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Mobilità 2009-2010: riaperto il confronto al ministero

In discussione la possibilità di inserire norme di maggior tutela del personale in previsione del possibile esubero nell'anno prossimo. Rideterminazione nuova tempistica.

30/03/2009
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Nella giornata di venerdì della scorsa settimana, terminata l'informativa sugli organici del prossimo anno scolastico, si è riaperto su richiesta sindacale il confronto sulla mobilità così come previsto dall'art. 1 c. 4 del CCNI 12 febbraio 2009. In discussione la possibilità di introdurre ulteriori interventi di tutela per il personale docente, educativo e ATA che, a causa dei "tagli" imposti dall'applicazione dell'art. 64 della legge 133/08, dovesse essere non solo individuato come soprannumerario, ma entrare addirittura a far parte di profilo e/o tipologia di posto in esubero provinciale.

Rispetto ai possibili esuberi l'Amministrazione ha preliminarmente fornito alle Organizzazioni Sindacali una prima stima della consistenza delle situazioni di esubero provinciale relativamente al personale docente. L'entità del fenomeno, pur in presenza ancora di dati parziali e non puntuali per singole classi di concorso e/o posto, non dovrebbe superare le 3.000-4.000 unità (di cui circa 1.000 riferite alla classe di concorso "virtuale" C999 attribuita ai docenti ITP transitati dagli Enti Locali allo stato in virtù delle disposizioni previste nella legge 124/99) e dovrebbe concentrarsi in particolare nelle Regioni meridionali. E questo nonostante lo spostamento dal diritto al fatto di 5.000 tagli. Sul dato definitivo degli esuberi, infine, inciderà la vicenda dei "periodi" (art. 72 legge 133/08) da considerare ai fini delle risoluzioni di rapporto di lavoro. Qualora si dovesse confermare quanto contenuto nell'art. 6 della recente legge 15/09 ( "40 anni di effettivo servizio" e non 40 utili ai fini pensionistici ) i pensionamenti "forzosi" si ridurrebbero sensibilmente determinando, di converso, un incremento negli esuberi. Per il personale ATA, al contrario, non si prevede esubero visto l'elevato numero di posti vacanti.

Successivamente l'Amministrazione, ha fatto presenti al tavolo da un punto di vista tecnico/procedurale le diverse possibili implicazioni, tutte sfavorevoli per i lavoratori, della richiesta avanzata da una sola organizzazione sindacale, di mantenimento della titolarità e di non trasferimento d'ufficio, per un anno, dei perdenti posto in presenza o meno di situazione di esubero provinciale. Non procedere al trasferimento dei perdenti posto, ferma restando la loro individuazione come soprannumerari e conseguente utilizzazione a settembre in altra scuola, impedirebbe per l'anno prossimo l'acquisizione di una nuova titolarità con precedenza (cioè prima della mobilità a domanda volontaria tra diversi comuni) rispetto alla mobilità volontaria o alla stessa assegnazione di sede definitiva per i neo immessi in ruolo.

La posizione della FLC Cgil

  • La FLC Cgil ha ribadito ancora una volta la propria netta opposizione alla manovra tutta di tagli nella scuola, la quale, nonostante l'elevato numero di domande di pensionamento, determina comunque esubero ed incertezza sul personale oltre ai danni al servizio pubblico e al diritto allo studio.

  • Rispetto alla mobilità ha fatto presente di condividere le riserve dell'amministrazione sulla convenienza/utilità a procedere al blocco della mobilità d'ufficio per un anno, perchè penalizzante per il personale.

  • Ha ricordato che il quadro delle tutele offerte dalle attuali regole contenute nel "CCNI sulla mobilità", che ricolloca il personale perdente posto non soddisfatto nelle richieste presentate con precedenza rispetto alla mobilità volontaria in base alla viciniorità, debba essere sostanzialmente riconfermato perché offre nell'immediato tutte le garanzie di rientro con priorità assoluta nella propria scuola negli anni successivi, compreso il diritto ad essere annualmente utilizzati su posti più vantaggiosi.

  • Per quanto riguarda la straordinarietà della situazione che si potrebbe determinare nel prossimo triennio per effetto della manovra triennale di riduzione di posti, la FLC Cgil ha proposto di concordare da subito l'estensione dell'attuale quinquennio in cui oggi si ha diritto al rientro con priorità, al punteggio della continuità e alla possibilità di utilizzazione annuale, per un periodo pari alla durata triennale della manovra di tagli (cioè dagli attuali 5 anni a 8). Su questa posizione hanno convenuto anche le altre organizzazioni sindacali.

  • Infine ha richiesto lo spostamento in avanti di tutte le scadenze definite dall'art. 2 dell'ordinanza sulla mobilità per un periodo tale da garantire, dalla data di pubblicazione del D.I. e CM sugli organici (previsto per i primi giorni di questa settimana), la dovuta informazione alle strutture regionali e territoriali delle Organizzazioni Sindacali circa i criteri di assegnazione dei posti alle province e alle scuole ed almeno 20-25 giorni di tempo effettivo (quindi togliendo l'interruzione per le festività pasquali) per la prima chiusura dell'area per l'inserimento dei dati sugli organici e per l'inserimento delle domande di mobilità da parte dei perdenti posto.

L'Amministrazione si è riservata di far pervenire in tempi brevi un'ipotesi di intesa in cui siano già definiti gli impegni che dovranno trovare formale e definitivo riscontro nel successivo contratto sulle utilizzazioni e poi nel futuro CCNI sulla mobilità per il 2010-2011.

Roma, 30 marzo 2009

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