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Anno III n. 61 del 9 novembre 2007
   
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Per una politica di prospettiva nel campo della conoscenza

Sarà decisiva l’attenzione che il parlamento attribuirà ad alcuni emendamenti alla finanziaria presentati per capire se nel nostro paese si potrà ricominciare a sperare in una politica di prospettiva nel campo della conoscenza o se, dopo i disastri del quinquennio morattiano, saremo comunque condannati a una politica di traccheggiamento. Anche la nuova finanziaria presentata, infatti, pur avendo stavolta una caratteristica più “leggera”, non segna quella discontinuità che molti si aspettavano e soprattutto non da ai temi della conoscenza quella centralità che pure l’Intesa siglata a maggio tra i sindacati e quattro Ministri richiedeva.

Le situazioni critiche sono ancora sotto gli occhi di tutti: non saranno le 10.000 assunzioni previste per il personale ATA a porre fine a un precariato che ammonta a 70.000 unità, in molte università sono ancora da avviare i percorsi di immissione in ruolo, 80.000 ATA della scuola passati dagli enti locali allo Stato aspettano ancora giustizia, occorre una nuova stagione concorsuale nell’università, occorre estendere a tutti gli enti di ricerca le norme sul riordino, la scuola pubblica continua a subire tagli di organici ma quella paritaria vede al contrario nuovi finanziamenti, l’autonomia universitaria deve fare i conti con un nuovo centralismo, quello del Ministero dell’Economia.

L’Italia intanto continua a investire nella conoscenza meno di altri paesi, e lo fa senza progetti di prospettiva. E’ di questi giorni ad esempio l’annuncio che anche il Regno Unito ha deciso di innalzare l’obbligo scolastico ai 18 anni entro il 2015.

Non sono mancati nei mesi scorsi alcuni segnali positivi, ma sono stati solo segnali discontinui, non la conferma di una politica organica. E’ troppo chiedere che a partire da alcuni emendamenti alla finanziaria si cominci a cambiare rotta e ad assumere quella direzione più certa e definita per cui questa maggioranza parlamentare  e questo governo sono stati eletti?

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L’ipotesi di contratto al vaglio delle assemblee

Attraverso migliaia di assemblee in orario di lavoro si sta svolgendo, anzi in questi giorni sta per volgere al termine, in tutt’Italia la consultazione sull’ipotesi di accordo contrattuale raggiunto il 7 ottobre scorso. 

Per quello che riguarda la FLC Cgil questa tornata di assemblee, che si è aggiunta a breve distanza di tempo a quelle relative al protocollo sul welfare, è stata preceduta da nove seminari interregionali che si sono svolti tra il 20 e il 30 ottobre e una serie di riunioni provinciali di approfondimento sulle diverse novità del contratto.
Nei prossimi giorni le strutture territoriali faranno un bilancio  della consultazione attraverso i verbali di assemblea raccolti.

Nei giorni 26 e 27 novembre p.v. si riunirà il Comitato Direttivo Nazionale della FLC Cgil e il 28 novembre sarà la volta dei comitati direttivi unitari dei sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil che, dopo aver verificato l’esito della consultazione, daranno il via libera per la firma definitiva dell’accordo.

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Precari: tra nuovo contratto, finanziaria, decreti e circolari

La situazione del precariato nella scuola resta pesante anche se alcuni passi in avanti sono stati fatti.

L’ipotesi di contratto per il 2006/2009 introduce alcune significative novità in termini di diritti e tutele oltre ad intervenire sui titoli di studio per l’accesso ai profili del personale ATA che rende possibile un intervento complessivo sul sistema di reclutamento.
Il disegno di legge finanziaria per il 2008 interviene sul reclutamento del personale ATA, incrementando da 20.000 a 30.000 il contingente di assunzioni previste nel triennio: si tratta di un primo risultato, anche se del tutto insufficiente rispetto agli 80.000 posti vacanti. Per quanto riguarda i docenti l’emendamento approvato dalla commissione bilancio abroga l’art. 5 della legge Moratti riconfermando la validità delle graduatorie ad esaurimento e conferisce una delega al Ministro per definire un nuovo sistema di reclutamento: su questo andrà aperta una discussione approfondita per garantire una corretta gestione della fase transitoria.

È di questi giorni la nota del Ministero sulla sostituzione dei docenti nominati fino all’avente diritto al momento della pubblicazione delle graduatorie d’istituto definitive che determinerà ancora una volta un “balletto” di supplenti in particolare per il sostegno.

Infine sono stati emanati tutti i provvedimenti per l’attivazione del percorso ordinario e “abbreviato” per l’abilitazione in educazione e strumento musicale che da tempo avevamo sollecitato.

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L’ordinanza sul recupero dei debiti formativi non elimina i problemi, anzi…

L’emanazione dell’ordinanza attuativa delle nuove norme sul recupero dei debiti formativi non ha fugato tutte le perplessità che la FLC Cgil aveva espresso, soprattutto in merito alla “sospensione del giudizio” per il periodo estivo in caso di insufficienze. D’altra parte essa è stata emanata senza nessun confronto con le organizzazioni sindacali.

Dal punto di vista del ricorso a personale esterno l’ordinanza esclude solo il ricorso ad organizzazioni “profit”. Nello stesso tempo anche il sospetto di un ritorno a veri e propri esami di riparazione è più che confermato: si prevede la fissazione un calendario per tutta la scuola per i mesi estivi e la costituzione di una specie di commissione d’esame per le verifiche, cose che invece non si fanno per i recuperi nel periodo di attività didattica. Si rafforza la collocazione dello scrutinio definitivo entro il 31 agosto. Tutte cose che rischiano di incidere su ferie e vacanze estive. La stessa procedura dello scrutinio di giugno compromette la collegialità dell’attribuzione dei voti limitando l’intervento del consiglio di classe sulle insufficienze solo alla scelta tra bocciatura o sospensione del giudizio. In alcuni punti il testo dell’ordinanza presenta ingerenze in materie che appartengono alla contrattazione di scuola. Infine si ipotizza un ricorso anche ai fondi PON che sono destinati a finalità diverse dal recupero.

Un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali avrebbe potuto evitare tutto questo. E invece la situazione sta peggiorando notevolmente da un punto di vista sia sindacale che didattico.

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Scuola non statale. Accordo con la Fism

L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2006-2009 dei dipendenti delle scuole materne gestite dalla Fism è stata firmata il 26 ottobre. Il rinnovo riguarda tutto il quadriennio sia normativo che economico. I benefici medi sono intorno a 200 euro mensili a regime. Anche l’anzianità viene rivalutata. La decorrenza degli aumenti è dal 1/9/07. I mesi precedenti sono coperti dall’indennità di vacanza contrattuale che sarà assorbita nell’aumento contrattuale.

Per i 35 mila dipendenti Fism si tratta di un buon contratto. Eppure le premesse non erano delle migliori: i rinnovi in tutto il settore della scuola non statale sono stati difficilissimi e per alcuni (Aninsei) sono ancora aperti.

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Scuola non statale più pari che mai

Il precetto costituzionale del “senza oneri per lo Stato” e le regole imposte dalla legge sulla parità scolastica fanno ormai acqua da tutte le parti. Alle picconate del Ministro Moratti si sono aggiunte quelle di Fioroni, con una continuità a dir poco sconcertante.
La produzione normativa sul finanziamento alle scuole paritarie e non è un intrico da azzeccagarbugli e l’ultimo regolamento sulle convenzioni tra lo Stato e le scuole paritarie dell’infanzia ed elementari si inserisce in quel solco.

La situazione: i vincoli previsti da una parte vengono aggirati dall’altra, incoerenze normative, contraddizioni... ma chiarissima la finalità di finanziare tutte le scuole private, a prescindere dai vincoli della legge 62/2000 e introdurre, allargandolo a dismisura, il principio di sussidiarietà finora limitato alla scuola primaria paritaria.
Lo sfascio che le privatizzazioni e lo storno di denaro pubblico hanno provocato nella sanità non ha insegnato niente. Le lobbies sono servite.

Una maggiore attenzione, invece, la dimostra il Comune di Roma nella disciplina delle convenzioni con le strutture private che gestiscono asili nido. I vincoli presenti nella delibera della Giunta riguardano sia la qualità del servizio, sia il trattamento del personale.

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I problemi finanziari delle scuole

Aree a rischio. Il Mpi propone di rivedere i criteri di assegnazione delle risorse, tenuto anche conto dell’aumento in alcune zone di alunni stranieri, e dell’aumento del fenomeno della dispersione. Secondo la FLC la rilevazione di una tale emergenza comporta l’attivazione di una politica più ampia in termini di risorse sia economiche che umane.

Tarsu. Una boccata di ossigeno per le scuole, cioè ancora un mese di tempo per pagare l’imposta sui rifiuti. È quanto hanno ottenuto i sindacati dopo numerose pressioni sul Mpi. Un “tavolo tecnico” definirà le modalità di pagamento.

Programma annuale di attività. È difficile preparare un bilancio preventivo 2008 senza sapere a quali fondi attribuire le spese, a maggior ragione quando l’incertezza dei finanziamenti riguarda addirittura il 2007. È il problema delle scuole che devono presentare i bilanci 2008 entro il 15 dicembre ma non hanno alcuna certezza sui trasferimenti.

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Tfr e previdenza integrativa dopo il contratto

C’è una convenienza in più di aderire al Fondo Espero dopo la firma del contratto scuola. Infatti nel calcolo del Tfr entrerà tutto il salario accessorio fisso (Cia, Rpd, indennità di direzione). L’accantonamento ai fini della previdenza integrativa aumento del 5% per il personale Ata e del 10% per i docenti.

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Progetto “Scuole per l’Africa”

E’ ancora possibile aderire al progetto “Scuole per l’Africa”. L’iniziativa si rivolge ai lavoratori che pur non essendo in servizio abbiano voluto aderire allo sciopero del 27 ottobre scorso. Per partecipare è sufficiente consegnare alla segreteria della propria scuola la delega, con la quale si autorizza l’amministrazione a trattenere un importo forfetario da versare all’UNICEF.

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La Casa editrice Valore Scuola ha un nuovo sito

Con un sito completamente rinnovato, anche se ancora in via di sistemazione per essere arricchito di più, VS presenta “Edizioni Conoscenza”, la nuova linea editoriale per la scuola, l’università e la ricerca.

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Brevissime

Ore di sostegno. I Tar continuano a pronunciarsi contro i tagli
Esami di stato. I candidati devono iscriversi entro il 30 novembre.
Permessi per il diritto allo studio (150 ore): scadenza 15 novembre 2007, salvo diversa disposizione regionale
Dirigenti scolastici. Si riparla di equiparazione con la dirigenza statale. Un incontro alla Funzione pubblica.
Gli italiani e la matematica. Su questa materia tanto ostica è stata istituita una Commissione per migliorarne l’insegnamento.

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Appuntamenti


“Ata, un lavoro importante”, anno II

Continua con successo il progetto formativo promosso da Proteo Fare Sapere
Il 13 novembre il corso a Milano
Il 14 novembre il corso a Bologna

Segnaliamo, inoltre, il calendario delle iniziative programmate a Brescia

 

“Lucio Lombardo radice e l’educazione della mente”
è il titolo di un recente numero monografico di VS La Rivista che sarà presentato a
Latina il 22 novembre alle 16 nella sala conferenze del Liceo scientifico “Grassi”

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