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Anno IV n. 54 del 9 ottobre 2008
   

 

Speciale

 

30 OTTOBRE 2008: sciopero generale unitario

di tutto il personale del comparto scuola con

manifestazione nazionale a Roma

 

È stato proclamato unitariamente da tutti i sindacati rappresentativi della scuola statale (FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda) lo sciopero generale dell'intera giornata per il 30 ottobre 2008. A seguito della proclamazione dello sciopero dell'intero Comparto della scuola, l'astensione dal lavoro dei Dirigenti scolastici contro il mancato rinnovo del contratto scaduto da ben 33 mesi e già proclamato per il 31 ottobre, viene anticipato a giovedì 30 ottobre.

Fin dal suo insediamento il governo ha puntato il dito contro la scuola (pubblica) con l'unico obiettivo di distruggerla attraverso provvedimenti punitivi per il personale e gli alunni e utilizzando la Legge 133 per produrre tagli senza precedenti alle risorse umane ed economiche, con la conseguente perdita di oltre 130.000 posti di lavoro. Solo per il personale ATA si contano 44.500 unità in meno, inviando  un messaggio culturale negativo su questo personale che invece ha un ruolo importante nell’innovazione per quanto riguarda la vivibilità dell’ambiente e la qualità delle relazioni con gli alunni, docenti e genitori. Si assesta un duro colpo alla sicurezza delle scuole dal momento che gli assistenti tecnici non avranno più ore disponibili per mantenere in efficienza e in sicurezza i laboratori dove gli alunni svolgono le esercitazioni didattiche, non ci sarà nessun investimento sul sistema informativo delle scuole che invece è sempre più determinante nelle operazioni di gestione del personale e della didattica.  Il numero impressionante di tagli al personale docente (otre 87.000) si abbatterà sui lavoratori precari - giovani e meno giovani - che saranno licenziati, ma anche sul personale di ruolo che diventerà soprannumerario nonché sulle famiglie che dovranno provvedere a proprie spese alla necessità di un tempo scuola più articolato.

Inoltre, con il voto di fiducia della Camera sul maxiemendamento sul decreto legge 137 il governo ha calpestato, ancora una vota, la sovranità del Parlamento e le regole della democrazia dettate dalla nostra Costituzione. L'esecutivo continua, con l'arroganza e l'autoritarismo che distingue ogni suo atto, ad impedire che il Parlamento discuta liberamente e con i tempi necessari sui temi più importanti per la vita del Paese, come è il sistema nazionale di istruzione (senza dimenticare i temi della sicurezza, dei servizi pubblici, della giustizia e via dicendo).

Ma non è con la fiducia del decreto 137 che si esaurisce l'attacco alla scuola e ai suoi lavoratori.

Nel panorama legislativo si addensano altri provvedimenti, quali i regolamenti attuativi dell'art. 64 della legge 133/08 per la scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado, dei licei e degli istituti tecnici e professionali che mirano alla completa destrutturazione del sistema di istruzione pubblico.

Contro le scelte economiche e politiche del governo sulla scuola è cresciuta sempre più la protesta in tutto il Paese, una protesta che nasce spontanea nei luoghi di lavoro e nella società civile, di cui la FLC Cgil è parte attiva con le sue proposte di mobilitazione in tutte le città e che ha portato a questa decisione unitaria di sciopero generale per il 30 ottobre 2008 con manifestazione nazionale a Roma.

Nei prossimi giorni su www.flcgil.it i materiali e i dettagli organizzativi per la partecipazione.

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Edizione Scuola  

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