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Lazio, i sindacati proclamano lo stato di agitazione di tutte le scuole della Regione

Comunicato unitario FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS del 24 aprile 2008 sulla vertenza organici del Lazio.

29/04/2008
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FLC Cgil - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS CONFSAL - GILDA UNAMS
Roma e Lazio

Al Ministro della Pubblica Istruzione
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Ai Prefetti delle Province del Lazio
Ai Dirigenti degli USP del Lazio
Alle Istituzioni scolastiche del Lazio
Agli organi di stampa

Le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-CONFASAL, Federazione Gilda UNAMS di Roma e del Lazio, esprimono forte preoccupazione per la situazione che si prospetta per il prossimo anno scolastico nelle scuole del Lazio, con riferimento all’organico del personale docente.

Gli incontri tra le scriventi OO. SS. E la Direzione Scolastica Regionale hanno evidenziato che la dotazione organica assegnata dal MPI è assolutamente insufficiente e che il prossimo anno scolastico 2008/09 sarà caratterizzato dalle seguenti gravi carenze:

1) Scuola dell’infanzia: 2.000 bambini in lista d’attesa destinata a non essere soddisfatta per la mancata concessione delle sezioni;

2) Mancata attivazione di 50 classi di tempo pieno nella scuola primaria;

3) Scuola secondaria di II grado: si evidenzia un situazione di grande sofferenza, a causa della sottostima della popolazione scolastica laziale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione. A fronte dei 241.109 alunni previsti, risultano iscritti alla data odierna 248.343 alunni. La dotazione attribuita, a causa dell’errore di previsione effettuato, è gravemente insufficiente. Da tale ristrettezza derivano:

  • la mancata attivazione nelle classi iniziali di indirizzi specialistici, in molti istituti professionali e tecnici;

  • la mancata attivazione di classi iniziali di indirizzi specialistici in particolari istituti “unici per la loro specificità” nel panorama scolastico del Lazio,

  • la forte riduzione di corsi serali, specialmente in alcune realtà territoriali;

  • la formazione di molte classi con un numero di alunni superiore a quello fissato dalla normativa dello stesso Ministero.

  • l’aumento del pendolarismo degli studenti sul territorio regionale.

4) Scuola media: anche qui si profila il determinarsi di una situazione di insufficienza, con particolare riferimento all’autorizzazione di classi a tempo prolungato.

In questo contesto e per far fronte alle esigenze particolarmente gravi delle scuole del Lazio, su richiesta delle scriventi OO.SS., l’ufficio Scolastico Regionale ha sollecitato al MPI una ulteriore assegnazione di posti.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-CONFASAL, Federazione Gilda UNAMS di Roma e del Lazio denunciano la grave situazione che mette in discussione il diritto allo studio e la qualità dell’offerta formativa, anche per il previsto ulteriore taglio di ben 409 posti in organico di fatto, ai quali si aggiungono i tagli relativi agli organici del personale ATA.

Al di là delle dichiarazioni di principio di tipo elettorale, la scuola continua ad essere considerata non già un investimento produttivo, ma un costo da abbattere. Manca la capacità della politica di elaborare provvedimenti di razionalizzazione della spesa, i quali vengono, quindi,sostituiti da tagli indiscriminati, che non mancheranno di produrre effetti negativi sul sistema di istruzione e, nel medio – lungo periodo, sulla stessa capacità concorrenziale del Paese, nel quadro di quella che, non per caso, viene definita “economia della conoscenza”.

Per garantire il diritto allo studio agli studenti, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-CONFASAL, Federazione Gilda UNAMS di Roma e del Lazio, chiedono al Ministro della PI e al Direttore Scolastico del Lazio di assegnare i posti necessari e, per questo motivo, proclamano lo stato di agitazione di tutte le scuole della Regione con l’indizione di iniziative sindacali unitarie.

Roma, 24 aprile 2008