Dopo la finanziaria dell’anno scorso che doveva sanare il bilancio e ha richiesto ennesimi sacrifici ai lavoratori e alle lavoratrici si sperava in una finanziaria che avesse al centro la tutela del lavoro in tutti i suoi aspetti: incremento del reddito dipendente, investimenti nel campo della ricerca e della formazione, un forte investimento sul futuro dei giovani con l’eliminazione del precariato o per lo meno con un piano per arrivare a questo.

Alcune delle norme previste sono senz’altro positive, ma per quanto riguarda i settori della conoscenza non possiamo non  esprimere insoddisfazione per la manovra.  

Mancano le risorse per i rinnovi contrattuali del biennio 2008-2009, è disatteso l’accordo di maggio sugli aumenti contrattuali; mancano le risorse per attuare gli impegni sottoscritti dal Governo con le Organizzazioni Sindacali nell’intesa sulla conoscenza, gli stanziamenti previsti sono nei fatti molto inferiori; mancano interventi per estendere le norme di stabilizzazione a chi svolge attività di ricerca, colpevolmente escluso dalla direttiva 7/07.

Inoltre lo sciopero denuncia:

• la perdurante assenza dell’Atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del quadriennio 2006-2009 e del biennio economico 2006-2007 da parte del competente Comitato di settore dell’Università e, di conseguenza, il mancato avvio delle trattative all’Aran, nonostante che i contratti siano scaduti ormai da 22 mesi.
• La mancata sottoscrizione del CCNL 2002/05, dopo ben 71 mesi dalla sua scadenza, del contratto dei dirigenti dell’Università e della Ricerca.
• La mancata applicazione in  tutte le Università delle Direttive nn° 7 e 8 del Dipartimento di Funzione Pubblica sulla stabilizzazione dei precari.

La FLC Cgil si batterà per ottenere i cambiamenti necessari per i settori della conoscenza e assieme a Cisl e Uil Università ha chiesto un’audizione in merito ai contenuti previsti nel disegno di legge per la Finanziaria 2008 riguardanti l’Università.

In occasione dello sciopero del 29 ottobre  si terranno decine di iniziative in tutta Italia, a Roma si svolgerà un presidio con inizio alle ore 10, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica a Palazzo Vidoni a cui parteciperanno i segretari generali FLC Cgil, Cisl Università, Uil Pa-Ur.
Successivamente verranno consegnate, da parte delle Organizzazioni Sindacali confederali e da delegazioni di precari, al Ministero dell’Università e Ricerca ed alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento di Funzione Pubblica, le firme raccolte tra i lavoratori precari dell’Università e della Ricerca sotto l’appello "Perché noi no?".

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I dati definitivi: i votanti sono stati 5.115.054, i voti validi 5.041.810. I favorevoli sono stati 4.114.939, pari all’82%. ed i contrari 926.871, pari al 18%.

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Sono state espletate le consultazioni unitarie sulla piattaforma con un risultato molto positivo di condivisione da parte dei lavoratori e delle lavoratrici.
Sono state fatte 50 assemblee con la partecipazione di circa 3000 persone, alcune sedi hanno previsto di organizzare assemblee prima delle elezioni delle RSU, inoltre in alcune regioni sono state tenute riunioni per illustrare la piattaforma ai comitati degli iscritti e alle RSU.

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Il sito FLC Cgil nella sessione dedicata alle RSU ha aggiornato i materiali utili per la campagna elettorale. Inoltre, ricordiamo che l’Aran ha emanato il 25 settembre una nota di chiarimento sul diritto all’elettorato attivo e passivo dei tempi determinati.

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Sono state presentate alla Camera due proposte di legge: la prima riguarda i nuovi meccanismi concorsuali per il reclutamento a ricercatore e per i concorsi ad associato ed ordinario. La seconda contiene le proposte di istituzione del ruolo unico della docenza articolato in tre fasce e dei meccanismi di accesso e scorrimento. Le posizioni della FLC Cgil.

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Il Consiglio Universitario Nazionale, nei giorni 9, 10 e 11 ottobre, oltre la consueta ordinaria amministrazione, ha approvato la rosa di nove nominativi da fornire al Ministro Mussi per il Comitato Guida PRIN. All’interno del programma “Il CUN va nelle Università”, su invito dell’Università del Molise si è svolta in quel Ateneo una prima discussione sulla revisione dei settori scientifico-disciplinari.

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E’ stata pubblicata, in Gazzetta Ufficiale n. 173 del 27 luglio 2007, la direttiva sulle “Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”.

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Chiarimenti  sulla nota che l’INPDAP ha diffuso relativamente alla trattenuta dello 0,35%, per i lavoratori pubblici in attività, e dello 0,15% per i pensionati del pubblico impiego, al fine di poter accedere alle prestazioni creditizie ed alle attività sociali dell’INPDAP.

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E’ stato pubblicato il Codice della docenza universitaria, a cura di Roberto Voza e Giuseppe Lella. Introduzione di Enrico Panini. Prefazione di Mario Giovanni Garofalo.

Il corpo delle norme, di fonte legislativa e regolamentare, è ordinato cronologicamente dal 1924 ad oggi e analiticamente dal reclutamento al trattamento economico, dagli incarichi alle carriere dei professori e dei ricercatori a tempo pieno e a tempo determinato delle università italiane.

E’ la più completa raccolta normativa esistente sulla docenza universitaria, unico nel suo genere e di facile consultazione.
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