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Repubblica: Una "social card" da 400 euro per 1,2 milioni di italiani in difficoltà

La Cgil: "È solo carità". Resta il rischio ticket

20/06/2008
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la Repubblica

ROBERTO PETRINI

ROMA - La «social card» interesserà 1,2 milioni di italiani e varrà 400 euro. La carta, riservata a fasce deboli e svantaggiate, pensionati a redditi bassi, funzionerà come una «prepagata» e sarà consegnata dalle Poste quando si ritirerà l´assegno della pensione. Servirà per ottenere uno sconto del 10 per cento sui prodotti alimentari e sulla bolletta della luce per la quale lo sconto sarà del 20 per cento sulla tariffa elettrica sociale assegnata d´ufficio, con un taglio che varierà tra i 50 e i 100 euro l´anno a seconda dei consumi. Il costo per il Tesoro sarà di 500 milioni l´anno e sarà coperto con una parte dei proventi che arriveranno dalla tassa «Robin Hood» sui petrolieri. «E´ solo una scelta compassionevole», ha osservato il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. «E´ una scena politica dove i ricchi fanno la carità», ha aggiunto il sindacato dei pensionati Cgil.
I dettagli sulla «social card» sono emersi ieri nel corso di una maxiconferenza stampa, in Via Venti Settembre, cui hanno partecipato sette ministri: Tremonti (Economia), Brunetta (Funzione pubblica), Calderoli (Semplificazione), Matteoli (Infrastrutture), Sacconi (Welfare), Scajola (Sviluppo) e il titolare della Giustizia Alfano. Con alle spalle il ritratto di Cavour, per l´occasione spostato dalla sala Cipe a quella della conferenza stampa, la Sala della Maggioranza, i sette ministri hanno squadernato i cento articoli del disegno di legge e del decreto.
Tremonti ha sottolineato il lavoro comune fatto per definire la manovra: «Abbiamo utilizzato il metodo dei padri costituenti a Philadelphia. È stato un lavoro tutti per uno, uno per tutti». Ma il ministro è rimasto tuttavia ancora abbottonato sulla composizione della manovra 2009 da 13,1 miliardi che probabilmente arriverà oggi in Parlamento con i numeri e l´entità definitiva dei tagli e delle tasse. Ha invece confermato che le misure fiscali del decreto avranno effetto «per la gran parte dal 2008». «Stimiamo - ha spiegato - che il deficit tendenziale, che la Ragioneria e non solo, valuta al 2,5 per cento abbia a scendere quanto più possibile». Ed ha aggiunto una stoccata al suo predecessore Padoa-Schioppa: «Questo la dice lunga su tesoretti e stabilizzazione dei conti». Si può valutare che l´intervento correttivo sui conti 2008 sarà dello 0,1 per cento del Pil per riportare il deficit al 2,4 previsto.
Sulla composizione del decreto, evidentemente ancora oggetto di limature e rettifiche, l´unico sviluppo è stato annunciato dal ministro del Welfare, Sacconi: la sanità nel 2009 sarà «graziata» e non ci sarà il previsto taglio di 1 miliardo ma i risparmi per 5 miliardi interesseranno il biennio 2010-2011. Resta il rischio del ripristino del ticket di 10 euro sulla specialistica e la diagnostica, mai cancellato e semplicemente «congelato»: lo stanziamento ad hoc per 834 milioni, infatti, non viene riproposto nella manovra. «Abbiamo ereditato la legislazione dal governo Prodi - ha detto Sacconi - che prevede dal primo gennaio 2009 un ticket da 10 euro per la specialistica. Non condividiamo la scelta, ma le risorse devono emergere da controproposte delle Regioni nell´ambito del nuovo patto». Replica polemica del presidente della Conferenza delle Regioni Errani: «Rispettate i patti, dateci le risorse ed evitiamo il ticket».
Tra le altre novità anche la possibilità di acquistare un voucher per pagare, contributi compresi, i lavori occasionali come giardinaggio, baby sitting e lavori stagionali degli under 25 come la vendemmia.
Infine il federalismo fiscale: Calderoli sta lavorando ad una proposta con un gruppo di saggi, i provvedimenti (due collegati di sessione alla Finanziaria) riguarderanno il fisco e il codice delle autonomie. Tremonti, durante l´incontro con il sindaco di Roma Alemanno ha aggiunto che al federalismo fiscale «va aggiunto quello demaniale. In questo modo si attribuisce ad un Comune la titolarità gratuita di tutti i beni che sussistono sul suo territorio».


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