È  stata firmata il 13 febbraio la prima sequenza contrattuale sull’utilizzo dello stanziamento aggiuntivo previsto dalla finanziaria 2008 per i docenti e sulla ripartizione del fondo d’istituto.

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Con la sottoscrizione del nuovo CCNL la formazione del personale è tornata nelle competenze della contrattazione. Il 2 febbraio è iniziato il confronto con il MPI. Nel secondo incontro è stata presentata una bozza di contratto ancora lontana dal nuovo contesto negoziale che, nella struttura e nei contenuti, ripercorre l’impostazione delle vecchie direttive, come la FLC Cgil ha voluto evidenziare.

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In questi giorni i lavoratori della scuola stanno ricevendo, con la busta paga di febbraio, i benefici del CCNL 2006/2009 e i relativi arretrati.

Per controllare gli importi abbiamo predisposto un foglio di calcolo, di semplice utilizzo, che è disponibile sul sito.

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Modificare la normativa sul recupero dei debiti: è questo il senso del documento, varato dalla segreteria nazionale della FLC Cgil, all’indomani degli scrutini del primo quadrimestre quando, tra risultati e sguardi meno affrettati alla normativa, diventa possibile un approccio meno approssimativo e più razionale al problema. Le disposizioni date infatti risultano troppo prescrittive e limitative. In molti casi sono inapplicabili (orari troppo lunghi per rientri pomeridiani, spostamenti pomeridiani difficili, periodi estivi non disponibili per tutti) o fonte di contraddizioni istituzionali (sospensione del giudizio), contrattuali (ferie dei docenti, obbligatorietà delle verifiche), temporali (formazione organici, nomine). Inoltre la scarsità di risorse, costringendo le scuole a puntare solo su poche discipline e a dare come buone le altre, rischia di non modificare il dato dei debiti ma, anzi, di occultarne una parte in una sorta di enorme “falso in atto pubblico” collettivo.

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In questi giorni stanno arrivando alle scuole secondarie superiori da uffici diversi del Ministero cospicue somme destinate genericamente al recupero dei debiti scolastici. Le scuole si chiedono che cosa siano esattamente questi soldi. Un anticipo? Il saldo di tutto ciò che è stato promesso? Si chiedono anche come vadano destinate.

La FLC Cgil, dopo una doverosa indagine presso alcune scuole e presso gli uffici del Ministero, si è assunta l’onere di svelare questo mistero.
Si tratta di risorse che provengono, in parte, dalla finanziaria 2007 (30 milioni) e in parte dalla legge 159/07 per l’innalzamento dell’obbligo (60 milioni). Quelle arrivate alle scuole costituiscono già il saldo. Esse si sommano ai “vecchi” fondi IDEI appena aggiornati dalla sequenza contrattuale sul fondo di istituto a circa 177 milioni di euro. In tutto poco più di 267 milioni di euro (lordo stato), che a conti fatti vorrebbe dire circa un corso di 15 ore per classe a quadrimestre. Il che a sua volta può voler dire un paio di corsi per un paio di discipline al massimo ogni due classi. Insomma molto poco.

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È stato finalmente bandito il concorso per 145 posti di Ispettore Tecnico ed è stata nominata la commissione esaminatrice. Si tratta di una procedura complessa che prevede una preselezione, tre prove scritte una prova orale e la verifica delle competenze informatiche e della conoscenza di una lingua comunitaria.

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Scade il 29 febbraio la domanda a commissario esterno o a presidente di commissione per gli esami di Stato della secondaria superiore.

Entro il 22 febbraio, invece, i consigli di classe dovranno designare i commissari interni. A seguire vanno completate tutte le operazioni delle scuole per la trasmissione dei dati agli uffici scolastici regionali.

Il 29 febbraio è anche la data ultima per presentare la domanda per commissari d’esame nelle scuole italiane all’estero sia per il personale interno al territorio metropolitano sia per il personale all’estero.

In questi giorni sono state emanate anche le norme per lo svolgimento degli esami di stato nei licei sperimentali ad indirizzo europeo e in quelli a opzione linguistica internazionale.

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Che tristezza. La storia del Novecento sembra che non sia servita da lezione. La vicenda delle liste di proscrizione di docenti filoebraici apparse su internet è un campanello d’allarme sui pericoli che una recrudescenza del razzismo può comportare. Si riparla di lobby che favoriscono gruppi contrari all’interesse nazionale... Ma in che mondo viviamo? In una società dove la paura è alimentata ad arte, dove la nostra sicurezza sembra essere minacciata solo dagli “altri”, dallo straniero evocato come forza oscura si finisce alla liste di proscrizione e magari all’impunità della delinquenza, purché sia nazionale.

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L’aborto è una questione assai delicata, lo sanno bene le donne che pagano sulla propria pelle il dramma di una gravidanza indesiderata, che sia portata a buon fine o che sia interrotta. Trattare la questione con argomenti terroristici e da caccia alle streghe non solo non salva vite umane, ma peggiora la qualità della vita e della convivenza civile. In Italia abbiamo uno strumento formidabile, la legge 194/78, per combattere l’aborto nell’unico modo possibile: con l’informazione e con la contraccezione. In Italia abbiamo un tasso di abortività tra i più bassi del mondo. C’è ancora molto da fare, ma non sono certo né le crociate né gli anatemi che favoriscono le maternità e prevengono gli aborti, anzi, il loro unico effetto è un’odiosa violenza contro le donne, come scrive la CGIL in un comunicato. La presenza delle donne in piazza e la reazione al fattaccio di Napoli è la risposta civile e razionale all’oscurantismo.

Sempre a questo tema sarà dedicata la conferenza stampa 194: donne, libertà, diritti promossa per sabato 16 febbraio alle ore 10 da FLC Cgil e Cgil Campania.

Sul prossimo numero di VS La Rivista sarà pubblicato un servizio sull’argomento, con particolare riferimento al funzionamento della legge 194 e alla sua applicazione.

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