Nel precedente numero della newsletter avevamo dato notizia della convocazione dei sindacati all’ARAN per l’avvio della trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro del comparto Università, scaduto da due anni e tre mesi.

Alla trattativa le Organizzazioni sindacali si sono presentate con una Piattaforma unitaria costruita dopo un’ampia discussione in categoria, ma la strada è apparsa subito in salita. Agli elementi negativi presenti nell’atto di indirizzo predisposto dal Comitato di settore si sono infatti aggiunte le osservazioni che il Governo ha formalizzato nell’approvarlo.

Unanime, seppur con sfumature diverse, l’intento espresso dalle delegazioni sindacali di chiudere il contratto in tempi brevi.

Nel suo intervento Enrico Panini, segretario generale della FLC Cgil, ha giudicato l’atteggiamento del Comitato di settore molto grave ed irresponsabile, causa del ritardo con il quale si è aperto il tavolo negoziale. Panini ha poi ribadito la necessità di pervenire in tempi brevissimi alla conclusione della trattativa e chiesto una calendarizzazione serrata degli incontri per perseguire tale obiettivo. Partendo dai contenuti della Piattaforma unitaria, il segretario generale della FLC Cgil ha evidenziato la necessità di affrontare contestualmente alcune priorità e scelte di fondo.

Dopo l’incontro dell’11 marzo, la trattativa è proseguita mercoledì 19 marzo con l’esame del testo coordinato del CCNL inviato alle Organizzazioni sindacali nel giorni precedenti.

La FLC Cgil ha sollevato preliminarmente la necessità di capire quale sia l’obiettivo che il testo coordinato del CCNL vuole perseguire perché contiene questioni molto rilevanti. Necessario, per la FLC Cgil, è anche capire se le parti innovative introdotte nel testo siano mediabili o rigidamente vincolate alla volontà del Comitato di settore.

La gamma dei problemi posti è ampia, tra questi quello dei Lettori/CEL, dell’art. 28 e dei Policlinici. Le Organizzazioni sindacali faranno pervenire all’ARAN la propria elaborazione sulla ipotesi di soluzione del problema dei Lettori/CEL e nella riunione ristretta che si terrà il prossimo 7 aprile si affronteranno le tematiche relative all’art. 28 e ai Policlinici.

Sulle altre questioni saranno inviate all’ARAN le proposte unitarie di modifica al testo coordinato del CCNL, a partire dai temi più delicati, come la partita dell’ordinamento professionale e delle progressioni.

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I salari e il loro potere d’acquisto sono oramai diventati una questione essenziale per la maggior parte dei cittadini europei. Allo stato attuale, la percentuale del PIL destinata ai salari continua a diminuire e, mentre i governi e la Banca centrale invocano la moderazione salariale, aumentano i profitti delle multinazionali e si assiste ad una sempre più iniqua ripartizione della ricchezza. La Confederazione dei sindacati europei ha quindi deciso di lanciare una campagna europea per salari equi che culminerà con una manifestazione a Ljubljana il 5 aprile in occasione della riunione dei ministri della finanza dei paesi membri della UE (Ecofin).

Le principali richieste della CES/ETUC sono:

• L’innalzamento dei salari per difendere il potere d’acquisto.

• Un salario minimo dignitoso per combattere la povertà.

• Equità salariale tra uomini e donne.

• Una più forte contrattazione collettiva, anche a livello europeo.

• Salari equi per i lavoratori del pubblico impiego.

• Un limite agli stipendi ai livelli manageriali più alti.

All’iniziativa di grande rilievo politico parteciperà anche la FLC Cgil con una propria delegazione per rivendicare salari più alti e condizioni di vita adeguate per il personale della scuola insieme con tutte le altre organizzazioni dell’educazione iscritte all’Etuce.

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Chi lavora a tempo determinato ha gli stessi diritti di chi ha un lavoro a tempo indeterminato e a parità di lavoro corrisponde parità di trattamento.
Sembra un principio elementare, ma non è sempre così. Il caso eclatante riguarda il riconoscimento delle anzianità.

Si è in proposito pronunciata la Corte europea di giustizia sul caso di una lavoratrice spagnola.

In Italia la FLC ha lanciato una vertenza sindacale nazionale per affermare il principio della parità di trattamento.
Un principio di civiltà che peserà su tutti i tavoli contrattuali.

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Le Organizzazioni Sindacali hanno inviato ai Rettori delle Università Italiane una lettera unitaria nella quale manifestano preoccupazione circa l’ipotesi presentata da alcuni Atenei di costituire l’associazione Aquis.

Questa proposta, che vedrebbe il costituirsi di un “club” di eccellenza fondato su basi di selezione delle università partecipanti legate a parametri di qualità ed efficienza, potrebbe accelerare, per i sindacati, la frammentazione del sistema universitario.

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La Corte dei Conti ha bocciato il Regolamento per il reclutamento dei ricercatori universitari. Tutto da rifare, dunque, l’iter che avrebbe consentito di utilizzare le risorse stanziate dalla Finanziaria 2007 (complessivamente 140 milioni di Euro per il triennio 2007/2009) per l’assunzione di giovani ricercatori.

Con questo pronunciamento sono azzerati due anni di lavoro, di attese ed un processo avviato, certamente ancora insufficiente, ma che doveva aprire la strada al reclutamento straordinario. Gli effetti della bocciatura, infatti, rendono impossibile avviare i concorsi con il nuovo modello, con il risultato di congelare le risorse stanziate.

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La Segreteria della FLC Cgil di Bari ha espresso la propria solidarietà all’iniziativa di protesta intrapresa dai Lettori/CEL dell’Università di Bari. Questi lavoratori, infatti, hanno deciso di limitare la loro attività all’assistenza agli studenti durante le lezioni in aula.

Le ragioni di questa protesta sono riprese nel comunicato della FLC, che invita a sostenere le rivendicazioni di queste lavoratrici e di questi lavoratori e a partecipare all’assemblea che si terrà mercoledì 26 marzo alle ore 9 presso la Facoltà di Lingue.

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Sul fronte delle stabilizzazioni dei lavoratori precari delle università, continuiamo a ricevere dalle nostre sedi notizie di iniziative che vanno nella giusta direzione, ma registriamo anche ritardi e mancanze da parte di alcuni atenei.

Nel primo caso, le notizie importanti e positive ci arrivano da Genova, dove si è svolto il primo incontro tra i rappresentanti dell’Università, la RSU e le Organizzazioni sindacali sulle stabilizzazioni 2008.

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Nell’Università di Palermo è stato sottoscritto il contratto integrativo del personale universitario che opera all'interno dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico (AOUP).

Punti qualificanti del contratto sono il miglioramento economico interamente equiparato al personale del comparto Sanità e la valorizzazione del lavoro svolto nelle corsie. Nel dettaglio il contratto prevede il riconoscimento di una progressione economica orizzontale con decorrenza 1/01/2008, un acconto sulla produttività pari a circa 130 euro mensili e l’incremento del valore del buono pasto a 9 euro. Il CCI è completato dal Regolamento sul premio incentivante la produttività e relativo allegato esplicativo.

Un secondo contratto integrativo riguarda l’area della dirigenza sanitaria professionale tecnica e amministrativa del personale che opera all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico (AOUP).

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