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Anno III n. 25 del 06 aprile 2007
   
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16 aprile: la scuola sciopera!

I tagli sono sotto gli occhi di tutti ma secondo il Ministero del Tesoro non risultano economie di sistema. Questa è la sconcertante risposta che il 2 aprile il Governo ha dato ai sindacati della scuola.
Eppure fin dal mese di ottobre 2006  le economie di sistema erano state stimate in circa 200-240 milioni di euro: cifra da aggiungere per aprire la trattativa per il rinnovo del contratto di comparto.
L’incontro era stato convocato su richiesta di FLC Cgil, CISL scuola e UIL Scuola, su due punti precisi:

  • avviare il tavolo sul Memorandum, specifico per la scuola, dentro al quale collocare il confronto sulle questioni legislative aperte e sulle novità del sistema di istruzione italiano;
  • la certificazione dei risparmi di comparto degli anni precedenti che devono , per legge, essere disponibili alla negoziazione.

Di fronte a ciò la risposta non poteva che essere la conferma dello sciopero proclamato per il 16 aprile prossimo.

I lavoratori della scuola sanno benissimo che i risparmi ci sono, essi hanno misurato nel loro quotidiano i tagli da una capo all’altro del Paese, nelle grandi città così come nei piccoli centri.

Lo sciopero del 16 aprile sarà dunque massiccio e si farà sentire con il grande corteo di Roma da Piazza Bocca della Verità a piazza Navona.

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Approvata l’ipotesi di piattaforma

Il 3 Aprile i Comitati Direttivi unitari di FLC Cgil. CISL Scuola e UIL Scuola hanno approvato l’ipotesi di piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto della scuola. Ora si avvia la fase di consultazione unitaria, la quale oltre ad esprimere una valutazione  di merito, dovrà apportare tutte le integrazioni e i miglioramenti per farne un documento condiviso.

Tra i punti più rilevanti della piattaforma:

  • la centralità della questione salariale con la rivendicazione di risorse adeguate per il secondo biennio e con la destinazione delle risorse del primo all’incremento del salario di tutti;
  • la valorizzazione delle professionalità e dei lavori della scuola;
  • la stabilizzazione, il reclutamento, la garanzia dei diritti e dell’avanzamento stipendiale anche per il personale precario;
  • l’impegno a rafforzare, soprattutto per i giovani, la pensione complementare;
  • un ruolo preciso e qualificante per la formazione iniziale e in servizio di tutto il personale;
  • un rafforzamento della contrattazione di scuola, sull’organizzazione del lavoro, sulla formazione, su tutte le risorse e una esigibilità immediata dei suoi esiti.
  • una revisione e semplificazione dei parametri di attribuzione del fondo di istituto;
  • la predisposizione di un testo contrattuale unico, in cui operare una manutenzione delle norme già contrattate per renderle più chiare.

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Approvato il decreto Bersani

Il decreto Bersani sulle liberalizzazioni è stato convertito in legge il 29 marzo in via definitiva dal Senato. Ancorché indirizzato alle attività produttive, esso all’articolo 13 contiene numerose misure per la scuola.

Le misure principali riguardano il rinvio di un altro anno del secondo ciclo previsto dalla Moratti,  l’istruzione tecnica e professionale che, dopo i rischi di passaggio alle regioni corsi con le leggi Moratti, viene mantenuta allo stato, la costruzione di poli tecnico-professionali e la detassazione delle donazioni fatte alle scuole similmente a quel che avviene già con le fondazioni.

Sull’istruzione tecnica e professionale il provvedimento è accompagnato da una serie di impegni da attuarsi per via regolamentare sul rapporto tra scuola e mercato del lavoro, tra scuola e università, tra scuola e formazione professionale (alla quale compete il rilascio di qualifiche e diplomi professionali) ma anche su misure di riduzione degli indirizzi  e di modificazione degli orari.

I poli tecnico-professionali saranno invece formati da istituti tecnici, istituti professionali, percorsi stato-regioni, istituti tecnici superiori (ex IFTS), e formazione professionale,la loro programmazione competerà alle amministrazioni regionali e la loro gestione a non meglio precisati organismi consortili.

Sulle donazioni vengono posti dei limiti e  si precisa che i donatori non potranno far parte degli organismi di gestione, ma, per consentire che questa misura non escluda da questi i genitori che contribuiscono con versamenti al funzionamento della scuola, questo avviene solo per donazioni superiori ai 2.000 euro.

Giudizio positivo della FLC Cgil sui primi tre argomenti, ma non senza problemi, che andranno verificati nelle procedure attuative (in particolare riguardo alla pretesa invarianza della spesa!).

Critico invece sul ricorso alle donazioni come strumento palliativo di fronte alla mancanza di fondi e che, dovendo lo Stato compensare il mancato introito fiscale con riduzioni dei finanziamenti, configura una ritirata dello stato di fronte al privato, rischia di approfondire le differenze tra scuola e scuola e sostanzialmente favorisce le scuole paritarie, anch’esse previste nel piano delle detrazioni.

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Riduzione dei carichi orari di lezione nell’istruzione professionale

E’ all’esame del CNPI il provvedimento relativo alla riduzione del carico orario delle lezioni nel biennio iniziale degli istituti professionali, che dal prossimo anno riguarderà le classi prime.

La misura era prevista in finanziaria, con un abbassamento da 40 a 36 ore. Il modello a cui il Ministero si ispira per la nuova organizzazione oraria è il cosiddetto “Progetto 2002”, basato grosso modo su 30 ore di area comune, 10 di area di indirizzo e 4 di approfondimento/integrazione. A questo modello orario per gli alunni dovrebbe corrispondere per il calcolo dell’organico la stessa attuale formulazione delle cattedre e al fine dell’utilizzo dei docenti un ricalcalo delle disponibilità fino a 36 ore.

Questa soluzione, che pur prevede un 5% dell’attuale dotazione in chiave funzionale, non  soddisfa la FLC Cgil. Essa di fatto non garantisce pienamente l’organico attuale, ma soprattutto, tenuto conto che l’organico attuale copriva mediamente poco più di 38 ore e non 40, la FLC Cgil ritiene che un organico calcolato sulle 38 ore degli insegnanti contro le 34 degli alunni consentirebbe una piena attuazione delle 4 ore dell’integrazione.

D’altra parte, la lettera del testo della legge finanziaria rivolge la misura al miglioramento dell’offerta formativa e non alla sua riduzione.

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Il punto sulla secondaria superiore

Con l’approvazione delle misure contenute nell’articolo 13 del decreto Bersani, che si aggiunge a quanto previsto dalla finanziaria, la scuola secondaria superiore risulta investita da un più completo intervento, rispetto alla situazione di sospensione  in cui era rimasta all’indomani della caduta del passato governo.

In particolare:

  • per l’attuazione del biennio obbligatorio è stato finora elaborato solo un documento orientativo su competenze ed azioni di accompagnamento (vedi newsletter precedente)
  • l’attuazione della riforma Moratti rimane sospesa anche per il 2008-09;
  • l’istruzione professionale rimane allo stato ma l’orario del biennio sarà ridotto, come previsto dalla finanziaria ( si ipotizza un orario di 34 ore per gli alunni);
  • gli istituti tecnici e professionali, pur avvicinandosi nell’insieme delle misure che li riguardano, resteranno distinti;
  • gli istituti tecnici saranno entro il 2009 investiti da interventi su indirizzi e orari delle lezioni;
  • nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica superiore saranno istituiti gli istituti tecnici superiori;
  • sulla base della programmazione regionale si istituiranno i poli tecnico-professionali che raggrupperanno diverse opportunità e avranno particolari legami con i bacini territoriali.

L’insieme delle misure chiarisce alcune cose e traccia alcune direzioni di marcia, ma lascia aperta una situazione che richiede sempre più attenzione.

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Precari docenti ed ATA: in scadenza le domande per le graduatorie provinciali

Nell’edizione “Mai più precari!” della newsletter tutte le informazioni sulla scadenza delle graduatorie ad esaurimento dei docenti e delle graduatorie permanenti (24 mesi) del personale ATA.

Per le graduatorie d’istituto si prevede il bando in giugno 2007 per i docenti e nella primavera 2008 per il personale ATA.

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Brevissime

Educazione degli adulti: un documento unitario sulle misure previste in finanziaria.

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Appuntamenti

 

16 aprile sciopero scuola
Corteo Piazza Bocca della Verità - Piazza Navona

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Edizione Scuola

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