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Il CUN approva alcuni documenti su reclutamento e offerta formativa

La sintesi dei lavori del CUN del 9, 10 e 11 giugno 2009. Approvati alcuni documenti su aspetti finanziari e regole per il reclutamento e sulla razionalizzazione e riqualificazione dell'offerta formativa.

12/06/2009
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Il presidente del CUN ha comunicato che non verrà per ora portato in Consiglio dei Ministri il ddl su Governance e reclutamento ne è dato sapere quando questo avverrà.
Il CUN ha approvato una mozione sul ritardo nell’emanazione del decreto FFO 2009 e sui danni che al sistema universitario porterà l’applicazione della Legge 1/2009.
Approvato anche un documento di forte critica all’ipotesi ministeriale di intervento sulla razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa, nella prospettiva dell’accreditamento dei corsi di studio.

Si è svolto poi un primo esame della bozza di regolamento per la formazione iniziale degli insegnanti e discusso il suo impianto complessivo. Sono stati discussi alcuni articoli anche se non ne è stato completato l’esame.
Il CUN fornirà il proprio parere nella prossima seduta che sarà presumibilmente favorevole all’impianto complessivo del regolamento con alcune specifiche osservazioni su singoli punti.

Alla seduta CUN è intervenuto il Prof. Alessandro Schiesaro, consigliere del Ministro Gelmini e capo della segreteria tecnica per l’università e la ricerca.
Nel suo intervento, e nella successiva discussione che ne è seguita sono stati affrontati 4 temi:

  1. FFO 2009

  2. Razionalizzazione dell’offerta formativa

  3. ANVUR

  4. DDL su Governance e reclutamento

Sul FFO 2009 non si è che potuto registrare l’enorme ritardo, poiché se va bene verrà mandato al CUN per il parere nella prossima seduta di fine giugno. Schiesaro ha teso ad enfatizzare come il 7% del FFO sia destinato alla “premialità” anche se non si tratta ovviamente di risorse aggiuntive.
Sul secondo punto riguardante il prossimo intervento ministeriale sulla “razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa, nella prospettiva dell’accreditamento dei corsi di studio”, ha detto trattarsi ancora di una discussione molto “fluida” e di un “cantiere ancora aperto”. Peraltro su questo punto il CUN si è espresso in maniera molto critica nel documento sopra menzionato.

Per l’ANVUR, atteso anche qui il grave ritardo per un provvedimento varie volte annunciato e poi mai reso operativo, il consigliere del Ministro ne ha elencato gli aspetti di terzietà rispetto al potere politico e le sue funzioni. Sul reale impegno finanziario del Governo per permetterne davvero la funzionalità il Prof. Schiesaro è stato più sfumato, pur condividendone la necessità.

In ogni caso di risorse per il sistema universitario che vadano a reintegrare i tagli prodotti della L. 133 difficile parlarne. Come sempre il problema sta, per i rappresentanti del MIUR, nella crisi economica e nel Ministero dell’Economia.

L’ipotesi che il Ministro Gelmini aveva più volte prospettato, quella cioè di uno scambio tra riforme e finanziamento non sembra poi più così credibile.
Sul DDL il consigliere del Ministro ha speso inizialmente poche parole, ricordando come un testo definitivo ancora non ci sia, anche se i principi generali sono ormai definiti.
Diverse le critiche espresse dall’Aula al sistema di Governance per il ruolo del Rettore e del CdA a discapito di quello del Senato Accademico.
Anche la mancanza di un intervento sullo stato giuridico è stata da più parti evidenziata. Schiesaro non ha escluso un futuro intervento su questo tema, anche se non ne ha precisato i contorni salvo un apertura su un meccanismo di tenure track.

Pur apprezzando l’intervento del Prof. Schiesaro, che a differenza del Ministro Gelmini non si è sottratto al confronto ed anzi ha interloquito nel merito delle questioni al centro della discussione, è difficile non registrare una sostanziale sottovalutazione della compagine governativa per la situazione in cui si trova il sistema universitario. A partire dal 2010, tralasciando tutti gli altri problemi aperti, se non si ripristineranno le risorse tagliate alle Università, il sistema non sarà più in grado di funzionare.

Nella giornata del 10 giugno si è tenuta anche l’audizione con il Prof. A. Cammelli, direttore del consorzio interuniversitario AlmaLaurea.
L’audizione ha messo in luce il lavoro svolto dal consorzio e la sua banca dati contenente oltre 1.200.000 curriculum vitae di laureati. Con i dati messi a disposizione dal consorzio si ha, ad esempio, una fotografia estremamente puntuale e precisa sul profilo dei laureati, sulla riuscita degli studi, sulla condizione occupazionale.

Il quadro che emerge da una enorme massa di dati, accessibile a tutti, è quello di un’università italiana molto diversa, e per molti aspetti migliore, da quella spesso descritta dai mass media.

Il CUN ha infine approvato un documento di lavoro interno utile per una proposta di revisione dei settori scientifico disciplinari.
Su questo tema la discussione proseguirà anche nelle prossime sedute.

Roma, 12 giugno 2009