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AFAM, esito incontro su Istituti Musicali Pareggiati e mobilità del personale

Definita la mobilità per l'a.a. 2009/2010, qualche passo avanti per gli ex Istituti Musicali Pareggiati.

13/07/2009
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Il 9 luglio presso gli uffici del MIUR, si è tenuto l'incontro tra la Direzione Generale dell'AFAM e i Sindacati FLC Cgil, CISL UNIVERSITA', UIL AFAM e UNAMS. All'odg due questioni: le problematiche inerenti gli ex Istituti Musicali Pareggiati e la mobilità del personale docente, tecnico e amministrativo dell'AFAM per il prossimo anno accademico.

In considerazione del fatto che la legge di riforma n. 508 ha posto sullo stesso piano (vedi art.1 e 2) gli IMP e i Conservatori di Musica e che, con l'adozione degli statuti, quasi tutti gli IMP si sono "adeguati" alle norme degli colleghi statali assumendo pienamente la "responsabilità giuridico-amministrativa" che compete agli Istituti Superiori di Alta Formazione Musicale, dai Sindacati presenti è stata chiesta la costituzione di un tavolo tecnico al fine di far emergere tutte le problematiche, le difficoltà e gli ostacoli presenti e consentirne la loro definitiva soluzione.

In particolare, la FLC ha ricordato che già nel 2005, con la sottoscrizione del protocollo di intesa si trovò un punto di incontro e si determinarono le condizioni perché agli Istituti in questione fosse data concreta possibilità all'ingresso a pieno titolo nel comparto dell'Alta Formazione Musicale così come previsto dalla legge di riforma. Si acquisirono quindi risorse finanziarie erogate dallo Stato, gli istituti con grande senso di responsabilità e con altrettanta professionalità definirono i propri statuti e la programmazione dell'offerta formativa in analogia al resto del sistema e, con l'entrata in vigore degli statuti, il Ministero non ha più inviato il Commissario Governativo.

Ma ancora non si può dire che il processo sia concluso anzi, con il 2009 abbiamo fatto un grande passo indietro perché lo Stato non ha erogato alcun contributo con gravissime conseguenze per tutti gli istituti. A questo proposito la FLC ha rappresentato l'urgenza di attivare presso il Ministero, oltre ad un tavolo tecnico specifico per le problematiche degli II.MM.PP, un contatto con i referenti della Conferenza Stato-Regioni affinché nel corso della definizione della programmazione economica per il prossimo anno, siano previsti i finanziamenti per le istituzioni in questione.
Risulta del tutto incomprensibile come lo Stato finanzi le scuole paritarie di ogni ordine e grado e tutte le università pubbliche e private e non rispetti il dettato costituzionale per il comparto dell'AFAM.

Il percorso intrapreso si deve concludere, in tempi brevi, con l'adozione di provvedimenti necessari a consolidare l'intero sistema e per questo, se l'Amministrazione ritiene di dover procedere ad una ricognizione complessiva e dettagliata di tutti gli IMP, lo faccia ma con scadenza ravvicinata.

La FLC ha confermato la propria convinzione che si tratta di un segmento qualificato e importante per il settore dell'alta formazione musicale al quale non intende rinunciare.
Non va sottovalutato il fatto che da almeno cinque anni è stato utilizzato un unico bacino di reclutamento per i docenti (ved. graduatorie ex L.143 e GNE) e anche per questo la FLC ritiene che l'Amministrazione debba comportarsi di conseguenza: finanziamenti, mobilità, offerta formativa, vigilanza sulla corretta applicazione delle norme (certificazione titoli, privatisti, succursali,….) compresa la considerazione della piena appartenenza dei direttori degli IMP alla Conferenza dei Direttori dei Conservatorio di Musica.

Il Ministero si è dichiarato disponibile a costituire il tavolo tecnico in una prossima riunione che si terrà intorno ai primi giorni di settembre p.v.. Si è impegnato a contattare i referenti della Conferenza Stato Regioni e a predisporre con sollecitudine una scheda tecnica per fare la ricognizione di tutti gli Istituti Musicali (pianta organica, situazione del personale, bilancio, fondi e contributi, numero allievi e corsi, candidati privatisti, ecc.).
Un ulteriore passo è stato compiuto.
La FLC ritiene che si debba procedere con rigore e serietà, che si debba agire con coerenza rispetto alle scelte sin qui adottate perché entro il prossimo futuro il settore dell'alta formazione musicale si muova nell'ambito delle opportunità offerte dalla legge ma senza discriminazione a monte.
Il tavolo, molto partecipato per la presenza di alcuni docenti portati al tavolo dai Sindacati che avevano chiesto l'incontro, ha visto momenti di vivace discussione anche per l'equivoco insinuato in ambito conservatoriale da qualcuno che in modo irresponsabile ha fatto circolare notizie false circa la finalità dell'incontro, ovvero: i Sindacati avrebbero chiesto ed ottenuto l'incontro per definire le regole di passaggio del personale dagli IMP ai Conservatori attraverso l'occupazione dei posti vacanti sui quali insegnano oggi i precari.
La FLC ha stigmatizzato il comportamento irresponsabile ribadendo che per la CGIL la battaglia contro il precariato ha un posto privilegiato nella agenda politica.

Il problema della mobilità da IMP a Conservatorio va affrontato a decretazione compiuta in modo che Sindacati e Ministero siano in grado di definire regole certe e trasparenti.

Per quanto riguarda la questione "mobilità del personale docente, tecnico e amministrativo per l'anno accademico 2009/2010", l'Amministrazione, già nell'incontro del 18 febbraio u.s., aveva comunicato la propria decisione di non modificare nulla del sistema adottato negli anni passati perché, visto il ritardo con cui si andava a chiudere la decretazione, non vi era la possibilità di introdurre variabili coerenti con la nuova offerta formativa.

I Sindacati presenti hanno confermato e condiviso la scelta, pertanto, la mobilità si effettuerà con le stesse modalità dell'anno scorso e con una tempistica molto simile, ciò dipenderà dalla firma dell'ordinanza. Inoltre, i Sindacati, dopo aver appreso che l'Amministrazione ha accolto le istanze più volte avanzate anche dalla CGIL e inviato al MEF la richiesta di stabilizzazione del personale tecnico e amministrativo in servizio sui posti disponibili e vacanti, hanno altresì condiviso l'opportunità di sottoscrivere e normare con un breve contratto, le modalità di eventuale e possibile conferma per i precari del personale amministrativo e tecnico in servizio nelle istituzioni AFAM.
In tal modo, a fronte di certezze sia per i tempi che per la procedura, i precari T.A. potranno guardare al proprio futuro prossimo con un po' di sollievo. Il testo del contratto sarà pubblicato non appena perfezionato nella sottoscrizione.

Infine, ma non da ultimo per importanza, abbiamo ribadito che l'Amministrazione deve dare risposte ai tanti docenti precari, in grande parte con anzianità intorno ai dieci anni di servizio, assumendo iniziative analoghe ai quella dei "non docenti". La FLC ritiene infatti che la stabilizzazione dei docenti in servizio sulle piante organiche censite nel 1999, non debba necessariamente essere collocata e vincolata ai tempi di emanazione del DPR su programmazione, sviluppo e reclutamento. Si tratta di definire apposita norma dentro a uno dei tanti provvedimenti legislativi in corso d'opera. Non c'è aumento di spesa nell'immediato futuro perché sono tutti in servizio su posti disponibili e vacanti, sono stati assunti in sostituzione di chi è andato in pensione e quindi il costo della spesa fissa, almeno per i prossimi tre anni, non subirà aumento, in poche parole ci sono tutte le condizioni perché ciò avvenga, basta la volontà politica, e di ciò lamentiamo la colpevole assenza.

Roma, 13 luglio 2009