti col machete. Gli studenti imparino a navigare da soli nel grande mare della rete, a casetta loro, perché la scuola ha ben altri grattacapi. Insomma, intanto, invano. Non sembra proprio che la nostra scuola sia il trampolino che ci proietta preparati e consapevoli nel futuro, tante parole inutili e tanti saltini sul posto, ma qualcuno s´è dimenticato di mettere l´acqua in piscina. La scuola resta indietro, la cultura resta una rogna da grattare con fastidio. Le i che vincono sono solo quelle che ripete il nostro primo ministro: io io io. Quelle che perdono sono le nostre, immalinconiti insegnanti italiani.


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