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Anno III n. 56 del 19 ottobre 2007
   
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27 ottobre. Le ragioni dello sciopero

Nonostante la firma di un contratto che i sindacati giudicano molto buono, la scuola il 27 ottobre sarà in sciopero, proclamato dagli stessi sindacati che hanno firmato il contratto. Sembra una contraddizione ma non lo è. E le ragioni della protesta sono tante e tutte molto importanti.

L’ipotesi di contratto appena sottoscritta riguarda il biennio economico 2006-2007, per il secondo biennio 2008-2009 le risorse deve stanziarle la prossima finanziaria, ma non se ne vede traccia. Il rischio è che le scadenze contrattuali continuino vergognosamente a slittare.

Ma la proposta di finanziaria è deludente da tanti altri punti di vista: non è coerente con quel piano di investimenti strategici che l’Intesa sulla conoscenza presuppone; non risolve il problema del precariato nella scuola statale; non attiva la leva fiscale a favore del lavoro dipendente.

Motivi più che fondati per una protesta così forte. C’è il particolare che la giornata di sciopero è un sabato: si è deciso così per consentire una maggiore partecipazione alla manifestazione nazionale di Roma. I sindacati propongono a quei lavoratori che non hanno scuola di sabato di devolvere l’importo della trattenuta di sciopero in solidarietà. Le modalità sono spiegate sul sito.

Nel frattempo la situazione finanziaria delle scuole non migliora, come Cgil, Cisl e Uil segnalano di continuo al governo e al ministero, ma le soluzioni tardano ad arrivare. Motivo in più per andare in piazza.

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Contratto scuola. Tutte le informazione on-line

Sull’ipotesi di accordo per il contratto 2006-2009 c’è un’altissima richiesta di informazioni. All’indomani della firma il sito www.flcgil.it è stato letteralmente preso d’assalto dai lavoratori interessati a leggere il testo dell’accordo, i nostri commenti e soprattutto le tabelle sugli incrementi economici e sul calcolo degli arretrati. Negli ultimi 10 giorni lo “Speciale contratto 2006-2009” è stato arricchito e risistemato per un’informazione più completa e puntuale, ultima in ordine di tempo una scheda sulla formazione. In più, gli esperti del Dipartimento contrattazione pubblicano alcune delle centinaia di quesiti sul contratto che arrivano quotidianamente alle caselle di posta elettronica della FLC.

I quesiti che arrivano sono tantissimi e i nostri esperti non riescono a rispondere tempestivamente a tutti. Le “faq” pubblicate, suddivise in capitoli, sono rappresentative delle domande più frequenti sul testo contrattuale e la loro lettura può già fornire alcune risposte.

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Il referendum sul welfare: una grande prova di democrazia

“Una grande prova di democrazia” ha definito Epifani l’alta partecipazione di lavoratori e pensionati al referendum sul protocollo del 23 luglio indetto da Cgil, Cisl e Uil. I votanti sono stati 5.115.054, i voti validi 5.041.810. L’82% (il 93% dei pensionati e il 78% degli attivi) si è espresso a favore, il 18% contro.

Come si sa una parte della Cgil, Fiom in testa, aveva espresso contrarietà a quell’accordo. Ora che la votazione si è conclusa si dovranno analizzare con serenità le ragioni di tutti.

I tentativi di gettare discredito sulla correttezza della consultazione sono falliti e con essi le strumentalizzazioni.

Anche nei comparti della conoscenza la partecipazione è stata alta nonostante la dispersione dei luoghi di lavoro.

Il testo del protocollo di luglio.

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Misure urgenti di inizio d’anno

Tempo pieno e sanzioni disciplinari sono i due argomenti che tengono banco nel decreto sulle misure urgenti di inizio d’anno approvato dalle Camere.

Sul tempo pieno, oltre alla riconferma della sua natura complessiva già presente nel testo originario, sono state eliminate le misure che ne limitavano l’espansione. A questo punto il problema si sposta sulle risorse e sulla loro programmazione triennale.

Sulle sanzioni disciplinari resta la perdita dell’obbligatorietà del parere delle commissioni di disciplina e mentre sull’incompatibilità ambientale è stata attenuata la discrezionalità del capo di istituto, che dovrà sottoporre l’eventuale allontanamento alla valutazione del collegio, fatti salvi i “gravi motivi” che però dovranno essere anche “comprovati”.

Altre misure riguardano l’aumento dei fondi per le commissioni degli esami di stato (ma i fondi sono sottratti da altre parti!) e la retribuzione delle supplenti in congedo di maternità (tolte dagli oneri delle scuole). La misura relativa al ricorso alle liste del collocamento per il personale ausiliario supplente è invece praticamente superata dall’accordo contrattuale del 7 ottobre.

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Al Parlamento il decreto sul recupero dei debiti  formativi

Il Senato ha approvato, quasi all’unanimità, un ordine del giorno in merito al decreto sul recupero dei debiti scolastici che nei giorni scorsi aveva determinato agitazioni nel mondo studentesco.

L’ordine del giorno equipara le modalità adottate per il recupero al ripristino degli esami di riparazione, a suo tempo abrogati per legge e prevede che il Ministro debba in merito riferire alle Commissioni parlamentari.

Il Ministero, in comunicati successivi, sostiene trattarsi di modalità diversa dagli esami di riparazione e  ribadisce la correttezza della procedura amministrativa adottata, ma non potrà fare a meno di confrontarsi con le Commissioni.
Su questo argomento la FLC Cgil aveva espresso critiche sia per il merito sia per le soluzioni adottate.

Non sono ancora chiare tutte le conseguenze del provvedimento, ma è fuori di dubbio che la cosa costituisce un incidente di percorso da non sottovalutare.

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Una soluzione politica per i lavoratori ex enti locali

I sindacati non mollano sui diritti dei lavoratori degli enti locali a vedersi ricostruita tutta la propria anzianità di servizio. FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno inviato una lettera in cui chiedono al governo un impegno per superare la sentenza della Corte Costituzionale che ha definito legittimo il comma 218 della finanziaria 2006. Due le direttrici su cui muoversi: abrogare il comma in questione e stanziare già nella finanziaria 2008 i soldi necessari. Per altro, l’11 luglio scorso Fioroni si era impegnato ad aprire un tavolo di confronto, mentre, dal canto loro, Cgil Cisl e Uil sono più volte intervenute sul tema con mobilitazioni e raccolte di firme.

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Sezioni primavera. Incontro al Ministero

No a contratti spuri (cocopro, cococo ecc.), sì a contratti di lavoro dipendente anche se a tempo determinato. E’ questa la direzione, argomentata, che la FLC Cgil ha indicato al viceministro Bastico nell’incontro del 18 ottobre come via per risolvere il problema degli educatori delle sezioni primavera. La figura di riferimento potrebbe essere simile a quella già esistente nel Pubblico Impiego. Inoltre occorrerebbe uno specifico atto di indirizzo per disciplinare per via contrattuale l’intera materia.

Il Viceministro Bastico ha mostrato interesse per le proposte e ha chiesto di poterle verificare con le direzioni ministeriali interessate.

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Avvio delle linee guida sull’innalzamento dell’obbligo

Il Ministero ha deciso, con un po’ di ritardo, di avviare l’iniziativa per l’innalzamento dell’obbligo scolastico definendo le linee guida previste dal regolamento istitutivo. Per ora la cosa riguarderà la formazione dei docenti intorno al tema delle competenze, passaggio delicato che dovrà comportare un cambiamento radicale nel modo di insegnare e di valutare gli alunni. A questo scopo il Ministero ha predisposto un modello organizzativo che, da un lato, prevede una rete telematica di riferimento con i materiali del ministero per la condivisione delle esperienze e, dall’altro, la costituzione di una task force in ogni scuola, formata da 6 insegnanti (uno per ogni asse culturale, un responsabile dei servizi agli studenti e un referente del capo di istituto) che avrà il compito di gestire questa formazione. Per queste attività saranno distribuite alle scuole una trentina di milioni di euro (circa 9.000 euro in media per scuola). Il tutto sarà contenuto in un atto normativo che uscirà a fine mese unitamente a un libretto con tutte le elaborazioni finora compiute, dalla lettura del quale prenderà l’avvio il percorso di formazione.

Saranno invece disponibili solo a fine anno i criteri sulle certificazioni delle competenze calibrati secondo il framework elaborato dalla UE.
Il Ministero si appresta anche a varare i criteri di accreditamento per le attività di recupero della dispersione, tema delicato che prevede il ricorso ad enti esterni accreditati.

Su tali questioni come FLC Cgil abbiamo sollevato alcune obiezioni: riteniamo infatti che il recupero della dispersione non sia materia da delegare all’esterno della scuola e che le questioni della formazione degli insegnanti al “lavoro per competenze”, che devono riguardare tutti gli insegnanti (non solo quelli del biennio), siano un po’ complicate e rischino di essere invalidate da messaggi pedagogici opposti che escono da altri uffici del ministero, come ad esempio le procedure per il recupero dei debiti formativi, declinate in maniera a nostro avviso troppo disciplinarista e sommativa.

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La parità scolastica secondo Fioroni

Il Ministro Fioroni in pericolosa continuità con il suo predecessore aggira la legge sulla parità scolastica e distribuisce risorse anche a quegli istituti che la legge 62/00 escludeva. E come la signora Moratti, anch’egli usa l’arma del decreto.
Sebbene l’attività dei diplomifici sia stata parzialmente arginata con le nuove norme sugli esami di Stato – e di questo si dà volentieri atto al Ministro – il fenomeno è tutt’altro che debellato.

D’altronde lo conferma lo stesso Fioroni in una lettera inviata agli enti gestori, dalla quale emerge il lungo elenco dei favori alle scuole private in spregio alla legge di parità e ai criteri e requisiti in essa indicati. E tutti gli oneri sono, ovviamente, tutti a carico dello Stato.

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Scuole private laiche. Sul contratto Aninsei una firma sì e l’altra no

Almeno sul biennio economico 2006-2007 si è raggiunto l’accordo. Sulla parte normativa la trattativa prosegue tra mille difficoltà.
Il vantaggio di questa decisione è che i 45/50 mila lavoratori del settore riceveranno subito l’aumento economico e gli arretrati. Le retribuzioni vengono rivalutate solo sulla base dell’inflazione reale, il 4,57%, rilevata nel biennio. E’ un aumento modesto, ma avere chiuso questa partita economica consente di proseguire la trattativa sul prossimo biennio e sulla parte normativa senza penalizzare troppo i lavoratori.

La trattativa con l’Aninsei si sta dimostrando, infatti, durissima, costellata dalle pregiudiziali sollevate dalla controparte e, di conseguenza, da continue impasse.

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Brevissime

Programma annuale. Il Ministero convoca i sindacati.
Fondo Espero. Per visualizzare lo stato della propria posizione: servizio on-line per gli iscritti.
Strumento musicale. Dopo il decreto sul percorso abilitante, incontro sulle modalità per il bando con i requisiti di accesso.
Collaboratori scolastici. Assunzione in caso di esaurimento delle graduatorie: finalmente un chiarimento dal MPI.
Scuole e “capitolone”. La gestione finanziaria un anno dopo. Sintesi di un seminario di studio della FLC e di Proteo Fare Sapere.
Dirigenti scolastici. L’equiparazione alla dirigenza statale chiesta nuovamente da FLC Cgil, Cisl Scuola e Snals con una lettera ai ministri competenti.
Dirigenti scolastici. Si discute del regolamento per il prossimo concorso.
Notizie Enam. Bandi e moduli.

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Appuntamenti

 

Dove va l’autonomia
Convegno organizzato da Proteo Fare Sapere e FLC Cgil il 26 ottobre a Firenze

27 ottobre 2007
Sciopero generale della Scuola e manifestazione nazionale a Roma

Indicazioni per il Curricolo, per la Scuola dell’Autonomia
Convegno il 29 ottobre a Bergamo

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Edizione Scuola

 

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