Conoscenza News ::::: la newsletter della FLC CGIL
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Anno II n. 6 del 26 gennaio 2006
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Ad un passo dal Congresso

Siamo ormai quasi arrivati al congresso che sancirà la nascita del nuovo soggetto sindacale, la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza. Si sono conclusi i congressi provinciali e regionali, sono pronti i documenti su cui il congresso dovrà dibattere ed esprimersi e la macchina organizzativa sta lavorando a pieno ritmo. Ci sembra opportuno, per quanti saranno a Trieste e Porto Rose, ma soprattutto per quanti non ci saranno, fare alcune brevi osservazioni in riferimento all’università di cui questa Newsletter diffonde i principali avvenimenti, problemi ed iniziative.

La scelta che la Confederazione fece lo scorso anno e che sarà attuata dal nostro primo congresso non è, lo ripetiamo ancora perché ne siamo convinti, solo una scelta organizzativa, perché in tal caso a fronte del rafforzamento dovuto all’aumento degli iscritti che ci rende ovviamente più forti si dovrebbero valutare anche le difficoltà di mantenere vive tutte le specificità che sono presenti negli atenei a partire dalla specificità della figura del docente universitario. La collocazione dei lavoratori dell’università e dell’AFAM nel grande mondo della conoscenza rafforza il ruolo educativo di queste realtà sottolineando la continuità della formazione che dovrebbe continuare per tutto il corso della vita e di cui le università pubbliche sono gli attori primari e sottolinea come la ricerca, di cui le università sono sedi privilegiate, sia un elemento centrale per lo sviluppo sociale, economico, ma prima di tutto culturale del paese. L’università diviene così più forte agli occhi del paese, ma contribuisce a rafforzare il mondo stesso della scuola unificando il settore intero della formazione.

Un sindacato che raccoglie tutti coloro che operano nella filiera della conoscenza, dalla sua produzione, che avviene nelle università e negli enti di ricerca, che parla a tutte le figure professionali, ai docenti ed al personale tecnico e amministrativo, ma che si rivolge anche a quanti sono in formazione, ai tanti senza diritti e futuro, deve saper essere insieme un sindacato di vertenze e di programma. Le vertenze sono quelle dei singoli atenei per i contratti così come per i diritti di chi non ne ha, sono quelle territoriali per lo sviluppo, sono quelle per la difesa del pubblico di fronte alla deriva privatistica sempre più ampia.

Ma tutte queste vertenze, e le altre che non citiamo, devono ancorarsi ad un programma globale basato su quale università pubblica vogliamo, come far crescere la sua qualità sia dal punto di vista della didattica che della ricerca, programma in parte già delineato ma che ha bisogno di radicarsi e quindi di specializzarsi nel territorio.

Questo è il compito che attende i quadri dirigenti che usciranno dal Congresso e potrà essere realizzato solo se si estenderà la partecipazione, forte negli ultimi tempi per dire no ai progetti del Ministro Moratti, ma che richiede ora di stabilizzarsi tra i docenti, il personale, i precari e gli studenti.

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Tagli a trasferte e diarie

Come indicato nel commento la Finanziaria rende sempre più difficile lavorare nelle università. La riduzione dell’indennità di trasferta, la cancellazione dell’indennità supplementare chilometrica e l’obbligo per le università di adeguare i propri regolamenti a quanto contenuto nella Finanziaria, oltre a far nascere forti dubbi di violazione dell’autonomia, nella maggior parte dei casi non farà neppure risparmiare nulla. Infatti i tagli sui fondi attuata in successione da tutte le ultime leggi finanziarie hanno fatto sì che ormai una trasferta può avvenire solo su fondi di progetti, quindi non istituzionali e spesso già totalmente impegnati.

La scelta del Governo sembra quindi stupida, perché inutile e cattiva: chi non condivide le scelte del Ministro e lo ha massicciamente dimostrato in tutti gli ultimi mesi è bene che paghi.

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Ulteriori limitazioni per tempi determinati e collaboratori

Ottimizzare l’organizzazione di settori della pubblica amministrazione per questo governo significa mandare a casa chi vi sta lavorando?

E’ il dubbio che ci viene quando leggiamo le difficoltà aggiuntive per il mantenimento in servizio di precari nelle università. Se i concorsi sono con il conta gocce, per la riduzione dei finanziamenti, le collaborazioni professionali sono spesso l’unica soluzione. Che cosa dobbiamo fare? Aspettiamo una risposta dal Ministro.

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La Costituente per l’Università

La CRUI ha nei giorni scorsi fatto partire quella che ha chiamato la Costituente per l’Università: si tratta di un dibattito sui temi centrali dell’università che intende coinvolgere tutte le sensibilità e gli esponenti della società civile e del mondo della cultura.

Si tratta di un processo che continuerà fino a dopo le elezioni e che dovrà condurre alla disamina articolata delle proposte possibili da presentare al futuro governo, al quale sarà chiesto di promuovere gli Stati generali dell’università e un impegno preciso sul futuro del sistema universitario.

I lavori si svolgeranno per gruppi paralleli di approfondimento su tematiche distinte, che comunque alla fine dovranno essere tra di loro collegate.

A questi gruppi di lavoro è stato chiesto di partecipare anche alle organizzazioni sindacali e della docenza.

Pur non considerando la CRUI come un organismo di rappresentanza istituzionale del mondo dell’università, come FLC siamo comunque interessati all’allargamento del dibattito e ad un maggior grado di partecipazione. Per questo motivo abbiamo accettato l’invito e porteremo in tali sedi le idee e le proposte che fanno parte del nostro programma, le confronteremo con gli altri e riporteremo nelle nostre sedi i risultati e gli approfondimenti che ci auguriamo arriveranno.

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AFAM :Approvato il decreto per l’immissione in ruolo dei precari tecnici e amministrativi

Nella seduta del 24 gennaio l’Aula del Senato ha approvato l’emendamento che  autorizza ad assumere a tempo indeterminato, per il profilo professionale di coadiutore, un contingente non superiore a 716 unità. e per il profilo di tecnici amministrativi un contingente non superiore a 200 unità per l’anno accademico 2006/2007.

Il decreto legge è calendarizzato ora alla Camera il 31/1/06 per la definitiva approvazione. E’ un risultato di grande soddisfazione che fa giustizia dell’impegno e della vertenza sindacale sostenuta per tre anni con il Ministero: tutti i posti disponibili e vacanti stabiliti in organico saranno ricoperti dal personale in servizio a tempo determinato. Con successivo provvedimento saranno stabilite le modalità.

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Brevissime
  • Istituita una nuova Università Telematica. Nel Supplemento ordinario n. 2 alla Gazzetta Ufficiale n. 4 del  5 gennaio 2006 è stato pubblicato il Decreto 2 dicembre 2005 del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con il quale è stata istituita l’Università Telematica non statale “Italian University Line” (IUL).

  • Concorsi e trasferimenti per docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo nelle gazzette ufficiali n. 2, 3, 4, 5.

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