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Repubblica/Torino: Università, precari in rivolta

I sindacati: "Si rischia una guerra tra poveri"

18/03/2007
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la Repubblica

Domani prevista l´assemblea di tutto il personale in rettorato
Tra i problemi i criteri di assunzione nei ruoli tecnico-amministrativi

TIZIANA CATENAZZO

Precari per sempre e per passione? All´Università la polemica e la delusione incalzano: domani in rettorato è prevista l´assemblea dei rappresentanti sindacali e poi un´assemblea di tutto il personale per decidere di avviare «incisive forme di lotta». Centinaia di lavoratori precari, tra docenti e personale amministrativo, non vanno più così fieri di lavorare in ateneo. Leggermente diversa la situazione tra Politecnico e Università: «Peggiore in via Verdi - spiega Alberto Artioli, segretario generale Flc - dove l´amministrazione si è rifiutata di avviare le procedure per l´assunzione a tempo indeterminato previste dalla finanziaria». Pare in più che ai vertici non si voglia neppure sentir parlare di anzianità.
Cosa chiedono i precari? Che gli atenei s´impegnino a realizzare piani pluriennali di stabilizzazione e, ancor più, per impedire che i ruoli del personale tecnico-amministrativo siano coperti con ricercatori: «Se valuteranno come titoli non l´anzianità ma il numero delle pubblicazioni - aggiunge Rino La Monaca, segretario regionale Flc - i posti dei tecnici si svuoteranno progressivamente e saranno magari sostituiti dai ricercatori precari, ma questa è davvero una lotta fra poveri». Altra lamentela, l´aver negato l´apertura di un tavolo di discussione per i ricercatori precari, pure loro già vincitori di concorso. Ma ecco i numeri: per corso Duca si tratta di 124 tecnici a tempo determinato, 196 contratti atipici, 385 assegnisti di ricerca, 388 docenti a contratto. In via Verdi, secondo l´elenco che figura sul sito precariunito.it, le ultime rilevazioni di febbraio 2007 denunciano circa 300 "tempi determinati" nel personale tecnico amministrativo, 790 ricercatori, circa 840 cococò (molti dei quali per lavori di tipo amministrativo) e 400 assegnisti di ricerca. E´ una questione grave che riguarda tutto il personale, precario e "garantito", ribadiscono i rappresentanti sindacali. Dall´altra parte, il vicedirettore amministrativo Loredana Segreto spiega: «Attraverso l´ultimo corso-concorso abbiamo già integrato il 30 per cento dei tempi determinati, che sono i vincitori. A breve ne assumeremo altri 170, in parte scorrendo le graduatorie degli idonei che si sono formate proprio sulla base del corso-concorso, in parte avviando nuove procedure di selezione». C´è davvero l´impossibilità di accordo? «Noi speriamo vivamente di no - aggiunge la Segreto - e ci siamo detti disponibili ad approfondire alcuni punti. Da parte nostra non abbiamo visto richiami espliciti alle Università, dove la finanziaria parla di pubblica amministrazione, ma siamo disposti sicuramente ad approfondire, magari a confrontarci con altri atenei italiani».